XLI. Possiamo collaborare?

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-William, non mi sembra il momento esatto per mostrare quanto sei spavaldo, ti consiglio di rimettere quella spada a posto, se la madre ha percepito il suo odore, siamo spacciati-  disse Atena, cercando di attirare l'attenzione del marito, troppo orgoglioso e impassibile per essere fermato.

Il padre puntò la spada decorata da chiazze rosse verso l'alto, facendo spuntare un sorriso su quelle sue labbra sottili.

Quella smorfia era come segno di sfida per i draghi, d avrebbero fatto tutto per toglierlo dalla faccia dell'avversario.

La bocca del drago si aprì lentamente, mettendo in bella vista i suoi canini lunghi almeno un metro intero.

Continuava ad aprire la bocca in modo lento e quasi tranquillo, quando, a metà dell'apertura, si iniziò a intravedere una palla bianca che diventava sempre più grande.

Hannah, dopo pochi secondi, capì cosa stava accadendo.

Il drago situatosi in cielo stava per lanciare una magia, e a giudicare dalla postura della bestia, aveva puntato il padre...

-Padre...- disse Hannah sotto voce, per non far capire al drago che stavano parlando, visto il suo potentissimo udito.

-Cosa vuoi?!- urlò a sua volta il padre, facendo sobbalzare il drago all'indietro.

Hannah capì. I draghi non hanno sempre un udito potente, ma solo quando lo vogliono loro, e vedendo la ragazza che si stava avvicinando al padre, ne approfittò, ma a causa dell'urlo forte del padre, e a causa dell'udito fortissimo ancora in funzione, fece sobbalzare il drago per la troppa potenza dell'urlo della voce, e capì che era così che si poteva fermare in modo pacifico.

-Padre, io dovrò parlare a bassa voce, e quando il drago sarà attento, cercando di sentire cosa stia dicendo, tu devi urlare qualcosa, basta che urli, così manderemmo via questo temibile drago!- disse Hannah, esultando sotto voce, aspettando che il padre accettasse la richiesta...

La dominatrice di draghi-in revisioneWhere stories live. Discover now