27 - Tranne

232 13 18
                                    

LILI

"Vuoi un tè?" Mi chiede, quando usciamo sul pianerottolo davanti casa sua. La guardo alzando un sopracciglio. "O qualcos'altro insomma..."

"Alexis, ti prego" la blocco, e lei sospira. Ora ha spostato lo sguardo sui suoi piedi e non sembra intenzionata ad alzarlo. Quasi provo tenerezza a guardarla così piccola, dà l'impressione di essere davvero indifesa. "Ti ringrazio, ma non ho bisogno di niente" aggiungo con il tono più cordiale possibile, e lei finalmente punta i suoi occhi sulla mia figura, apparendo per un secondo sorpresa.

La osservo confusa, ma scuote la testa velocemente. "Nessuno mi parlava così da tanto... intendo così gentilmente. A parte Lotty e Demi"

Vacillo per un secondo, questa non me la aspettavo. Continuiamo a studiarci per ancora poco tempo, e il fatto che nessuna delle due voglia spiccicare parola per paura di spezzare questo silenzio quasi mi diverte.

Di solito io non sono così.

"Perché sei qui? E ti prego di essere sincera" la guardo colta alla sprovvista, ero convinta che saremmo rimaste rinchiuse in questo silenzio ancora per un bel pezzo.

Nonostante ciò, mi incanto a guardare i suoi occhi chiari, così diversi dai capelli neri con le punte viola. Sotto al mio sguardo attento, insistente, sembra imbarazzata.

Da quando ha capito che so tutto, già dal nostro primo incontro, mi guarda in modo diverso, di sottecchi; a volte cerca di nascondere la sua inquietudine, ha paura di me.

"Non lo so" le rispondo, dopo essermi risvegliata dal mio stato di trance. Lei sbuffa, ora non fa più la tenera timidona, anzi appare piuttosto arrabbiata.

Piega la testa di lato per un secondo, quasi come se avesse il collo indolenzito e stesse cercando di farsi passare il dolore, anche se la smorfia sul suo viso è decisamente più infastidita che addolorata.

"Senti Lili, tu non hai capito proprio un cazzo!"

"Scusami?" Le domando inalberandomi e alzandomi dalla scomoda sedia in vimini dove mi ero accomodata poco fa.

"Lo sai benissimo che avrei potuto dire a Lotty fin da subito che io e te siamo tutto tranne che amiche e non l'ho fatto perché sono disposta a parlarti, ma devi dirmi di cosa vuoi discutere con me!" Esclama inviperita e per un secondo i miei occhi vengono coperti da un velo di ira, che però riesco a trattenere.

"Tu saresti disposta a parlare con me? Tu?" Lei distoglie lo sguardo dal mio e scrolla le spalle, dopo aver incrociato le braccia snelle sotto il seno. Quando posa nuovamente gli occhi sulla mia figura la prima cosa che noto è la sua espressione di sfida. "Ho litigato con i miei migliori amici e mia sorella per venire qui e sto ignorando mio padre e Cole solo per vedere la tua faccia da culo!"

Lei spalanca gli occhi appena sente la mia ultima frase e pure io nel profondo mi stupisco di me stessa, ma questa non potevo proprio risparmiarmela.

"Io non ti ho chiesto di venire qua, Lili!" Mi urla di rimando, cominciando a gesticolare freneticamente e avvicinandosi più del dovuto a me. "Quindi le conseguenze delle tue azioni dipendono solo ed esclusivamente da te!"

"Ma io voglio conoscerti!" Dichiaro esasperata e lei blocca di colpo il continuo movimento delle sue mani, che mi stava provocando il mal di testa.

"Tu cosa?"

"Io voglio conoscerti" ribadisco, scandendo bene ogni parola. Alexis indietreggia con passo lento e stranamente non inciampa.

Sembra quasi che conosca a memoria tutte le assi di legno che ricoprono questo pianerottolo.

impara a conoscermi | SPROUSEHARTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora