Grimmauld Place N 12

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23 Dicembre 1995

-Madre, sei sicura di voler passare il Natale da sola?- chiesi appoggiandomi alla parete decorata con decine di graffiti.

Eravamo in piedi in un vicolo, aspettando che Harry e Lupin mi venissero a prendere.

Mia madre aveva deciso di accompagnarmi, anche se non sapeva veramente dove stessi andando. Sapeva che ci sarebbero stati Harry, i Weasley, Lupin e, aveva intuito, Sirius Black, ma nient'altro.

Era sera tardi ed indossavano due mantelli neri per non passare osservati.

Il mio baule era stato rimpicciolito con un incantesimo e trovava posto nella tasca del mio mantello. La mia bacchetta era, invece, nella manica, in caso di pericolo.

Avrei passato due settimane al quartier generale dell'Ordine della Fenice.

Ero sì felice, ma anche un po' spaventato di non essere apprezzato per colpa di mio padre.

-Draco, non importa cosa voglio io, ma cosa vuoi tu. E poi non sarò da sola, ci sarà tuo padre e i genitori di Pansy- rispose mia madre.

-Che bel Natale, a decidere il futuro mio e di Pansy- borbottai.

-Non fare così tesoro, lo so che né tu né Pansy, tanto meno Blaise, volete tutto ciò. Però sai che io non posso farci niente, è tuo padre a decidere-

-Cosa sai tu di Pansy e Blaise?- chiesi stupito.

-Dai, sono partiti a Parigi insieme per due settimane da soli. E non dirmi che è solo per coprirti con Lucius-

-E cosa ne pensi? Lo dirai a qualcuno?- chiesi preoccupato.

-Ma che tipo di persona credi che io sia? Pansy e Blaise sono come dei figli per me, non gli farei mai una cosa del genere. Solo che... I Greengrass non permetteranno mai che Blaise annulli il fidanzamento e lasci Astoria senza un buon partito-

-Lo so, è una cosa di cui parliamo spesso. Sto pensando di sposarla io, almeno così Pansy e Blaise potranno essere felici-

-Anche tu meriti di essere felice-

Mi girai verso la strada e sorrisi.

-Sono già felice, mi basta vedere quel sorriso ogni giorno- dissi indicando un ragazzo appoggiato ad un lampione del marciapiede.

Era Harry. Indossava una giacca nera chiusa, un jeans scuro e la sciarpa di Grifondoro. Si guardava intorno e appena ci vide attraversò la strada senza neanche guardare. Fortunatamente non passò nessuna auto babbana.

-Salve signora Malfoy- disse tendendo la mano a mia madre.

Lei la guardò, rise e poi lo abbracciò.

-Chiamami Narcissa e dammi del tu, Harry-

-Non ci scommetterei Narcissa, Harry non chiama per nome neppure Molly ed Arthur che conosce da cinque anni- disse Lupin facendo capolino da dietro un lampione.

La luce illuminava le cicatrici sul suo volto, che sembrano più profonde di quello che in realtà dovevano essere. Indossava degli abiti vecchi e logori, ma su di lui li davano un'area quasi intellettuale. Ai suoi piedi gironzolava un grande cane nero.

Mia madre guardò l'animale e sorrise, per poi alzare gli occhi al cielo.

-E a me non saluti?- chiesi ad Harry.

Harry si allontanò da mia madre e mi coinvolse in un lungo abbraccio.

-Mi sei mancato- mi disse guardandomi negli occhi per poi sorridere.

Un amore proibito || DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora