Prologo

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Giugno, 1987

Durante il suo settimo anno di vita, Draco Lucius Malfoy sapeva fare più cose della maggior parte dei suoi coetanei.
Sapeva tirare di scherma, andare a cavallo, parlare francese e recitare a memoria tutti gli incantesimi dei primi tre anni di Hogwarts. E non solo.
Draco sapeva apprezzare l'arte in ogni sua forma.
La musica.
Draco suonava il pianoforte da ormai due anni, però erano cinque anni che andava a concerti di musica classica e mai si sarebbe annoiato a sentire le sinfonie di Mozart, Beethoven, Bach e Vivaldi.
La danza.
Draco danzava, come avrebbe detto Narcissa Malfoy, divinamente. Conosceva i passi del Valzer e aveva, da ormai tre anni, un insegnante privato di danza classica.
Sulla pista da ballo, Draco sfogava tutti i suoi dispiaceri.
La letteratura.
A soli sette anni, Draco aveva già letto i classici della prosa e della poesia inglese, come Shakespeare e Dickens.
L'arte figurativa.
Tra tutte le arti, quelle del disegno e della pittura erano le sue preferite. E sfortunatamente era anche la meno apprezzata dal padre, che la trovava un'attività femminile e poco producente, al contrario delle altre.

Infatti secondo Lucius Malfoy la danza lo avrebbe reso più elegante e forte, la letteratura più intelligente e la musica più interessante.

Per questo Lucius aveva vietato al figlio, superati i sei anni di continuare a coltivare la propria passione.
E nonostante Draco ascoltasse sempre il padre, quella volta non lo aveva fatto.
Passava infatti le notti sotto la debole luce di una candela a disegnare sui fogli d'album che Dobby comprava per lui.
Dobby era l'unico degli elfi ad essere amichevole con Draco e viceversa.
Draco non disegnava ancora benissimo, come avrebbe invece fatto in adolescenza, ma con la matita tracciava le stesse linee ogni notte. Lo stesso volto da un anno. Era il volto di un suo coetaneo, che vedeva ogni notte in sogno. Era diverso da lui. Aveva i capelli neri e gli occhi verdi, ma soprattutto una saetta in fronte.

Draco visto i suoi tanti impegni aveva solo un amico, Blaise Zabini.
Il figlio di un collega del padre, con cui Draco condivideva tutti i corsi privati, eccetto quello di danza.
Blaise era gentile con lui e lo trattava come un fratello minore, però avevano la stessa età, anche se non sembrava. Infatti Draco era sempre stato più magro e basso degli altri, ma soprattutto aveva un animo più gentile e innocente.

Blaise e Draco si conoscevano dalla tenera età di due anni e mai avevano saltavo il loro allenamento pomeridiano. Mai, fino a quel momento. Era una calda serata estiva e Draco si stava preparando per l'allenamento di scherma, quando il padre entrò in camera sua.

-Non metterti quella divisa. Indossa l'abito nero, oggi vengono i Parkinson-

-I Parkinson?- chiese Draco.

-Certo. Hanno una figlia e abbiamo deciso che è meglio farvi diventare amici, prima di ufficializzare il vostro fidanzamento quando avrete quattordici anni e farvi sposare l'estate prima dei vostro ultimo anno-

A Draco girava la testa a sentire tutta quella severa programmazione.

-E se non la amo?- chiese il piccolo iniziando a vestirsi.

-Draco, i Malfoy non sono nati per amare, ma per essere i migliori. Ricordatelo, un Malfoy innamorato è un Malfoy debole- disse Lucius prima di uscire dalla stanza.

Draco non capiva.
Le canzoni più belle, i dipinti più famosi e i libri più toccanti parlavano dell'amore.
Come poteva un uomo essere debole davanti all'amore se era proprio questo che lo rendeva completo?

Draco decise di non pensarci e di prepararsi per la cena.

Aveva visto tante volte Pansy, ma mai ci aveva parlato.
Conosceva benissimo i suoi capelli neri, sempre intrecciati, i suoi occhi del medesimo colore che fissavano tutti con aria di curiosità e suoi abiti, sempre verdi e sempre perfetti su di lei.

Draco si fece trovare nella Sala da Pranzo alle otto e mezza, proprio appena gli ospiti si erano seduti.

-Pansy, ti presento Draco, mio figlio- disse Narcissa raggiungendo il figlio per farlo sedere accanto alla diretta interessata.

-Piacere Pansy- disse Draco.

-Buonasera Draco- disse lei.

-Draco che ne dici se dopo cena fai vedere ai nostri ospiti come sai suonare?- domandò Lucius, anche se Draco sapeva che era un obbligo.

-Certo padre-

La cena proseguì bene. Draco e Pansy iniziarono a parlare sia di Blaise, visto che lei lo conosceva, sia della danza.

-Madre posso danzare con Draco da ora in poi?- chiese Pansy.

-Se Lucius e tuo padre vogliono certamente-

-Per me va benissimo tesoro, così tu e Draco potrete diventare più affini- disse il signor Parkinson.

-Draco eccelle nella danza, credo che per Pansy sarà un onore avere un compagno di danze così bravo- disse Lucius per poi brindare alla nuova coppia.

Subito dopo aver gustato il dolce, un raffinato soufflé, le due famiglie si spostarono in uno dei tanti salotti. Lì Draco gli intrattenne con della buona musica. Pansy dopo due canzoni, incitata da Narcissa, si unì a lui cantando.

Narcissa gli guardava felici, sperando che per loro il matrimonio sarebbe stata questione d'amore e non di onore.
Narcissa era stata innamorata di un altro uomo, un babbano, ma la famiglia aveva impedito quell'unione.
Anche Lucius d'altronde non l'amava, viste le innumerevoli volte che l'aveva tradita con cortigiane e donne sposate, prima e dopo la nascita di Draco.

-Madre posso portare Pansy a vedere la serra?- chiese Draco con uno sguardo a cui non si poteva dire di no.

-Andate, noi dobbiamo parlare di cose da adulti-

Draco trascinò la bambina per i lunghi corridoi del Manor fino ad arrivare alla famosa serra.

-Pansy... Se ti faccio vedere una cosa, giuri che non lo dici a nessuno, neanche a tua madre?- chiese Draco.

-Lo giuro su Merlino-

Draco sollevò un vaso di fiori sotto al quale vi era un album da disegno.

-Mio padre non lo sa che disegno ancora- le disse facendole vedere i suoi ritratti.

-Draco, sono fantastici! Ma lui chi è? - esclamò Pansy.

-Non ne ho idea! Lo vedo ogni tanto nei miei sogni-

-Sarà speciale allora... Ti prometto che ti aiuterò a trovare questo bambino. Parola di Pansy Parkinson!- disse lei mettendo la mano sul cuore.

-Amici?- chiese Draco tendendo la mano.

-Amici- confermò lei stringendola.

Un po' corto, ma è solo il prologo.
Che ne pensate,
Ginny

Ps. Non odiate Pansy, vedrete che non sarà un personaggio cattivo.

Un amore proibito || DrarryTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang