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BELLA SWIT
Da qualche giorno pronunciare il nome di Draco era diventato incredibilmente facile.
Non sapevo bene cosa fosse cambiato,forse dipendeva dal fatto che non avevo intenzione di sopravvivere a lungo senza di lui, o forse dipendeva dal fatto che ci eravamo baciati e mi aveva respinto?
Stavo malissimo in quel periodo: una parte di me si era distaccata dal mio petto e voleva arrivare a lui, anche se lui, molto probabilmente, l'avrebbe buttata via.

Camminavo per i corridoi di Hogwarts a passo lento, debole: non stavo affatto bene. Non mangiavo da giorni ed ero dimagrita parecchio, ma non mi importava in quel momento, dovevo capire, dovevo mettere in ordine le idee e mettere in atto una soluzione che mi avrebbe fatta sentire meglio. Odiavo ammetterlo, ma prima di qualsiasi altra cosa, venivo io.
Raggiunsi la biblioteca, presi un libro a caso e iniziai a leggerlo. Sapevo di non essere sola, ma, contro ogni mia aspettativa, avevo provato ad ignorare la presenza di mio padre, e poi, contro ogni mia aspettativa, a volerlo accanto a me.
"Vieni, siediti qui" dissi indicandogli la sedia vicino alla mia. "Penso che non sia una buona idea" rispose. "Hai paura che un tuo alunno ci possa vedere? Tranquillo, la percentuale di genitori docenti è calata nell'ultimo periodo, penso che tu sia l'ultimo della specie" scherzai. Mi chinai sul libro che stavo leggendo e sentii il profumo della carta stampata,l'odore bruciacchiato del legno di quercia, di cui erano fatti gli scaffali, rilassavano terribilmente. Pensai che a Piton piacesse stare in biblioteca, che quei profumi sapevano smorzare l'odore pungente della sua aula di pozioni.
Alzai la testa di nuovo dal libro per puntare gli occhi nei suoi. Vidi che stava sorridendo. "che stai leggendo?" chiese mentre si avvicinava a me e si sedeva sulla sedia che gli avevo indicato prima. "Niente di che, un libro a caso che ho preso per perdere tempo."
"Dovresti studiare invece di perdere tempo, e anche mangiare. Sono giorni che non ti vedo in sala grande. Tutti i tuoi amici stanno facendo colazione adesso, e tu sei in biblioteca a leggere." Dopo aver detto quella frase ritornai seria "Beh, sì, non ho fame in questo periodo, ho cose da far-" non mi fece finire, mi interruppe poco dopo "Ah! Non dire stupidaggini!Dimmi cosa sta succedendo?"
"Penso che questi non siano affari tuoi" dissi deglutendo rumorosamente e guardandolo con sguardo di sfida. "Giusto, hai ragione,non sono affari  miei" disse con tono duro lanciandomi un'occhiata storta uscendo subito dopo dalla biblioteca: dietro di lui il mantello si muoveva elegantemente, il suo passo svelto creava una folata di vento così potente che le pagine del mio libro si voltarono da sole. Ero stupida, ero decisamente stupida. Avevo rovinato un momento così bello solamente perché mio padre stava provando a fare il padre preoccupato. Mi alzai per poi dirigermi in Sala Grande. Non avrei mangiato niente però almeno sarei stata in compagnia.
Al tavolo dei Grifondoro non c'era nessuno dei miei amici, quindi mi sedetti da sola e presi un po' di frutta. Iniziai a creare sul piatto un'opera d'arte perché non avevo intenzione di  mangiare ed ero molto concentrata, il risultato mi piaceva. "Arte commestibile?" Chiese una voce. Draco prese posto accanto a me, non era una semplice presenza, era lui.
"I tuoi sbalzi d'umore mi fanno girare la testa" dissi per poi spostare lo sguardo sul mio piatto. "Non ti ho più vista in Sala..." mormorò. "E non ti sei fatto due domande e non hai cercato di venirmi a parlare, vero? Bello notare le cose e poi metterle in secondo piano." dissi interrompendolo. "Non ti ho messa in secondo piano, ho visto che non c'era Potter e i suoi amici e quindi ho dedotto che stavi con loro, ma a quanto pare mi sbagliavo." Confessò a testa bassa.
"Sì, infatti non vedo Harry da parecchio."
"Da quando in qua ti interessa se lui c'è o meno?" Non mi diede neanche il tempo di rispondere che continuò "Bella, forse sarebbe più prudente se noi non fossimo amici." Io scoppiai a ridere. All'apparenza poteva sembrare una risata finta, ma dentro di me, la gioia stava prendendo il sopravvento e avrei riso per tutta la vita, una vita accanto a lui. "Bene, ci sei arrivato finalmente!" Lui mi osservò attentamente con un angolo delle labbra lievemente sollevato e se ne ritornò al suo tavolo.
Improvvisamente un senso di vuoto allo stomaco si presentò dentro di me. Capii subito che si trattava della fame, così iniziai a mangiare.
Pensai al fatto che Harry e i suoi amici non c'erano, che Draco era diventato più freddo nei miei confronti, malgrado l'affermazione di prima... Stavano succedendo cose strane e io volevo capire. Draco, Piton e Remus erano persone importanti per me, erano i tre uomini della mia vita e averceli tutti accanto era fonte di tranquillità, nonostante mi facessero uscire fuori di testa. Continuai a pensare a quelle cose fin quando non mi si piazzò davanti un Tassorosso molto popolare a scuola. "Ciao?" dissi guardandolo interrogativa "Ciao, scusa, sono Cedric Diggory" disse porgendomi la mano che io strinsi. Sapevo bene chi fosse, ma non ci eravamo mai presentati prima d'ora. "Hai bisogno di qualcosa?" Chiesi in tono gentile. "Sì, beh, è da un po' che ti avevo notata e mi chiedevo se volessi uscire con me in settimana. Ad Hogsmeade?"
Vidi che lo sguardo gelido di Draco era puntato su di noi. Io spostai gli occhi sul mio piatto, cercando una scusa per declinare l'invito. Guardai Cedric: era vero quello che dicevano le ragazze su di lui: era proprio bello nei suoi lineamenti perfetti e in quella pelle marmorea tinta dalle guance rosse. Pensai che avrei potuto innamorarmi di lui, sarebbe stato molto più semplice arrivare ad una conclusione, mi avrebbe trattata come una regina e sicuramente avrebbe giocato dalla parte dei buoni.
"Ecco, vedi penso che-"
"Diggory!" Esclamò l'ultima persona con cui avrei voluto condividere quella conversazione "Vedo che anche tu hai fatto la conoscenza della signorina Swit! Beh, mi duole dirti che le ho chiesto prima io di uscire" scandì incenerendolo con i suoi occhi iniettati di sangue. Ero l'unica a vederlo geloso? "Oh, io non penso tu me lo abbia chiesto" dissi spostando lo sguardo nel suo. "L'ho appena fatto" rispose lesto lui. "Sì, ma sei comunque in ritardo. Cedric, mi piacerebbe molto uscire con te." Affermai sorridendo al Tassorosso. Lui ricambiò. "Questa me la paghi, Swit" ringhiò con uno sguardo truce per poi lasciare la Sala Grande.
Mi dispiaceva per lui, ne ero innamorata in effetti, ma io non ero un giocattolo, non potevo essere usata quando i suoi scatti d'ira uscivano allo scoperto, così all'improvviso.
"Bene, allora ci vediamo mercoledì davanti al cancello?" Chiese Cedric. "Certo" risposi con un leggero sorriso. Vidi che ricambiò, per poi alzarsi e andarsene al suo tavolo.
Ero veramente una grandissima idiota.

𝑺𝑬𝑴𝑷𝑹𝑬 🌹||𝑫𝒓𝒂𝒄𝒐 𝑴𝒂𝒍𝒇𝒐𝒚 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora