44. IRRUZIONE

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MATT

Quell'intero pomeriggio lo passai a tormentarmi. Junior e gli altri erano partiti per il Marocco. Fortunatamente avevano avuto una posizione ed erano tanto vicini dal salvare la riccioletta. Speravo solo che tutto fosse andato per il meglio. Per quanto riguardava Giuliana... beh, eravamo ancora fermi con quelle informazioni pericolose. Lei era nelle mani di tre squilibrati, tra cui un assassino ed una ex allontanata da noi con la forza. Che connubio perfetto e malato... Mi passai le mani in viso disperato. Cosa avevano intenzione di farle? Di certo non potevo rimanere lì con le mani in mano. Dovevo fare qualcosa.

'Zio?' Mi rivolsi a zio Steven.

'Dimmi.'

'Vorrei visitare l'amica della defunta ex di Ferraris. Potrebbero venir fuori altri indizi.' Gli dissi.

'Preferirei non tormentare più quella donna. Ci ha detto tutto ciò che volevamo.'

'Non mi serve il tuo permesso. Io ci vado comunque. Non posso starmene qui senza poter fare niente.' Strinsi i pugni.

'E va bene. Va pure, ma portati una compagnia come testimone.' Mi diede il consenso.

'Lasci che lo accompagni io, capo.' Elettra si avvicinò avendo probabilmente sentito la conversazione. 'Forse la donna si sentirà più a suo agio nel vedere una presenza femminile. Dopotutto ha già parlato con me.'

'Bene. Andrai con Elettra, allora. Non pressate troppo la poverina.' Ci avvisò. Annuimmo perciò e ci avviammo insieme verso casa sua.

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Bussammo alla porta e una donna venne ad aprirci con un bambino tra le braccia. Il suo sguardo passò prima da me per poi andare su Elettra, capendo probabilmente chi eravamo avendola già vista prima.

'Buonasera... in cosa posso ancora aiutarvi?' Chiese leggermente spaventata. Decisi di parlarle schiettamente.

'La mia fidanzata è stata rapita da Luigi Ferraris. Qualsiasi aiuto o indizio lei possa darci sarebbe fondamentale. La prego, mi aiuti...' La implorai sincero e con il cuore tra le mani. Lei respirò profondamente per poi farci spazio per entrare.

'Quello che sapevo di lui l'ho già raccontato, ma se volete farmi altre domande sono qui. Mi dispiace molto per la sua fidanzata. Nessuna donna dovrebbe capitare sul cammino di quell'uomo.' Disse una volta accomodati sui divani.

'Grazie per la sua collaborazione. Ferraris sembra aver portato la mia Giuliana in qualche luogo fuori città, ma non abbiamo altri indizi. Saprebbe per caso fornirci le indicazioni di qualche posto che lui frequentava quando era fidanzato con la sua amica Gaia, o se era in possesso di qualche casolare... qualsiasi indizio sarebbe utile...' Le chiesi e lei fece per pensarci.

'Non che io ricordi... so solo che era molto amico di uno scienziato che aveva una fabbrica fuori città, questa è l'unica cosa che mi viene in mente...'

'Scienziato? Ricorda il suo nome?' Chiesi allarmandomi.

'Purtroppo no, signore...'

'Ricorda almeno in quale ambito lavorava? Magari possiamo identificare la sua fabbrica...' Chiese Elettra. Ottimo, come avevo potuto non pensarci?

'Non ne sono sicura, ma credo lavorasse nella robotica o qualcosa di simile. Mi dispiace non potervi essere troppo di aiuto...'

'E invece è stata più che utile, signora. Lo apprezziamo tanto.' Le dissi alzandomi in piedi con un unico obiettivo.

'Per qualsiasi cosa sono qui. Voglio che nessuno abbia lo stesso destino che è stato riservato a Gaia. Ma promettetemi di farla pagare a quell'impostore. Non deve girare più a piede libero.' Disse determinata.

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