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DRACO MALFOY
I giorni passavano ed io ero sempre di cattivo umore. Quando qualcuno mi rivolgeva la parola, alternavo il mutismo selettivo agli insulti immotivati, poi tornavo nella mia stanza a piangere come un moccioso. Ogni tanto ricevevo una lettera da mia madre a cui allegava delle foto magiche di Rosalie. Mi scriveva che lei stava bene e mi domandava se fosse lo stesso per me. Cosa potevo dirle? "Vorrei morire per poter raggiungere l'amore della mia vita"? Era diventato sempre più brutto rimanere soli ed essere costretto a dormire in quel letto che ormai sembrava fin troppo grande per me. Le federe dei cuscini erano sempre impregnate delle mie lacrime, le coperte soffici su cui a volte sentivo ancora il suo profumo. Lo sentivo forte, lo sentivo vivo. Poi mi svegliavo ed era tutto finito.

Inizio Flashback

"Dimmi, Draco" disse Voldemort con quella sua voce viscida che io odiavo. Era la millesima volta che si riunivano tutti i mangiamorte al nostro maniero. Lui era a capotavola, dove di solito si sedeva mio padre durante le cene di Natale e mia madre indossava gli stessi abiti di seta che teneva con cura nel guardaroba per le occasioni speciali. "Ho saputo da fonti certe che tu ti sia messo con una ragazza" sussurrò in modo inquietante per poi alzarsi venire dietro di me, mettendomi le sue luride mani pallide sulle mie spalle. Quelle mani erano sporche del sangue di innocenti. Si avvicinò al mio orecchio per poi scoprire i denti aguzzi. "Ho saputo che questa ragazza è la figlia di un traditore, più precisamente di Severus Tobias Piton." Il mio cuore perse un battito. Non lei.
"Mio signore" dissi, ma lui mi zittì immediatamente contorcendo la lingua biforcuta in una serie di sibilati velenosi. "Lucius mi ha detto che lei ti ha infastidito, ma non preoccuparti, Draco, farà la fine che merita. Beh, che merita suo padre, almeno" sghignazzò, seguito dalle risate animalesche dei suoi seguaci. Si allontanò da me, ma continuai a percepire quel conato di vomito che lentamente mi inumidiva la bocca. E poi la paura, ma non di lui.
"Questo non è vero" esclamai. Non potevo permettere che la toccassero, io la amavo più di tutto e me la stavo lasciando scivolare tra le dita. Vidi Voldemort voltarsi immediatamente verso di me. Anche mio pare e mia madre fecero lo stesso: lei quasi con le lacrime agli occhi, lui con sguardo duro e una gomitata ben assestata alle mie costole. Ma presto sentii una presenza dietro di me, come una folata di vento gelido e punente. Puntai la testa davanti, deglutii sonoramente.
"Come hai detto, Draco? C'è qualcosa che mi sfugge?" sussurrò Voldemort al mio orecchio.
"Mio signore, Draco non intend-" disse mio padre per poi venire interrotto da un'urlo di Voldemort. "SILENZIO" ringhiò. "Silenzio." Sentii le sue lunghe dita aggrapparsi alla mia testa e spingermela in basso finché la mia faccia non fu schiacciata contro il tavolo.
"Mi occuperò io personalmente di scegliere l'uomo che ucciderà quella lurida mezzosangue e tu rimarrai in silenzio" disse. Strinsi i pugni sotto al tavolo quando i sommessi singhiozzi di mia madre arrivarono impauriti alle mie orecchie.
"Si, mio signore" risposi in un sussurro.
"Non ho sentito bene!"
"SI, MIO SIGNORE" ripetei in un urlo.
"Molto bene" concluse con un sorriso che mi fece accapponare la pelle.
Dovevo allontanare Bella da me prima che succedesse qualcosa di irreversibile.

Qualche  settimana dopo
Malfoy Manor

"Allora Draco, e così hai fatto finire la sudicia mezzosangue in infermeria" disse con un sorriso facendo ridere tutti gli altri mangiamorte, compreso mio padre.
"Si, mio signore" dissi in un sussurro. Mi vergognavo così tanto.
"Bene bene, sta andando tutto così sorprendentemente bene. Silente morirá e Hogwarts cadrà. Ma dimmi..." disse avvicinandosi a me. "...La sanguemarcio è ancora in infermeria?" Abbassai la testa. Non potevo mentirgli, mi avrebbe letto nella mente e poi avrebbe sterminato la mia famiglia.
"Si, mio signore" dissi con alcune lacrime che mi rigiravano negli occhi. Avrei dovuto proteggerla e invece? Stavo facendo del male a lei e a mio figlio. Sapevo che era mio sin dall'inizio, non poteva che essere così.
"La porterai in un posto delizioso, vero Fenrir?" Disse con un sorriso sulle labbra. Io sbarrai gli occhi. Tutti ma non lui. Tentai di trovare una soluzione mentre il cuore continuava a battere instancabilmente. Poi un fruscio attirò la mia attenzione e scoprì che Fenrir Grayback si era appena smaterializzato con un sorriso sadico in faccia. Mia madre mi guardava con le lacrime agli occhi. Sapeva che la amavo e che lei era incinta di me, così, quando quei mostri andarono via, non mi fece domande e mi lasciò correre al castello. Ma quando arrivai in infermeria, trovai Piton, Silente, la McGranitt e Madama Chips vicino al letto di Bella. Era sparita.
"L'hanno presa, Silente" disse Piton preoccupato.
"Lo vedo, Severus, lo vedo" mormorò il Preside accarezzandosi la barba lunga.
"HAI SOLO QUESTO DA DIRE? MIA FIGLIA È SCOMPARSA!" Era fuori di se'.
"Ora cerca di stare calmo, Severus. Sta arrivando Lupin, potrebbe darci una mano" disse la McGranitt mettendo una mano sulla spalla di Severus con fare comprensivo.
"Certo! Lupin! Cosa potrebbe fare con le sue doti da lupo mannaro? Annusare l'odore di Bella? Beh, quello lo conosco bene anch'io dato CHE È MIA FIGLIA!"
"Beh, sarebbe un'inizio Mocciosus" disse una voce dietro di noi.

𝑺𝑬𝑴𝑷𝑹𝑬 🌹||𝑫𝒓𝒂𝒄𝒐 𝑴𝒂𝒍𝒇𝒐𝒚 Where stories live. Discover now