XXVII. Le creature sconosciute (parte tre)

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Vi erano così tante specie che era quasi impossibile identificarle, (come quando si gioca ai pokemon ma il pokedex è formato da 700/800 pokemon in tutto)

Per gli amanti delle volpi e delle rocce, c'erano queste piccole creature che era formata da pezzi di roccia, alcuni attaccati l'uno con l'altro, altri fluttuanti, le orecchie ben definite a punta e la coda ricoperta da uno strato di muschio per mimetizzarsi meglio.

Per gli amanti delle volpi e delle rocce, c'erano queste piccole creature che era formata da pezzi di roccia, alcuni attaccati l'uno con l'altro, altri fluttuanti, le orecchie ben definite a punta e la coda ricoperta da uno strato di muschio per m...

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Per gli amanti dei draghi invece, c'era un luogo molto più bello e spazioso de "il picco del drago" piccoli templi ai bordi del sentiero gigante, teste e petti di draghi scolpitosi nella roccia con il tempo, assieme alle scaglie attorno al viso e quelle corporee.
Era tutto di pietra, quindi un buon posto per mimetizzarsi per il drago di pietra, e piccole piattaforme resistenti che potevano fare da tana agli altri draghi. Una strada di rocce divise l'una dall'altra, così che gli umani senza un drago o un animale volante non potessero passare per gli spazi che c'erano tra i massi.

Questo posto non era abitato solo da draghi comuni, come quelli di roccia, metallo, tempesta, foresta, fuoco, ghiaccio e i draghi celestiali, perché anche questi ultimi in un luogo così antico e prezioso erano definiti comuni

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Questo posto non era abitato solo da draghi comuni, come quelli di roccia, metallo, tempesta, foresta, fuoco, ghiaccio e i draghi celestiali, perché anche questi ultimi in un luogo così antico e prezioso erano definiti comuni. Vi era un drago, un drago gigantesco, che per lui poteva essere un offesa, comprese le sue immense dimensioni.
Era strano, molto strano, era un drago... diviso a metà! Ma non letteralmente, ma per i loro colori così in contrasto tra loro, arancione e giallo, in contrasto a viola e blu.
Le ali di questo drago erano veramente particolari, non erano come le comuni ali di queste creature, ma...diverse. Il lato blu del corpo aveva l'ala dell'angelo, simbolo di libertà, pace, purificazione e luce. Mentre l'altra ala era quella dei demoni, che nascondevano sotto i cappotti neri, ed esso era simbolo di chiusura, fine ed eleganza...

 Mentre l'altra ala era quella dei demoni, che nascondevano sotto i cappotti neri, ed esso era simbolo di chiusura, fine ed eleganza

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La dominatrice di draghi-in revisioneWhere stories live. Discover now