Epilogo

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1 Settembre 2009

In un primo momento quella mattina, non per la prima volta in vita mia, mi pentii di essermi svegliato. Mi alzai per ultimo e, mentre mettevo piede fuori della stanza, sentii il rumore di un piatto rotto.

-Chi me lo ha fatto fare?- pensai ad alta voce iniziando a scendere le scale.

Quella che mi si presentò in cucina fu una scena già vista innumerevoli volte.

Harry era in piedi vicino ai fornelli, mentre cucinava dei buonissimi pancakes. Ma il problema non era lui.

Teddy era piegato a raccogliere i resti dell'ultimo, fino a quel momento, superstite di una collezione di stoviglie di mia madre. Il suo regalo per il nostro decimo anniversario di fidanzamento.

Io ed Harry avevamo deciso di smettere di riparare gli oggetti (anche se i pezzi di quella collezione erano custoditi gelosamente in soffitta) per insegnargli l'importanza degli oggetti. Però la cosa si stava rivoltando a nostro svantaggio.

Teddy aveva preso davvero tanto dai genitori. Amava la lettura, la musica e i dolci come il padre. Aveva la sua curiosità, la sua gentilezza e il suo altruismo. Dalla madre, invece, aveva preso l'umorismo, la capacità di mutare forma, l'estroversione e... la goffaggine.

-Scusa zio Dray...- mi disse appena mi vide.

I capelli divennero di un rosa pallido, come ogni volta che era in imbarazzo.

-Tranquillo... Oggi è il tuo primo giorno di scuola, ti sei risparmiato la ramanzina- gli spiegai.

Mi avvicinai ai due e presi in braccio il ragazzino.

-Sono grande per queste cose- disse lui ridendo.

-Fino a prova contraria posso ancora sollevarti- dissi facendogli una linguaccia.

Lo feci sedere al tavolo e cinsi da dietro i fianchi di Harry.

Lui ridacchio e si voltò per baciarmi.

Teddy fece un versetto contrariato, ma lo ignorammo.

-A che ora passiamo a prendere Scorpius?- chiese Harry portando i pancakes a tavola.

-Ci vediamo direttamente alla stazione. 'Storia ieri mi ha scritto che ha dimenticato il blocco da disegno qui. Dobbiamo ricordarci di portarglielo- gli spiegai sedendomi.

Se Teddy lo avevamo in casa tutto l'anno, fatte rare eccezioni in cui rimaneva a dormire da Andromeda e decideva di fermarsi per qualche giorno da lei; Scorpius lo vedevamo due settimane al mese. Le festività e le domeniche, invece, le passavamo tutti insieme al Manor o alla Tana.

-Se finisco in Tassorosso mi vorrete ancora bene?- ci chiese il piccolo dai capelli blu ad un certo punto.

-Certo! Perché questa domanda?- chiesi.

-Voi siete stati in Case importanti... Non conosco nessun Tassorosso, a parte la moglie di zio Neville e mamma... però mamma non l'ho davvero conosciuta, perciò... -

-Non l'avrai conosciuta, ma lei è qui, insieme a Remus- disse Harry toccandogli il petto.

-Ed era una donna forte e coraggiosa- continuai.

Teddy annuì e si asciugò una piccola lacrima che gli era scesa.

Finimmo di mangiare in silenzio e, mentre sparecchiavamo, Teddy corse a prepararsi.

-Sono passati già undici anni- disse Harry sospirando.

-Sembra ieri che lottavamo in processo per avere la sua custodia. Dicevano che non lo avremmo mai cresciuto bene ed invece ora è un bambino fantastico-

Un amore proibito || DrarryWhere stories live. Discover now