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BELLA SWIT
Insonnia, ecco come si chiama la strana sensazione di non avere sonno, ed è quella che ad Hogwarts mi colpiva più frequentemente. Mi rigiravo tra le coperte e finivo per osservare Ginny che invece dormiva profondamente nel letto accanto al mio.
Quella notte mi alzai e mi avvicinai alla finestra,mi interrogavo sugli sguardi enigmatici del Professor Piton e mi sorprendevo a pensare che in realtà mi trasmettessero tranquillità. Non lo conoscevo e probabilmente lui non si sarebbe mai fatto conoscere da me, eppure questa consapevolezza mi faceva star male in modo strano.
Non so quanto tempo passai davanti alla finestra a pensare, so solo che la mattina dopo mi svegliai bruscamente cadendo dal letto.
"Bella! Svegliati, per le mutande di Merlino!" Aveva urlato Ginny. Spalancai gli occhi e mi massaggiai il fondoschiena dolorante. "Si può sapere cosa ti passa per la testa?" Borbottai "Sei pazza forse? Mi hai fatto prendere un infarto!" La accusai forse troppo acidamente. "Sarò anche pazza, ma siamo in ritardo e io sono appena uscita dalla doccia. Prima stavo per rimettermi il pigiama pensando fosse la mia uniforme; avrei potuto fare un incantesimo per vestirmi, ma per il sonno non ricordavo nemmeno dove mi trovassi. Inutile dire che mi ero completamente dimenticata di te fino ad un minuto fa" continuò furibonda "sei sicura di stare bene, Bella? Non solo sei potenzialmente irritabile, cosa che da questi pochi giorni che ti conosco, non ho mai visto in te... Ma anche il tuo aspetto è orripilante! Hai delle occhiaie invidiabili a un cadavere!"
Ginny era una vera amica nonostante ti facesse notare le cose in modo molto schietto. Non aveva peli sulla lingua e a me non dispiaceva affatto. Infatti, quella mattina aveva ragione e io, invece di ringraziarla per non avermi fatto perdere la prima lezione, le avevo sputato in faccia tutto il veleno che avevo accumulato in una notte insonne.
"Scusami Ginny, è tutto a posto" dissi iniziando a sistemarmi per la giornata "è solo che non ho dormito molto ieri sera". Lei mi rivolse un piccolo sorriso e sollevò le spalle. "Ti aspetto a colazione" disse poi uscendo dalla stanza con la borsa in spalla.
Non ci andai proprio in Sala Grande: non avevo fame, e avevo bisogno di stare un po' per fatti miei.
Mi diressi verso i sotterranei per la lezione di Pozioni, pensando che sarei stata sola per almeno una mezz'oretta; invece il Professor Piton era lì, seduto dietro la scrivania a leggere la Gazzetta del Profeta. Mi sedetti al primo banco e continuai a guardarlo convincendomi che ci fosse qualcosa di tremendamente familiare in lui.
Saltai sul posto quando proprio la voce di quest'ultimo fece capolino nel silenzio dell'aula. "Cos'ha tanto da guardare signorina Swit? Vuole forse un autografo?" Mi domandò con voce bassa e roca mantenendo lo sguardo sulla pergamena. Mi chiesi come si fosse accorto di me se i suoi occhi non si erano staccati nemmeno un attimo da quel dannato giornale... "Mi scusi, Professor Piton" mormorai portando la mia attenzione sull'arredamento bizzarro della stanza. Gli scaffali erano colmi di barattoli di vetro che contenevano ingredienti di ogni colore e forma: erbe, vegetali, piccole creature strane... C'era un odore mai sentito prima, che non assomigliava a nessun altro odore già percepito in natura; ogni lezione di Pozioni aveva un effluvio diverso e credo che fosse per questo che mi piacessero quelle ore.

La classe iniziò a riempirsi e sperai che qualcuno del Grifondoro prendesse posto accanto a me. Vidi Ginny infondo alla classe. Mi guardò con un'espressione premurosa che ad un tratto si trasformò in stupore: qualcuno di inaspettato si era seduto vicino a me.
"Hey, dolcezza" sentii alla mia destra. Non avevo dubbi di chi fosse quella voce, quindi mi voltai tranquillamente e incontrai un paio di occhi azzurri come il cielo di dicembre. Istintivamente distolsi lo sguardo e lo portai sul Professore che si stava muovendo dietro la cattedra. "Malfoy" sussurrai a mo' di saluto. "Swit" rispose sorridendo soddisfatto "ti vedo bene oggi" notò squadrandomi e mettendomi in soggezione. "Grazie" mormorai e affondai gli occhi verdi nei miei appunti di Pozioni. Lo sentii muoversi sulla sedia accanto a me, quasi si sdraiò sul banco, invadendo anche il mio spazio. Appoggiò la testa ad una mano e potei notare sull'anulare l'anello massiccio con il serpente. Mi osservava come se fosse completamente ammaliato da me, peccato che non lo fosse affatto... Quel suo visetto appuntito e vispo mi nascondeva qualcosa, ma non ci tenevo più di tanto a scoprire cosa.
"Il gufo ti ha mangiato la lingua vedo... Peccato, ero convinto che ci fosse qualcosa tra noi" disse sarcastico. Non volevo che ci fosse nulla tra noi e i suoi occhi così freddi dicevano tutto tranne che "ti puoi fidare". Feci spallucce e tornai a leggere distrattamente gli appunti. "Se non smetti di essere così timida, sarai la nuova arrivata per sempre" udii in un tono quasi dolce. A quel punto, chiusi nervosamente il quaderno e mi decisi a dire finalmente qualcosa. Non so dove presi tutto quel coraggio: la minuscola vocina della mia coscienza parlava di rado e di rado davo voce ai miei pensieri. Malfoy aveva ragione, ero timida e anche molto, ma temevo che se lo fossi stata meno, avrei dovuto raccontare a tutti quello che era successo nella mia vita fino a quel momento.
"E se tu non smetti di essere così arrogante, sarai il coglione di turno per sempre" sbottai puntando il mio sguardo appuntito nel suo improvvisamente attonito. Attesi che si alzasse e se ne andasse, o che ribattesse con un insulto più offensivo; ma non fece nulla di tutto ciò. Invece, curvò le labbra in un sorrisetto compiaciuto ed esultante. Tuffò i suoi occhi azzurri nei miei facendomi, per un attimo, perdere il controllo.
"Sarai pure una Grifondoro, ma hai una vipera dentro".

𝑺𝑬𝑴𝑷𝑹𝑬 🌹||𝑫𝒓𝒂𝒄𝒐 𝑴𝒂𝒍𝒇𝒐𝒚 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora