XXXVII. La cattiveria si nasconde ovunque.

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-NO! COSA DIAVOLO HAI FATTO WILLIAM?!?- chiese Atena, letteralmente impazzita, furiosa per quel drago che aveva cresciuto come un figlio, dall'incubazione all'età adulta.

Il corpo del possente drago era steso sull'erba alta, la coda avvolgeva possessiva la donna. Le scaglie viola e blu avevano il riflesso della luce del sole.

Lacrime lucide come l'argento, sgorgavano sul viso sottile della donna disperata, la mano tra i capelli, in ginocchio su quello che veniva definito "il figlio del villaggio".

Gli occhi lucidi della figlia furono avvistati dalle iridi soddisfatte del padre, che che guardava anche con disprezzo il drago, ormai morto.

-Come ti sei permessa di riprenderti mia figlia senza il mio permesso?!?- chiese il marito, furioso.

-Tua figlia?!? Chi l'ha cresciuta? Chi le ha fatto imparare ogni segreto per sopravvivere in quel bruttissimo stile di vita in qui è stata rinchiusa? Bloccata quasi in una gabbia, sostenuta solo da Edward e da Penelope, mentre mi credeva morta?!?- disse la madre gridato di rabbia e di dolore.

-BASTA!- urlò Hannah, stanca di questa messa in scena da parte del padre.

-Come pensi di avermi cresciuta?!? Dopo tutti gli allenamenti estenuanti e le sgridate che ho preso perché non ero "La figlia perfetta"?!?- disse la figlia, infuriata, gli occhi colmi di ira, lucidi come il ruscello del villaggio, le iridi verdi schiarite dalla luce del sole e le pupille ridotte a due puntini.

Delle braccia si avvolsero intorno al corpo di Hannah, per poi girarsi e vedere Edward che la abbracciava, cosciente del fatto che fosse spaventata e addolorata.

In quel momento Hannah so calmò, avvolta dalle braccia dell'amico che le sorrideva, ma un sorriso triste, quasi spento...

-Come ti permetti di toccare mia figlia?!? Siete una generazione sporca, voi dominatori!- urlò il padre, troppo arrabbiato per controllare le proprie parole...

La dominatrice di draghi-in revisioneWhere stories live. Discover now