La dominatrice di draghi-in revisione

XLII. Iris

-Te lo scordi che collaboro con te, Hannah- disse serio il padre, che continuava a vedere in alto per avvistare quell'enorme corpo che volava attento sopra di loro.

-Ma padre! Potrebbe morire!- disse lei, non sapendo bene se si stesse rivolgendo al drago o al padre.

L'uomo non fece attenzione alle sue parole, e continuò a guardare in alto, disinteressandosi totalmente della figlia.

In quel momento, nel corpo di Hannah passarono contemporaneamente due emozioni: tristezza e disprezzo.

Il drago che era in cielo iniziò ad andare in picchiata, seguita da ringhi e ruggiti possibili da sentire anche a cento metri di altezza.

Le ali che fino a poco fa erano aperte, si chiusero, avvolgendo il corpo, un corpo lungo ben trenta metri, alto circa venti .

Hannah era spaventata, e questo un piccolo essere lo capì.

Il piccolo draghetto, conosciuto qualche settimana fa, si strusciò sulla sua gamba avvolta da un stivale di pelle.

Prese in braccio braccio il piccolo "Iris", esattamente, il piccolo è maschio, e Atena le raccontò che è molto più difficile domare una femmina che un maschio.

Il piccolo ringhiò, attirando l'attenzione del padre li vicino.

-Perché hai un drago in mano Hannah?!?- urlò il padre, infuriato.

-Prova a toccarlo, e sei morto.- disse Hannah, mentre, per la seconda volta, i vuoi occhi di riducevano in due fessure, e le pupille due puntini.

Il padre ritornò a guardare in alto, e la cucciola si mise a ringhiare di nuovo, ora molto più forte.

I tronchi delle foreste situate davanti a Hannah si mossero.

(Per chi non avesse capito, quel cucciolo è tipo un "radar" per tutti i draghi della zona)

Due gigantesche teste uscirono dai rami, una delle foreste, forse quella vista la scorsa volta, e una... di ghiaccio.

Il corpo di quest'ultima era interamente ricoperto da scaglie di ghiaccio che uscivano dalla sua pelle, facendo sfumature blu e viola al sole, mentre faceva sfumature nere e grigie di notte o durante una tempesta.