La dominatrice di draghi-in revisione

XXVIII. La descrizione del villaggio.

Si guardava in torno, spaesata ma curiosa, alla ricerca di qualcosa che potesse attirare la sua attenzione, ma il suo dannato occhio cadeva sempre su quella maledetta fossa che la attirava e la costringeva a fissarlo.

-Bene, direi che dovremmo iniziare il tour di questo piccolo villaggio!- disse la donna entusiasta, prendendo la mano della ragazzina come se si conoscessero da anni.

Il paesino era decorato da queste casette che sembravano crescere, esattamente, crescere, visto che in estate le piante che componevano codeste dimore crescevano e si inalzavano, permettendo alla brezza estiva di entrare dalle finestre, mentre il inverno questa vegetazione si affievoliva, diventando molto più docile e calma, appunto per comprimere il calore tra le pareti, che trattenevano la tiepida temperatura anche per settimane intere.

Erba chiara e rigogliosa che veniva baciata dal sole, con un venticello che decorava il tutto.

Alberi che erano formati da tronchi intrecciati, il colore è scuro con venature chiare che risaltavano il colore verde delle foglie.

C'erano anche dei "mini vulcani" che al posto di eruttare lava, facevano fuori uscire nuvole di gas profumati, che potevano odorare dalla leggera fragranza della camomilla, al prepotente aroma della lavanda.

C'erano anche dei piccoli funghi che coloravano e ornavano la zona, con qualsiasi tinta e decorati da puntini bianchi.

-Allora, c'è un detto nel nostro piccolo villaggio che fa, "è meglio la compagna che si ha, che la casa in cui si vive"- disse la donna fiera di lei, mettendo la mano sul fianco.

La ragazza rimase stupita, appunto perché nella villa si annoiava o girava per casa ore e ore, ma era euforica con i suoi amici, Penelope ed Edward, sui cari amici di infanzia che conosceva già a tenera età.

La ragazza, dopo che si distolse dai suoi pensieri, alzò lo sguardo in cielo, e vide volare un gigantesco drago celestiale...