XLVIII. La X.

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Gli occhi di Edward si accorsero dopo della presenza di una "X" sulla mappa, mentre Hannah era alla ricerca del padre, per avere delle spiegazioni dettagliate.
Edward prese la spalla della ragazza e la fermò di colpo, per mostrarle appunto cosa aveva trovato.

Hannah si fermò e si girò verso di lui.

-Hannah non ti sei accorta della X sulla mappa?- chiese lui, stupito dalla distrazione che la ragazza ebbe per non essere riuscita a vederla.

-...Non l'avevo vista inizialmente... perché quell'isola è più scura?- domandò lei, volendo avere una risposta.

-La cartina dovrebbe raffigurare il continente... perché non andiamo a chiedere a Atena?- parlò lui, non pensando però, al lutto che stava passando.

-Edward, le è morto da poco il suo più fedele compagno, non credo sia opportuno chiederli una cosa del genere dopo questo avvenimento accaduto di recente...- disse lei, ripensando alla povera donna che stava continuando a piangere da una settimana.

-Hai ragione... allora che ne dici di andare a farle compagnia?- domandò lui, sta volta convinto di chi che aveva detto.

-Va bene, è sensata come azione.- disse lei, un po' intimorita dalla reazione che potrebbe avere la madre.

Si incamminarono verso la piccola casa della madre, bussando in modo non troppo pesante, ricevendo da una voce singhiozzante, la possibilità di entrare.

Aprirono lentamente la porta per non disturbare troppo la povera donna, distrutta e afflitta come non mai.

I suoi occhi rossi erano delineati da una profonda linea nera, forse per la stanchezza o per il troppo piangere senza sosta.

Hannah le corse in contro e la abbracciò, stringendoli le spalle, mentre la donna accarezzava la schiena di lei.

Atena fece segno ai due giovani di sedersi sul letto, cosa che fecero.

Mentre Edward stava arrivando, Hannah si abbassò per raccogliere un oggetto sul pavimento, facendo cadere il pezzo di carta che raffigurava il territorio...

La dominatrice di draghi-in revisioneWhere stories live. Discover now