Dance With Me [K.Th 💣 Completa!!]

Cap. 31 - Attesa

Pov Taehyung

"Tae, fai una pausa ti prego... Sono ore che non ti alzi da quella sedia!" Mi volto verso Vivi, lo sguardo disperato. Ho passato la notte camminando avanti e indietro come un pazzo in corridoio e appena hanno portato Kumiko in camera mi sono seduto di fianco a lei e non mi sono più alzato. Le hanno dovuto fare una lavanda gastrica ed è entrata in coma. I medici hanno detto che il nostro intervento tempestivo e l'aver chiamato subito i soccorsi sono stati provvidenziali: ancora qualche minuto e non ce l'avrebbe fatta. Non è ancora del tutto fuori pericolo e non si sa quando si sveglierà: non possiamo fare altro che aspettare. Gli altri sono tornati a casa, è troppo rischioso stare qui tutti e sette. Sono anche loro in attesa di ricevere aggiornamenti ma io non ce la faccio proprio a starmene con le mani in mano. Voglio rimanere qui.

L'agenzia è riuscita ad avere un reparto isolato dell'ospedale, in modo da non far trapelare la notizia del tentativo di suicidio di Kumiko, nonché la ballerina del comeback video uscito poco più di ventiquattro ore fa. Hanno recuperato il suo cellulare e trovato una quantità allucinante di messaggi minatori, mail, foto, tweet. Hanno già preso provvedimenti, rintracciato le colpevoli e le hanno segnalate alle autorità competenti giapponesi, per ora solo per istigazione al suicidio, ma se Kumiko non dovesse farcela... Non ci voglio nemmeno pensare.

"Scusa Vivi, ma preferisco restare qui... Non voglio lasciarla sola..." Annuisce comprensiva, devo avere un aspetto orribile. Non ho nessuna intenzione di guardarmi allo specchio in questo momento ma mi immagino con gli occhi gonfi, il naso rosso, lo sguardo perso, i vestiti stropicciati e i capelli in disordine. "Hai saputo quando arriverà Yari?" "Hobi ha detto che ha preso l'aereo da Bangkok più o meno un'ora fa... Tae, scusami se sono invadente ma... Tu lo sapevi?" Le sorrido dolcemente, sta solo cercando di distrarmi e le sono grato per questo. Ho i nervi a pezzi.

"No, non sapevo niente, lo hyung è sempre stato molto riservato sulla sua vita amorosa. Devono essersi conosciuti al Plastique..." "Beh, probabile..." "E una fortuna che Yari avesse il suo numero di telefono..." Non riesco a finire la frase, il mio corpo è di nuovo scosso dai singhiozzi. Vivi si avvicina per abbracciarmi. Sta piangendo anche lei.

"Non devi sentirti in colpa Tae, hai capito?" Probabilmente Jungkook le ha raccontato tutto. Meglio. "L'ho-l'ho trattata malissimo l'ultima volta che ci ho parlato. Le-le ho detto delle cose orribili, che-che non pensavo, ero frustrato, deluso, a-arrabbiato... Ed è rimasta sola in questo mese e mezzo, in balia di-di quelle pazze psicopatiche. A-avrei dovuto..." "Non avresti potuto fare niente, Tae. L'hai detto tu, sono delle pazze psicopatiche..." "Ma perché prendersela con lei? Solo per un music video?"

Vivi espira profondamente, fissandomi negli occhi. Ha smesso di piangere di botto. "E' molto più grave di quel che pensi, Tae..." "E tu cosa ne sai?" È palesemente incerta se parlare o meno e mi sporgo verso di lei appoggiandole una mano sulla gamba. "Vivi, ti prego..." "Ho origliato una conversazione tra il mio capo e Bang Si-Hyuk stamattina in ufficio. Kumiko era una di loro, Tae... Qualche anno fa..." "Che cosa?" Sono sconcertato, senza parole. Kumiko una sasaeng? Non è possibile.

"Apparteneva a uno dei più importanti giri di Tokyo, ma ha scelto di ribellarsi. È per questo che si è dovuta traferire a Seoul. A quanto pare in azienda si ricordano perfettamente della segnalazione anonima che hanno ricevuto tre anni fa, era stato un bel colpo per la Big Hit. Kumiko aveva fatto nomi e cognomi di tutte..." "Oh santo cielo..." Anche io mi ricordo molto bene quel giorno, in agenzia non si era parlato d'altro per un mese, tutti si chiedevano chi fosse la misteriosa ragazza giapponese, volevano ringraziarla, darle protezione se necessario. Sappiamo perfettamente come funziona il giro delle sasaeng, è come la mafia: se sgarri sei finita. Kumiko ha avuto coraggio a mettersi contro gente del genere.