Il Quarto Campione

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Novembre 1994

Nella settimana che seguì Harry divenne il ragazzo più odiato della scuola.
Iniziarono a girare storie su di lui, completamente infondate. Storie sulla magia Oscura principalmente.

In quella settimana non ebbi mai modo di parlare con lui, per sapere la sua versione dei fatti. Però sapevo una cosa. Harry non c'entrava nulla. Lo avevo capito dal suo sguardo in Sala Grande. Uno sguardo troppo spaesato e troppo spaventato per essere falso.

Nonostante ciò feci finta di odiarlo, per non destare sospetti. Nott, infatti, mi stava addosso più che mai, aspettando un mio passo falso. Un passo che avrebbe confermato la sua teoria. Ma ovviamente ero un Malfoy, non facevo mai passi falsi.

Ebbi la fortuna di parlare di nuovo con Harry solo la seconda domenica dopo l'estrazione. Tutti erano in Cortile o in Biblioteca, quindi i corridoi erano vuoti. Lo vidi di sfuggita, che girava un angolo. Io ero appena uscito dalla Biblioteca e avevo intenzione di chiudermi in camera a disegnare, ma seguire Harry mi sembrò un'idea migliore.

Lo raggiunsi in poco tempo, nonostante le mie gambe corte ero veloce.

-Voglio sapere da te la verità... Hai messo tu il tuo nome nel Calice?- gli chiesi per attirare la sua attenzione.

Lui si girò e appena mi vide sorrise.

-Ah sei tu, Malfoy. Pensavo fosse Seamus, in questo periodo mi sta addosso. Rispondendo alla tua domanda, ovviamente no. Come avrei fatto? Silente aveva fatto un incantesimo ed è il mago più potente al mondo. Ma nessuno mi crede-

-Io ti credo. Capisco cosa vuol dire essere accusato di qualcosa che non hai fatto-

-Di cosa ti hanno accusato?-

-Weasley mi odia per colpa di mio padre, perché a quanto pare i nostri genitori hanno avuto dei problemi a lavoro-

-Vero. In ogni caso nessuno vuole più parlare con me, sennò per insultarmi-

-Ci sono sempre io. Scusa se in questi giorni ti ho ignorato, ma Nott mi sta addosso-

-Quel Nott è uno stronzo-

-Lo so. Però possiamo aiutarci a vicenda. Quindi te lo ripropongo dopo quattro anni. Amici?- chiesi tendendo la mano come la prima volta.

-No- disse lui secco.

-Come prego?-

Avevo frainteso tutto allora? I suoi sguardi, i suoi sorrisi e le sue parole. Avevo frainteso il suo interesse per me. Oppure non avevo frainteso nulla, ma era lui che voleva giocare con i miei sentimenti. Avrebbe pure avuto ragione. Me lo sarei meritato, un cuore spezzato. Infatti era da sciocchi pensare che dopo tutto ciò che avevo fatto mi avrebbe perdonato e avrebbe accettato la mia amicizia.

Harry mi prese, interrompendo i miei pensieri, dalla manica e mi spinse in una porta accanto a noi. Ci ritrovammo in uno stanzino delle scope. Troppo piccolo per i miei gusti. Soffrivo infatti di una leggera claustrofobia, ma in quel momento non mi sembrò troppo importante.

-Prima rifiuti la mia amicizia e poi mi rapisci. Sei un maniaco?- chiesi.

-Non lo hai ancora capito Malfoy? Io non voglio essere tuo amico-

Abbassò il capo fino alla mia altezza e mi baciò. Inizialmente rimasi immobile, troppo scioccato per fare qualcosa. Poi ricambiai il bacio.
Misi una mano nei suoi capelli arruffati e ci giocai.

-Malfoy...baci proprio bene- disse Harry con il fiatone appena ci staccammo.

-Che non ti venga in mente di raccontarlo a qualcuno-

Un amore proibito || DrarryWhere stories live. Discover now