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BELLA SWIT
"Lieve è il dolore che parla, il grande dolore è muto."

Aprii gli occhi di scatto, avevo la fronte imperlata di sudore, ero accaldata e spaventata,era il terzo incubo di seguito in quelle tre notti, sempre lo stesso.
Mi ritrovavo in una stanza buia, mi toccai automaticamente il ventre senza un motivo preciso e lo trovai gonfio, abbassai lo sguardo, potevo essere di 5-6 mesi,feci una faccia strana, alzai lo sguardo e davanti a me c'era Remus. "Remus?" Sussurrai con le lacrime agli occhi "Sapevi che ti amavo ancora e hai fatto esattamente la cosa che avresti dovuto non fare" disse furioso. Distolsi lo sguardo per poi ripuntatelo nella sua direzione, ma stavolta c'era mio padre. "Avrei dovuto immaginare che eri come tua madre, prima se la fa con uno poi con un'altro." mi ritrovai davanti mio fratello Harry che invece mi urlò contro. "TU NON MERITI UNA COSA COSÍ BELLA MA SCHIFOSAMENTE ORRIBILE." Mi toccai il ventre come per proteggerla. "TU NON SEI NESSUNO PER DIRMI COSA FARE O COSA NON FARE" urlai con le lacrime agli occhi. "Davvero?" Si avvicinò a me mise una mano sul mio fianco e in pochi secondi mi ritrovai Draco davanti che mi sfioró il lobo con la lingua. "Bella?" Sussurró sul mio collo come per concludere la frase precedente, "questo bambino è troppo, non lo voglio, buttalo via." Scostai lo sguardo per poterlo guardare meglio negli occhi. "Come?" Dissi interrogativa e sconcertata. "NON LO VOGLIO" mi urló in faccia per poi spingermi lungo delle scale apparse dal nulla. Ricordo il sangue, il dolore.

Erano le cinque del mattino.
Andai in bagno per farmi una doccia, indossai l'uniforme e cercai di svegliare Ginny. "Hey Ginny, svegliati sono le sei." Lei si giró dall'altra parte, mugugnando un qualcosa di incomprensibile. "Dai mamma, più tardi" disse mettendo la testa sotto al cuscino. "Gin, fortunatamente non sono tua madre! Per l'amor del cielo, santa donna tua madre, come fa a sopportarvi?" Esclamai ridendo per poi far ridere anche lei poco dopo. "Uhm, che ore sono?" Disse stropicciandosi gli occhi. "Sono le sei e venti ora" dissi stupita guardando l'orologio "Davvero, Ginevra Weasley? Venti minuti per svegliarsi?" Lei scattó subito in piedi. "Come le sei e venti? Piton mi ammazza, ti rendi conto?" Corse immediatamente nel bagno. "TI ASPETTO IN SALA" dissi urlando dalla stanza. "NON PENSO CHE VENGO A FARE COLAZIONE PER OGGI" mi urló dal bagno.
Uscii dalla camera e mi recai in Sala Grande. La colazione era già sulle lunghe tavolate e studenti e professori ci stavano già dando dentro, sicuramente sotto invito di Silente. L'odore del caffè inglese aveva riempito la stanza e il profumo dei toast gli faceva compagnia. La colazione era sempre un momento rilassante per tutti, con il sole che d'inverno faceva fatica a uscire e piano piano si infilava tra i vetri delle grande finestre di Hogwarts, come per darci il suo buongiorno.
Appena entrata sentii lo sguardo di qualcuno puntato addosso. Era mio padre, che cercava di tenermi d'occhio, come ogni mattina. Poi notai che anche Draco stava facendo lo stesso. Fece segno con la mano "dopo" e io annuii, rivolgendogli un sorriso che lui ricambió impercettibilmente.
Più tardi andai a lezione. "Buongiorno prof, scusi il ritardo" dissi a Lupin entrando nella sua aula. "Tranquilla, accomodati pure" mi rivolse un sorriso gioviale che io non riuscii a non ricambiare e mi sedetti accanto a Luna di Corvonero. Imprevedibilmente, anche Draco di Serpeverde si unì a noi e per un attimo, mi soffermai ad osservare il suo profilo rilassato.

"Perfetto, ragazzi... oggi lavoreremo con il molliccio, qualcuno sa dirmi cos'è?" Alzò la mano una ragazza di Tassorosso. "I mollicci sono delle creature che si trasformano nella tua paura." "Esattamente! E sapete anche come si sconfigge un molliccio? Con le risate! Ora ascoltatemi bene... mettetevi in fila, ognuno di voi cercherà di sfidare il proprio molliccio. Ricordatevi che non può farvi assolutamente niente. Puntategli la bacchetta contro e urlate RIDDICULUS! Su andiamo ripetete insieme a me!" Ripetemmo l'incantesimo un paio di volte. "RIDDICULUS" esclamammo insieme. "Questa lezione è ridicola" borbottò Draco in un sussurro.
Poco dopo eravamo infila per sfidare la propria paura.
Quando toccó a me, non sapevo cosa avrei affrontato. Avevo molte paure, e già quelle che reputo insignificanti, mi facevano accapponare la pelle... Dietro di me c'era Draco, davanti a me c'era il molliccio. Prese forma: ero io, solo che avevo il pancione, incinta di qualche mese, e piangevo. "Cosa?" Dissi girandomi verso Remus. Quest'ultimo vide la scena con me e pensó un qualcosa che dopo sicuramente gli avrei chiesto. "Bella, tu hai paura di non essere una buona madre!" Disse con stupore. Guardai prima Remus e poi Draco, che mi stavano guardando insieme agli altri ragazzi che erano prendenti. Puntai la bacchetta al molliccio e urlai "RIDDICULUS." Il pancione del mio molliccio esplose in uno sciame di farfalle e in un tripudio di colori, che poi Remus fece scomparire all'interno dell'armadio. "Perfetto ragazzi, la lezione è conclusa. Continueremo la prossima settimana."
Draco poco dopo si avvicinò a me e mi cinse la vita da dietro per poi sussurrarmi "ci vediamo più tardi" io annuii e lui uscí. Sapevo che Remus mi stava guardando e questo mi feriva. Non volevo che lui stesse ancora male per colpa mia. "Tu e Malfoy, eh?" Domandò avvicinandosi a me. "Ti prego Re-" iniziai a dire. "No, tranquilla Bella, tanto sono io quello che viene usato per i tuoi comodi" disse con un sorrisetto amaro. "Come puoi dire una cosa cosí?" Sussurrai. "Come posso? È la veritá! Vuoi forse negare l'evidenza? Vuoi forse dirmi che non è così? Bella ha dei brutti incubi da chi va? Da Remus! Bella ha un problema in amore da chi va? Da Remus! E Remus invece?" Si avvicinó pericolosamente a me "Remus dove va quando il mondo gli sta crollando addosso?"
"Sai che io ci sono sempre per te" dissi guardandolo. "Giusto, peccato che tu stia sempre attaccata come una cozza a quel Malfoy!"
"Remus" sussurrai mettendogli una mano sulla spalla. Lui mi guardò con quasi le lacrime agli occhi. "Io ti ho sempre amata, ti ho sostenuta e vedere quel molliccio... quella pancia che tu ti ostinavi ad accarezzare... c'era suo figlio, non è così? Beh, ti dico una cosa... poteva essere nostro" disse per poi prendere tutte le sue cose con rabbia. "Tu mi ami ancora?"
"Oh mio Dio! Che scoperta, Bella, hai finalmente attaccato quei due neuroni" disse con un sorriso amaro. "E poi COSA HAI FATTO?" escalmò sorpassando di nuovo la scrivania per venire verso di me "HAI SCELTO LUI, E IO? DOVE MI BUTTI? NEL DIMENTICATOIO?"
"Remus, per favore calmati" dissi con una lacrima che mi fuoriusciva e mi scendeva lungo la guancia. Mi guardò per qualche instante con fare mortificato. "Bella, ti prego perdonami... È che... fra poco c'è la luna piena e io-" lo interruppi. "Remus, forse è meglio se per un po' ci limitiamo ad essere professore e alunna, okay?" Dissi per poi sorpassarlo,lui mi bloccó il polso,"Come sarebbe a dire?" la rabbia prendeva ancora possesso di lui,sapevo che era quella pozione a renderlo docile, che gli faceva venire gli sbalzi d'umore, ma non potevo assecondarlo sempre.
"REMUS LASCIAMI" urlai in fase alla disperazione. Lui si rese conto e mi lasció immediatamente, come scottato,lo guardai per brevi secondi e poi me ne andai,cercai di ricompormi e asciugarmi le lacrime,ero di nuovo sola.

𝑺𝑬𝑴𝑷𝑹𝑬 🌹||𝑫𝒓𝒂𝒄𝒐 𝑴𝒂𝒍𝒇𝒐𝒚 Where stories live. Discover now