𝑺𝑬𝑴𝑷𝑹𝑬 🌹||𝑫𝒓𝒂𝒄𝒐 𝑴𝒂𝒍𝒇𝒐𝒚

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BELLA SWIT
Si staccò immediatamente dal mio abbraccio e mi guardò negli occhi. "Come hai detto?" Altre lacrime copiose uscirono dai miei occhi verdi. "Sono i-incinta p-papà."
"Sì, ok Bella, ottimo scherzo, ora per favore, dimmi cosa ti ha detto Madama Chips."
"Sono seria" esclamai. Presi dalla mia borsa il test che mi aveva dato Madama Chips in infermeria e glielo feci vedere. Lui lo osservò per vari minuti, chiuse gli occhi e si mise sia il pollice che l'induce sul naso. Era nervoso, alzò di scatto la testa e mi fulminò con lo sguardo. "Chi.è.il.padre" lo disse con una voce inquietante e fu principalmente per questi che non gli risposi. "DIMMELO" urló all'improvviso facendomi sobbalzare per lo spavento. "Papà, promettimi che non farai nient-" non mi fece finire di parlare che mi urló di nuovo "BELLA SWIT SNAPE, TI CONVIENE PARLARE." Ricordai che quando usava i miei due cognomi non era affatto un buon segno. "Draco" sussurrai. "DRACO?DRACO MALFOY? IL FIGLIO DI LUCIUS MALFOY, BELLA?" Annuii. Mi guardò nauseato per poi scattare lanciando violentemente il test alle mie spalle, sfracellandolo contro il muro. Tremavo, non lo avevo mai visto così arrabbiato. Si avvicinò pericolosamente a me per poi afferrarmi dalle spalle e iniziare a scuotermi come se dovesse svegliarmi da un sonno profondo. "DEVI ABORTIRE, HAI CAPITO?" Mi urlò in faccia. "NO" protestai con le lacrime agli occhi. Speravo che mi sostenesse, come facevano i veri padri, ma fece tutto il contrario e io non potevo più sopportarlo. "COME SAREBBE A DIRE NO? BELLA, FRA POCHI MESI CI SARÁ UNA GUERRA! CAPISCI VERO CHE SE IL SIGNORE OSCURO SAPRÁ CHE, NON SOLO SEI MIA FIGLIA, MA CHE ASPETTI UN BAMBINO DA MALFOY, NON ASPETTERÀ ALTRO CHE VENDICARSI?" "VENDICARSI DI COSA?"
Lui mi guardò negli occhi. "La mia decisione è irremovibile" disse calmo e indifferente.
"Anche la mia" risposi.
"BELLA, IO SONO TUO PADRE E FARAI QUELLO CHE TI DICO" urló di nuovo. "CERTO, QUANDO TI CONVIENE! COMUNQUE NON HAI RISPOSTO ALLA MIA DOMANDA"
"E NON INTENDO FARLO!"
Passeggiò brevemente per la stanza e all'improvviso tirò un pugno al mio armadio. Era il momento sbagliato di contraddirlo, ma non avrei vissuto alla sua maniera dopo tutto il tempo in cui ero rimasta sola. E non mi sarei fatta mettere i piedi in testa da nessuno.
"Io terrò questo bambino con, o senza il tuo aiuto, non ho bisogno di te" dissi con decisione. "Se non hai bisogno di me, allora per me da oggi sarai morta. HAI CAPITO? MORTA."
Sbatté la porta. Era andato via. Avevo allontanato l'unica persona di cui avevo realmente bisogno, ero morta per lui, ma ero morta anche io. Quelle parole mi avevano spezzato, letteralmente. Avevo sentito una rottura all'altezza del cuore, avevo perso l'unico uomo della mia vita, quello che avrebbe dovuto sorridermi e supportarmi quando il mondo sarebbe caduto a pezzi, quello avrebbe dovuto portarmi all'altare il giorno del mio matrimonio. Avevo perso il mio papà, di nuovo, ed ero a pezzi. Mi sfiorai la pancia con la mano e sussurrai al mio bambino. "Non ti prometto che sarà facile... già so che non lo è, specialmente dirlo al tuo papà, ma ti prometto che la mamma ti proteggerà" mi accovacciai per terra con la testa rivolta all'indietro e continuai a piangere.
La mia vita non era facile, anzi, era ingiusta: avevo trovato qualcuno che finalmente sapeva rendermi felice e alla fine? L'avevo mandato via. Ma se questo significava che solo così avrei protetto mio figlio, lo avrei rifatto altre mille volte.