XL. La madre del drago.

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Dal cielo si videro delle ali sproporzionate rispetto al drago disteso per terra. Denti affilati, occhi grandi e una coda lunghissima caratterizzavano la madre del drago delle tempeste.

Le scaglie erano sbiadite, forse per il sole che a volte nuoceva sulla "pelle" dei draghi, o forse per la vecchiaia, ma i colori erano lo stesso definibili.

Un profondo blu notte quasi spento era miscelato a un viola elettrico, con qualche spruzzata di grigio qua e là, che ricreava appunto, la classica tempesta.

Gli occhi erano gialli, come i fulmini che creava quando arrabbiata o frustrata, ma con qualche sfumatura di arancione e marrone, che sembravano illustrare alla perfezione un terreno arido, con crepe sottili ma ben visibili.

La coda era particolare, perché partiva com'era solita fare, ma finiva a forma di asso cuori, come nel gioco di carte che Hannah era solita fare con i suoi amici.

I denti erano bianchi come i petali delle margherite, lunghi e affilati, sarebbero riusciti a sbranare chiunque.

La testa era enorme, due corni color beige erano presenti sul suo capo. Altri due corni erano fatti di pelle, che si trovavano dietro a quelli di ossa.

Il drago sembrava volare in picchiata, mentre ringhiava e ruggiva, ma sembravano quasi delle urla.

-Questo non ci voleva!- urlò la madre di Hannah, che guardava il cielo come se al suo interno ci fosse la peggior creatura mai vista prima.

-Edward, porta tutte le persone del villaggio a casa loro, non voglio che rischino la vita- disse la donna in modo autoritario, quasi imitando il padre.

Il padre, troppo sicuro di se, tirò fuori dal fodero la spada bagnata ancora del sangue della creatura distesa a terra, ma la madre di quest'ultimo se ne accorse, e iniziò a sorvolare il padre, compiendo un giro, come facevano le aquile reali...

La dominatrice di draghi-in revisioneWhere stories live. Discover now