Il Marchio Nero

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Un silenzio quasi imbarazzante cadde nella stanza.

Harry si alzò e gli fui grato. Non so se sarei riuscito a parlare se lui fosse rimasto seduto su quella cosa che i babbani definivano una seduta comoda. Già Harry era basso, seduto su quel puff sembrava veramente un nano.

-Draco, lo sai che mi puoi dire tutto-

-È difficile... -

Lui mi prese una mano e mi sorrise.

-Dopo tutto quello che abbiamo passato, cosa è più difficile?-

-Credo sia più facile mostrartelo che dirtelo- spiegai.

Harry mi guardò confuso mentre mi sbottonavo anche l'ultimo bottone della camicia.

Feci cadere la camicia sul pavimento e mi avvicinai ad Harry facendo incontrare le nostre labbra.

Se quello sarebbe stato il nostro ultimo momento insieme, doveva essere perfetto.

Lentamente mi staccai e presi la sua mano. La posai sul mio avambraccio e alzai lo sguardo fino ad incontrare quello di Harry.

Harry non disse nulla, ma con l'indice percorse tutto il contorno del tatuaggio.

E ancora. E ancora.

Rimanemmo lì, in piedi, in silenzio per vari minuti.

Sarebbe stato bello rimanere così per sempre, bloccare il tempo ed essere solo noi. Solo noi due.

Ma non era possibile. Neanche in un mondo intriso di magia.

-Mio padre tiene a poche cose, una è la sua eredità e l'altra sono io. Vol... Tu-sai-chi voleva vendicarsi della missione fallita da mio padre, perciò ha ordinato a mia zia... -

Harry allontanò la mano dal mio avambraccio e mi tirò a sé, mentre le lacrime iniziarono a farsi strada nel mio volto.

-Mi ha... Mi ha torturato, non so per quanto tempo. Poi Lui mi ha marchiato. Io non volevo... -

-Lo so, Draco. Non mi devi spiegare, avevamo già previsto che sarebbe potuto succedere-

Era vero. Avevamo passato ore all'Ordine a studiare dei piani in caso la situazione si fosse complicata. Harry non sapeva però che Silente mi aveva ordinato di non seguire nessuno di quei piani.

-Ti ha affidato qualche missione?- mi chiese Harry.

-No... Non si fida ancora- mentii.

Era per il suo bene. E per il mio.

-Non dovrai affrontare tutto questo da solo. Io sono con te. E non solo io. Ci sono tante persone che ti vogliono bene-

-È solo che... Harry, io non riesco più a fare niente, senza rivivere quel giorno. Mi sento sporco... - dissi prima di scoppiare a piangere.

Harry mi strinse di nuovo a sé.

-Draco, sei una persona fantastica e nessuno, neanche una Mangiamorte pazza o Voldemort in persona, può farti credere il contrario-

Forse la Guerra ci avrebbe divisi ad un certo punto, come già stava dividendo famiglie, coppie e amicizie. O forse non sarebbe successo. Solo il Fato poteva saperlo.

Ma ero certo di una cosa. Volevo essere egoista quella volta. Mi sarei tenuto Harry fino alla fine. Non mi importava cosa ci fosse in gioco.

Poggiai la testa sulla spalla di Harry e iniziai a lasciare piccoli baci. Dalla spalla alla clavicola, dal collo a dietro all'orecchio, fino alle labbra.

Un amore proibito || DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora