Cap. 21 - A Friend Like Yari

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"Cosa succede Queen? Hai sognato di nuovo gli sbirri? Questa volta non è colpa mia e nemmeno di Major Lazer però!" Yari si è catapultato in camera mia e sta ghignando per la mia espressione sconcertata. Mi alzo cacciando violentemente il lenzuolo da un lato e attraverso la porta tirandogli una spallata. "Sì può sapere cos'hai da essere così incazzata?"

Arrivo in cucina e mi verso un bicchiere d'acqua per calmarmi. Non volevo assolutamente sognare Jimin. Non dovevo assolutamente sognare Jimin. E adesso con che coraggio lo guardo in faccia domani mattina? Ho ancora la scena del body sushi stampata in testa, realistica, spaventosamente realistica. Le sue labbra che mi sfioravano, le sue dita che mi toccavano, i suoi occhi che mi guardavano, la sua lingua che mi leccava... Io, bendata, completamente in suo potere e lui così dannatamente sensuale.

Basta Kumiko. Era solo un sogno generato dagli allenamenti di oggi, non c'è bisogno di farne un dramma.

Ah beh, come no. Eravamo a tanto così dal baciarci nella sala prove della Big Hit questo pomeriggio ma nessun dramma, nono...

Espiro profondamente e cerco di concentrarmi su Yari, che mi osserva divertito appoggiato al muro con le braccia conserte. Alzo un sopracciglio e do un'occhiata all'orologio a forma di geisha che abbiamo appeso in cucina. "Senti un po', sono le tre e mezza del mattino, cosa ci fai tutto in ghingheri?" Ha i capelli sciolti, un paio di jeans scuri strappati sulle ginocchia, una camicia azzurro chiaro, le sue Vans preferite e la giacca di pelle. Ma perché devo vivere con un ragazzo così assurdamente bono senza poterci fare niente? Che vita di merda. "Sono tornato a casa in questo preciso istante, Queen..." "E ti sembra questo l'orario in cui tornare?" "Cosa saresti, mia madre?? Ho venticinque anni tesoro, mica dodici!!" Sbuffo vistosamente e mi verso un altro bicchiere d'acqua. Ho la gola secca come se fosse stata invasa dal deserto del Sahara.

"E sentiamo un po', con chi eri? L'ennesimo ritorno di fiamma con Ha-joon?" "Gne-gne-gne, l'ennesimo ritorno di fiamma con Ha-joon..." "Non farmi il verso, cretino. Come se non corressi da lui scodinzolando ogni volta che te lo fa annusare..." "Basta cazzate, Queen. Vestiti." "No, dico, sei impazzito? Vestirmi per andare dove?" "Ho fame... Andiamo alla bettola qua di fronte a farci un Bibimbap..." Che proposta bizzarra. D'altro canto ho ancora l'immagine di Jimin vivida nel cervello, non ci penso nemmeno a rimettermi a dormire. "Cosa c'è, il sesso ti mette appetito, Yari?" "Abbastanza, sì. Anche i sogni erotici però mettono appetito, o mi sbaglio?"

Ok, finiamola qua. Ma come cazzo fa a sapere sempre tutto?? Mi infilo un paio di pantaloni della tuta, una maglietta bianca a caso e le mie amate Vans nere, lego i capelli in una coda alta e lo seguo in ascensore. Ha un'espressione serena, beata. Non l'ho mai visto così. Gli tiro un leggero cazzotto sul braccio per distoglierlo dai suoi pensieri e vengo ricompensata con un buffetto sulla testa. Nella prossima vita vorrei rinascere alta un metro e ottanta, grazie.

"Allora, me lo racconti o no il tuo incubo, Queen? Sempre se di incubo si può parlare..." Siamo seduti nel nostro posto marcio aperto ventiquattro ore di fiducia, circondati da una quantità decisamente esagerata di cibo. Più che uno spuntino notturno lo definirei un pranzo nuziale. Inforco un ttobokki con le bacchette e lo butto giù con calma, cercando di ignorare quanto sia ustionante e piccante. Yari adora il cibo piccante.

"Ho sognato Jimin..."

È controproducente tenerglielo nascosto, mi tarmerà le ovaie finché non gli racconterò tutto per filo e per segno. "Mmm, interessante. Una rivisitazione del cesso del Plastique, Queen?" Gli lancio uno sguardo di odio puro e addento un rotolo di Kimbap, l'unica cosa presente su questo tavolo che non contenga due chili di peperoncino. "Finiscila, idiota..." "Quindi non era lui quello che ti sei trombata domenica? E chi era?" "Yari, maledizione, quante volte devo dirtelo che non lo so?" "E va bene... Ma avrai delle teorie no? Ti sarai fatta un'idea, sono passati due giorni!!" "Sicuramente non era JK perché era con Vivi..." "Ah beh, meno male! ...Grazie Jun!" La cameriera ci ha portato la pentola di pietra calda con il Bibimbap, sorridendo come una cretina a Yari e fregandosene altamente della mia presenza, nemmeno fossi trasparente. Le sono sempre stata palesemente sulle palle perché è giustamente convinta che io sia la sua ragazza, ma non ho mai avuto il coraggio di dirle che il suo odio nei miei confronti è completamente infondato: Yari non lo darà mai, né a me a né a lei.

Dance With Me [K.Th 💣 Completa!!] Donde viven las historias. Descúbrelo ahora