8 - I tre dell'Ave Maria

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LILI

"Pronto?" Gli chiedo appena usciamo dall'aereo e cominciamo ad incamminarci all'interno dell'aeroporto. Vedo Barbara abbassarsi gli occhiali da sole sugli occhi, anche se Dio non potrebbe mandare giù più acqua di quanta già ne stia scendendo. Scuoto il capo guardandola divertita, finché non si gira verso di me e mi lancia un bacio volante, e tutto il suo malumore sembra scomparire.

"Beh prima o poi sarebbe successo, no?" Annuisco piano e noto Barb osservarmi intensamente. Ci metto qualche secondo a capirne il perché, ma poi le faccio segno di tenere la bocca chiusa fino a casa.

"Ragazzi!" Sono troppo stronza se spero di non sentire questa voce per almeno un'altra settimana?

"Ciao papà" dice Casey, avvicinandosi a nostro padre e abbracciandolo. Per quanto possa avercela con lui gli vorrà sempre e comunque bene e immagino si siano mancati a vicenda. Hanno sempre avuto un bel rapporto e anche se Cas è rimasto più con mamma, pure lei sa dell'intesa che hanno da quando mio fratello è venuto al mondo.

"Ciao bambine mie" avvolge sia me che la castana tra le sue braccia e io ricambio la stretta, come stranamente fa anche mia sorella.

Sarà per questo che diluvia.

"Cas, lei è Joyce e loro sono Camila, Cole e Dylan, i suoi figli" il moro forza un sorriso con i tre fratelli, mentre con la donna scambia solo una stretta di mano e un saluto freddo. Si vede che siamo usciti dallo stesso utero.

"Sembrate i tre dell'Ave Maria" osserva Joyce divertita e tutti i presenti strabuzzano, credo giustamente, gli occhi.

"Credo che abbiamo più cose in comune con il diavolo, se permette"

***

"Cioè, questa donna dopo un'estate intera insieme a voi due reincarnazioni di Satana pensa che possiate essere in qualche modo collegate alla Madonna?" Mio fratello sembra seriamente allibito da questa situazione e io non posso che scoppiare a ridere.

"Ehi! Io sono credente e lo sai" ridacchio ancora per qualche istante per poi ricordarmi subito dopo di ciò che dovremo sopportare io e la mia gemella tra soltanto qualche ora.

"Ti prego pidocchio non ci lasciare sole!" Esclamo levando tutta l'atmosfera magica e colma di positività che si era creata tra di noi.

"Se fossi venuto fin qui per restare in questa casa me ne sarei rimasto volentieri ad Orange Beach con mami, ma lo sapete che il papà ci tiene a passare qualche giorno solo con me per festeggiare il mio compleanno" sbuffo anche se so che mio fratello ha ragione.

"Saranno solo quattro giorni"

"Sì e poi noi non ti rivedremo fino al ringraziamento!" Si intromette Barbara cominciando ad alzare la voce.

"Barb così ha deciso il giudice e lo sai che non posso lasciare mamma così spesso... ho sempre paura"

"Ma è pulita da tre cazzo di anni! Perché non entra a nessuno questa cosa? Pure il giudice secondo me ci era arrivato ma l'ha corrotto, ne sono più che sicura!" Comincia a camminare velocemente avanti e indietro per la stanza, mentre io mi passo una mano tra i capelli con fare nervoso.

Non credo proprio che oggi sarò in grado di sopportare un'altra lite.

"Ho troppa paura lo stesso e non abbandonerò la donna che mi ha dato più di chiunque altro anche quando aveva poco e niente!" Vedo che la vena sul collo di mio fratello si ingrossa notevolmente e che le mani iniziano a tremargli. Brutto segno.

"Smettetela entrambi! Ha ragione lui Barb, anche io sono terrorizzata dall'essere così lontana da mami ma non roviniamoci queste ultime ore che abbiamo assieme. Che ne dite di un bel filmetto del nostro Robert Pattinson come quando eravamo piccoli?" I loro occhi si illuminano appena sentono le mie parole e neanche dieci secondi dopo mia sorella sta già smanettando con il computer. Ma anche quando trova un suo film e il viso del nostro attore preferito si espande per lo schermo del PC, io non riesco a lasciarmi andare.

impara a conoscermi | SPROUSEHARTWhere stories live. Discover now