Iridi color smeraldo

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Le vacanze di Natale arrivarono prima del previsto. 

I mesi passati a dare il mio aiuto all'Esercito di Silente avevano praticamente cancellato dalla mia mente che ci fosse un mondo all'infuori della Stanza delle Necessità. Un mondo in cui il tempo non veniva scaglionato dalle medicazioni mediche e dalle esercitazioni.

Il viaggio in treno per Londra fu un vero incubo. Astoria non mi lasciò libero un attimo, riempiendomi di informazioni sul bambino.Era un maschio, infatti. L'infermiera le aveva fatto l'ecografia magica a inizio dicembre. 

Mio padre ne era stato così entusiasta che aveva cominciato a preparare la nursery e aveva bombardato me e Astoria di numerose lettere giornaliere. Da mia madre ricevetti una sola lettera, invece. Probabilmente la lettera più fredda che avessi mai ricevuto.

Appena arrivammo al Manor trovai i miei genitori e i miei zii ad accoglierci.

-Astoria, ti ho fatto preparare un bagno caldo. Sarai sfinita dopo il viaggio- disse mia madre appena ci vide, senza neppure degnarmi di un saluto.

La sedicenne la seguì fuori dalla sala di ingresso.

-Il Signore Oscuro vuole vederti caro- esclamò mia zia fiera.

Voldemort? Vedere me?

Non cercai neppure di chiedermi il motivo di quella convocazione e, lasciando il baule a terra, mi diressi verso il salotto principale del Manor. Quel salotto era stato scelto da Lui per chissà quale motivo e passava lì intere giornate. 

Sapevo bene che in quel salotto non ci fosse né un letto né tanto meno un bagno. Però anche i pelati senza naso hanno bisogno di dormire e mangiare, no? 

Bussai alla porta della  stanza ed essa si aprì immediatamente per magia.

Entrai nella stanza semibuia. Era vuota fatta eccezione di me e Lui.

-Siediti, Draco- disse indicando una sedia, l'unico mobile della stanza.

Presi posto. Era una sedia abbastanza scomoda, ma era qualcosa considerando l'ultima nostra conversazione.

-Sei stato un bravo ragazzo. Sei quasi riuscito nella tua missione, hai spezzato il cuore di Potter, ti sei sposato e stai per dare ai Malfoy un erede. L'anno scorso, proprio in questa stanza, ti dissi che se avessi fatto il bravo ti avrei ricompensato-

Avevo rimosso qualsiasi cosa non fosse il dolore da quel pomeriggio.

-Credo che sia arrivato il momento di darti la tua ricompensa, vedila come un regalo di Natale. Infondo io so delle cose che se le sapesse tuo padre avrebbe un infarto. Solo io posso aiutarti-

Lui? Aiutarmi? Mi aveva per caso aiutato quando mi aveva torturato? O quando avevo rischiato di cadere in qualche disturbo alimentare a causa delle sue parole? O quando avevo rovinato la mia vita?

-Il tuo premio è già in camera tua. Ogni volta che ne avrai bisogno chiedi a Codaliscia e lui te lo riporterà-

Ero abbastanza confuso, ma mormorai un ringraziamento.

Uscii dalla stanza e mi diressi al piano superiore.

Mi ritrovai davanti alla porta della mia camera. Accanto ad essa sostava Codaliscia, che mi rivolse un sorrise imbarazzato.

-L'Oscuro signore mi ha raccontato di ogni cosa. Non devi vergognartene. Dei miei vecchi amici erano come te...- mi disse imbarazzato.

Avrei voluto urlargli di non parlare di Remus e Sirius invano. Non dopo quello che aveva fatto alle loro vite.

Un amore proibito || DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora