Capitolo 29

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Ciò che è difficile attrae,

l'impossibile seduce,

ciò che è complicato spaventa,

ciò che è estremamente complicato innamora

-Paulo Coelho

Il mattino seguente, decido di passare da Mark. Ho promesso a Liam che non gli capiterà alcun incidente in pista e dunque voglio assicurarmi sulla messa a punto della sua auto, per essere certo che non ci sia nulla di fuori posto.

Quando arrivo a casa sua, lo trovo già al lavoro sulla Charger sul vialetto... e non è solo: Clarissa è con lui, davanti al cofano aperto. Parcheggio dietro l'auto e li raggiungo.

«Ciao, ragazzi» li saluto.

«Ehi, amico» risponde Mark. Clarissa invece si limita ad un cenno del capo, chiaramente a disagio per il mio arrivo.

«Sono passato a vedere se ti serviva una mano con la messa a punto dell'auto per stasera» spiego a Mark, mentre mi sporgo sul cofano dando una prima occhiata.

«Ci stava già pensando la nostra Clary» risponde allora lui ridendo, incredulo alle sue stesse parole.

Mi volto a guardare Clarissa e non mi sfuggono i pantaloni grigi della tuta sporchi di grasso nei punti in cui si deve essere ripulita le mani dopo aver trafficato sul motore: ha sempre avuto questo vizio. Sara la sgridava di continuo. Io, al contrario, la trovavo un'abitudine adorabile.

«Ah, sì?» le chiedo allora, senza riuscire a trattenere un sorriso sincero e orgoglioso, cercando allo stesso tempo di fingermi sorpreso dalla sua conoscenza delle auto.

«Beh... penso che non ci sia più bisogno di me qui. Quindi me ne vado a farmi una doccia» borbotta lei, affrettandosi ad andarsene.

«Vieni anche tu questa sera... con Liam, giusto?» le domando prima che possa sparire dentro casa.

Ma è Mark a rispondere al suo posto: «Certo! Ci saremo tutti!» esclama entusiasta, «Non possono perdersi il mio esordio in pista!».

Ma lo sguardo di Clarissa torna su di me: «Correrai anche tu?». Le rivolgo un mezzo sorriso.

«Ancora non ho deciso. Dipenderà... da un paio di cose».

Clarissa non aggiunge altro. Ci dà le spalle e sparisce in casa.

La mente torna involontariamente alla nostra prima corsa insieme. La prima volta che vide la fabbrica, le corse... il mio mondo. Lei, seduta accanto a me, nella mia auto, sfrecciando per la prima volta insieme sull'asfalto. Lasciandoci dietro tutto e tutti, andando incontro a quello che saremo diventati dopo quella notte. Pensavo che nulla ci avrebbe più divisi. Quanto mi sbagliavo!

«Ehi? Ci sei?». Mark richiama la mia attenzione sventolandomi una mano davanti agli occhi, riportandomi al presente.

«Sì, certo. Mi sono solo distratto un attimo» ammetto. Mark si appoggia a braccia conserte al paraurti.

«Tu lo sai che quella distrazione in particolare è la distrazione di Liam, vero?». Non mi aspettavo tanta schiettezza. È davvero un buon amico per Liam.

«Lo so» rispondo a malincuore, «Forza, mettiamoci al lavoro adesso».

Dopo un'ultima occhiata ammonitrice, Mark si rimbocca le maniche fino ai gomiti ed insieme ci mettiamo a lavorare sulla messa a punto della sua Charger.

Tienimi nel cuoreWhere stories live. Discover now