6. LA CLINICA FERRARIS

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GIULIANA

Quella mattina ero scesa da casa alle otto in punto per arrivare in clinica in netto anticipo. Volevo farmi conoscere dal Dottor Ferraris e salutare la Dottoressa Valente, o Chloe, come voleva farsi a tutti i costi chiamare.

Mi spostai in tram e circa trentacinque minuti dopo, nonostante l'affollamento, arrivai. Per l'occasione avevo indossato un abitino a tubino per rimanere sul professionale e delle scarpe coi tacchi. Mi avviai all'interno di essa e chiesi informazioni alla reception. Mi indicarono uno degli uffici alle spalle della stessa reception e vi andai leggermente ansiosa. Bussai timidamente alla porta con su scritto "Dottor Luigi Ferraris".

'Avanti!' Sentii dire dall'altro lato. Forza, Giuls, entra!

Ed entrai chiudendo la porta dietro di me.

'Buongiorno, Dottor Ferraris!' Sorrisi all'uomo in camice che era seduto dietro all'umile scrivania con delle carte tra le mani intento ad analizzarle. Sentendo la mia voce alzò la testa e mi fissò. Beh, devo dire che il direttore non è proprio niente male- Giuls! Ma che pensi!!!

'Buongiorno. Credo di non conoscerla a prima vista.' Strinse gli occhi per esaminarmi facendo scorrere il suo sguardo lungo tutto il mio corpo. Mi feci istantaneamente rossa dall'imbarazzo. Che fa, mi sta scrutando?! E prima che potessi rispondere, si alzò in piedi rivelandomi la sua altezza infinita.

Il Dottor Ferraris era un uomo molto affascinante, moro con occhi scuri, e con uno sguardo molto penetrante. Non potei fare a meno che sentirmi imbarazzata nel momento in cui si avvicinò per tendermi la mano.

'Sono il Dottor Luigi Ferraris, piacere di conoscerla...' Si presentò con la sua profonda voce. Fortunatamente ebbi i riflessi pronti per stringergliela.

'Piacere mio, Dottor Ferraris. Sono Giuliana Costanzo e abbiamo parlato al telefono ieri sera se ricorda.' Lo informai cercando di nascondere il mio viso in fiamme. Il Dottore sembrava avere sui trentadue anni o poco più. Il suo viso si illuminò.

'Ah, la Dottoressa Costanzo! Certo che mi ricordo di lei. Con quella vocina è difficile dimenticarla.' Sorrise. Ok, ormai le mie guance sono andate a fuoco. Rimani neutrale, Giuliana.

'Beh, non tutti la trovano piacevole, sa?' Risi nervosa. Ma che cavolo stai dicendo?!

'Dice? È la mia opinione quella che conta, Dottoressa, quindi se le dico che ha una bella voce mi creda.' Sorrise, e stavolta intravidi un pizzico di malizia sulle sue labbra, ma forse stavo semplicemente immaginando cose. Dovevo ricompormi. Forse ero stata troppo tempo lontana da un uomo? Altrimenti non si spiegavano i miei ormoni estremamente sensibili alla vista di uomini molto... uomini.

Gli sorrisi di rimando.

'Allora... avrò uno studio?' Cambiai argomento nervosa. L'aria iniziava a diventare leggermente imbarazzante.

'Certamente. Ho fatto installare una targhetta col suo nome sulla porta così saprà che è tutto suo. Troverà il camice e tutta l'attrezzatura all'interno dell'armadietto. Tra poco dovrebbe arrivare qualcun-'

BAM!

'È già arrivata?!' La voce di una donna mi fece sussultare nel momento in cui aprì ferocemente la porta. Aspetta, quella voce...

'Dottoressa Valente! Sempre un uragano lei...' Rise divertito il Dottor Ferraris.

Mi voltai e trovai Chloe tutta contenta.

'Giuliana cara! Fatti abbracciare!' Mi venne incontro ignorando completamente il Dottore. Mi stritolò tra le sue braccia.

'Che piacere rivederla-'

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