𝟸🌹

4.7K 312 172
                                    

BELLA SWIT
"Queste gioie violente hanno violenta fine, muoiono nel loro trionfo come il fuoco e la polvere che si distruggono al primo bacio".

Esiste qualcosa capace di eclissare un'anima gemella?

Sapevo reagire nel modo giusto a un genere preciso di assassini: i mostri, i nemici; perché è facile scappare da qualcuno di cui hai paura, tentare di combattere o ferire qualcuno che odi, ma se ami chi ti sta uccidendo, non hai alternative... Come puoi scappare? Come puoi combattere? Come puoi ferire la tua anima gemella se è la vita tutto ciò che vuoi offrirle?

Il mondo è pieno di dolore, e io stessa ne ho sofferto il peso sin dalla più tenera età.

Quando sei piccola e indifesa, poco puoi fare se non affidarti spontaneamente a chi ti ha dato la vita. Si dice che i genitori siano il fulcro del tuo essere, la base della tua umanità e che persino l'uomo peggiore del mondo ne abbia avuti due. Io invece, credo di non averne avuto nemmeno uno, mai in quindici anni di vita.
Kate Middle e Jack Swit mi trovarono ai piedi della loro porta d'ingesso quando avevo solo dieci mesi; ero avvolta in una copertina rosa sul quale era ricamato un nome: Bella. I signori Swit mi iscrissero alle migliori scuole di Londra, mi comprarono dei giocattoli e mi diedero il loro cognome. Mi accudirono come se fossi stata figlia loro e, in parte, lo ero. Tra i babbani si dice che "i genitori non sono quelli che ti fanno, ma quelli che ti crescono" e non credo che sia mai esistita citazione più vera...
Ho vissuto per anni in un mondo vuoto, ordinario e privo di magia, ma dentro di me avevo sempre saputo di essere una strega. Fu quando ricevetti la lettera per Hogwarts che iniziai a chiedermi se il sangue che scorreva nelle mie vene fosse per metà babbano o puramente magico. Tuttavia, il fuoco che avevo dentro non mi risparmiò la sofferenza della morte dei miei genitori. Bastò un incidente stradale ed ero di nuovo sola.
Scoprii però di avere due tutori e andai a vivere con loro un una vecchia casa al N°12 di Grimmauld Place.
Sirius Black e Remus Lupin erano decisamente la coppia più bizzarra che avessi mai visto, e questo probabilmente perché erano dei maghi. Mi insegnarono tutto ciò che dovevo sapere sul loro mondo che presto sarebbe diventato anche il mio, mi spiegarono come un gufo sia capace di spedire lettere in qualsiasi angolo del Pianeta e mi rivelarono che, stranamente, la mia lettera per Hogwarts era arrivata in ritardo di ben quattro anni.
Per una quindicenne come me, cambiare scuola non era il massimo, soprattutto dopo essermi abituata a quella babbana, ma una volta sull'Hogwarts Express, realizzai che mi trovavo nella realtà a cui appartenevo.

Osservavo il paesaggio fuori dal finestrino e sentivo il cuore accelerare sempre di più. Avevo paura: insomma, chi è mai andato per la prima volta a scuola a quindici anni? In una scuola di magia poi! Avrei dovuto imparare a volare su una scopa, a preparare pozioni e fare incantesimi... Rabbrividivo al pensiero, ma più di tutto, speravo di trovare almeno un amico, uno vero.

Ero quasi sul punto di ammazzare il tempo ascoltando un po' di musica sul mio lettore musicale, a mio avviso, l'invenzione babbana migliore di tutte, finché qualcuno non mosse la porta scorrevole del mio scompartimento. Una ragazza dai capelli mori e ricci avanzò accompagnata da altri due studenti: uno aveva gli occhi inconfondibilmente azzurri e i capelli rossi; sembrava abbastanza robusto e aveva l'aria stanca. L'altro portava degli occhiali rotondi e una montagna di capelli scurissimi; nel momento in cui mi sorrise, pensai che avesse qualcosa di molto familiare.
"Scusa, possiamo?" Chiese la ragazza indicando i sedili vuoti "il vagone è pieno". Io le sorrisi gentilmente e annuii "Certo, accomodatevi! Come potete vedere non c'è nessuno qui".
"Grazie, piacere di conoscerti, io sono Hermione Granger" disse lei porgendomi la mano che io strinsi energicamente. "Piacere mio, io sono Bella Swit". Hermione continuò a sorridermi per poi rivolgersi ai ragazzi. "Loro sono i miei amici" disse in seguito. Il rosso si chiamava Ron Weasley e aveva cinque fratelli maggiori e una sorella minore; Harry Potter, invece, aveva una cicatrice a forma di saetta sulla fronte ed era molto bravo a volare sulla scopa.

Passammo l'intero viaggio a conoscerci e fare amicizia. Erano davvero molto simpatici, ma continuavo a pensare che avessi già visto quel Potter da qualche parte.
Uno strano presentimento cresceva a dismisura nella mia testa, spingendomi a credere che ne avrei presto scoperto il perché.

𝑺𝑬𝑴𝑷𝑹𝑬 🌹||𝑫𝒓𝒂𝒄𝒐 𝑴𝒂𝒍𝒇𝒐𝒚 Where stories live. Discover now