14 - Che cosa mi stai combinando?

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COLE

Bryce corre dentro e fuori da casa da quando Lili gli ha parlato di Heath. Non mi ha più detto nulla sul conto di quest'ultimo da quella sera ma è venuta a cercarmi svariate volte in cerca di compagnia e perché mi continuava a ripetere che stare con me le faceva bene, e la faceva distrarre dal pensare a tutta quella faccenda.

Non so bene cosa io provi per questa ragazza ma sarebbe incoerente da parte mia non ammettere nemmeno che, ormai, non la vedo più come una semplice amica. È un po' come se fosse quella persona che aspettavo da così tanto tempo inconsapevolmente.

La guardo ancora, per quella che sarà la decima volta in cinque minuti, e le accarezzo i capelli leggermente spostati dal vento freddo di dicembre, mentre i suoi occhi ora si aprono leggermente e si specchiano nei miei.

"Hai dormito bene vedo" dico ridacchiando piano e tenendo un tono di voce piuttosto basso: so che svegliarsi per lei è sempre un trauma.

"Almeno quando sono con te riesco a riposarmi" richiude gli occhi, togliendomi il piacere di vedere quei pozzi verdi, mentre un sospiro di stanchezza le sfugge dalle labbra.

Non può andare avanti così.

"Non vedo l'ora che tu vada ad Orange Beach" si gira immediatamente verso di me appena sente quelle parole e il sonno che aveva solo pochi secondi prima scompare. Mi guarda alzandosi e incrociando le braccia sotto il seno, mentre noto una smorfia infastidita farsi già strada sul suo volto.

"Se ti rompo così tanto basta dirmelo e stai certo che non ti vengo più a cercare" afferma mettendosi in piedi con l'intenzione di allontanarsi il più possibile, ma sono più veloce di lei e la tiro per i fianchi verso di me.

"Ehi ehi ehi furia, lo dicevo per te" le sussurro all'orecchio, tenendola ancora stretta a me e non lasciandola andare via.
In questi giorni è piuttosto suscettibile e si innervosisce con poco ma vista la situazione, anche se tante volte mi prendo carne per una sciocchezza, faccio finta di niente e porto pazienza.

Per lei questo e altro.

"So che anche lì non sarà tanto facile ma almeno sarete più felici con Casey e Psiche, o no?" Sento il suo respiro farsi un po' più affannato e il corpo tremare leggermente, così le lascio un piccolo bacio sulla guancia e appoggio la testa sulla sua spalla, mentre entrambi rimaniamo ancora in piedi ad ammirare il meraviglioso tramonto che questi primi di dicembre ci stanno regalando.

"Ti tratto sempre male" tira su con il naso e vedo con la coda dell'occhio le sue labbra corrucciarsi leggermente verso il basso, in uno di quei bronci dolci e che mi fanno ogni volta una tenerezza unica.

"E a me non importa"

"Ma io mi sento in colpa quando ti tratto così! Tu sei sempre così buono e paziente con me, mentre io no"

"La smetti di trattarti così male?" Con un gesto rapido la giro verso di me e in un secondo il suo volto è davanti al mio, che mi guarda con scetticismo e un sopracciglio inarcato.

"Non me la merito tutta questa gentilezza"

"Smettila"

"Perché passi le tue giornate con una persona che non è alla tua altezza?" Mi chiede guardandomi intensamente negli occhi e noto una lacrima scivolarle sulle guance.

L'ho vista piangere troppe volte in questi giorni, è sempre più scattante e nervosa, mentre anche Barb ha una brutta cera, certo, ma quell'incontro l'ha destabilizzata così tanto che se ne sta a letto tutto il giorno e non fa nient'altro, neanche parlare.

"Voglio tornare da Barbara"

"Scordatelo, mi ha fatto giurare di tenerti fuori almeno fino a mezzanotte, ha visto pure lei quanto tu sia stressata" lei sospira ma annuisce, come per ammettere che ho ragione. "Dai, andiamo a mangiare ora. Ho preparato i migliori panini che potrai mai mangiare in tutta la tua vita" lei ride divertita e lancia un'occhiata allo zaino che non le ho permesso di aprire per tutta la serata.

impara a conoscermi | SPROUSEHARTWhere stories live. Discover now