III. L'arma e il logo.

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La ragazza chiuse il libro, guardandosi intorno, per la paura di ritrovarsi il padre alle sue spalle, che l'avrebbe rimproverata con la sua voce profonda e fredda.

-Hannah, spero che tu sia sveglia.- si sentii tuonare la voce del padre per il corridoio della villa, i battere delle possenti scarpe sul pavimento formato da piastrelle di porcellana, decorate da un blu profondo come il mare, con forme geometriche che ornavano il tutto.

C'erano dei pilastri portanti color panna, con decorazioni ben elaborate, e muri che ospitavano giganteschi quadri, tutti raffiguranti persone che furono importanti nella dinastia della loro famiglia.

La ragazza corse in bagno, dovette vestirsi in fretta per non far innervosire il padre.

Si mise la sua divisa di pelle nera, la cintura d'oro, che mostrava il loro logo. Una balestra.

Hannah prese la sua arma, uguale al logo, di un rosso acceso, e la punta della freccia era ricoperta da un liquido infiammabile, che dopo essere stata tirata, grazie alla velocità e alla forza con cui si muoveva, riusciva a prendere fuoco, diventando un'arma fatale per determinate creature, come le Amadriadi, che avevano un collegamento con un albero, alla quale si poteva dare fuoco, uccidendo sia l'albero, sia la creatura che viveva al suo interno...

La ragazza aprì la porta, nel momento che il padre stava per bussare.

-Da quando sei mattiniera, Hannah?- chiede il padre, abbastanza confuso.

-Padre, non posso essere per una volta io la mattiniera?- chiese lei, che non faceva filtrare alcuna emozione.

-Ovvio, pronta per l'allenamento giornaliero?- replicò l'uomo, con in mano una spada.

-Certo, oggi vi stupirò!- disse Hannah, fiera di lei di essersi allenata tutta la settimana.

-Speriamo...- disse lui, non troppo convinto.

Il padre e la figlia iniziarono a dirigersi verso il cavedio, dove si potevano intravedere vari tipi di allenamenti...

La dominatrice di draghi-in revisioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora