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"Ehi principessa, mi fai compagnia mentre cucino?" Chiese Hyunjin mentre prendeva le pentole.
Felix corse per le scale raggiungendolo.
"Metti questo" disse frugando in un cassetto, tirando fuori un grembiule rosa con i gattini ed i pulcini.
"Scordatelo" lo fulminò.
Felix gli fece un sorriso luminoso, e Hyunjin sapeva che se continuava a sorridere così, non avrebbe potuto negargli niente.
"Per favoreee!" Continuò il biondo facendo gli occhi dolci e alzando le braccia allungando il grembiule verso il ragazzo più grande, il quale sbuffò e si abbassò per farselo mettere.
Felix glielo legò e poi si allontanò leggermente per analizzare la propria opera facendo un sorriso radioso.
Hyunjin invece incrociò le braccia con una spatola in mano. "Hai finito?" Disse
"No aspetta!" Rise Felix  "abbassati un po'..." disse prendendo l'elastico dal polso di Hyunjin, sui sospirò, ma lo fece.
Il biondo gli legò i capelli lasciando delle ciocche più corte davanti.
Hyunjin non lo dava a vedere, ma in realtà gli piacevano particolarmente i momenti nei quali Felix non era con il naso nei fascicoli del caso per cui stava lavorando e gli dava queste attenzioni sdolcinate, nessuno lo aveva mai trattato così, e il fatto che che non gli dispiacessero lo lasciava stupito da se stesso.
"Stai bene così" disse il biondo mentre lo guardava.
Hyunjin mise la testa di lato alzando le sopracciglia, poi si avvicinò alla figura di Felix sollevandolo  dai fianchi e facendolo sedere sul piano da lavoro.
"Stai fermo lì e non fare altri danni" disse.
Il più piccolo annuì sorridendo ed iniziò a guardare il moro che cucinava il loro pranzo.
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Minho e Jisung avevano decisero di fare una passeggiata quel giorno e si erano fermati in pasticceria perché Jisung voleva mangiare un pezzo di torta, alla fine ne mangiò tre.
"Quando diavolo di zucchero ingurgiti?" Chiese Minho accigliandosi.
"Hai mai visto Death Note? Felix me l'ha fatto vedere con lui almeno tre volte e il personaggio più figo di tutti mangia solo dolci ed è incredibilmente intelligente!"
"Hannie puoi mangiare tutti i dolci del mondo, ma non diventerai mai intelligente come L" disse Minho portandosi la mano sulla guancia e appoggiandocisi.
"Hai visto Death Note anche tu?" Chiese euforico il poliziotto.
Minho annuì "secondo te come sono riuscito a fare in modo che per tutto questo tempo tu non mi beccassi?"
Jisung ridacchiò "però ricorda che anche Light alla fine viene catturato"
"In realtà muore" alzò le spalle Minho e Jisung gli diede un colpo forte al braccio.
"Ahio!" Si lamentò il castano
"Non dire queste cose" fece il broncio il più piccolo.
"Improvvisamente ci tieni alla mia vita Hannie?" Chiese con un ghigno divertito.
"Non ho mai detto di non farlo" disse prima di mangiare l'ultimo pezzo di torta, poi si alzò lasciando Minho da solo al tavolo.
"Vieni o no?" Gli disse urlò allontanandosi mentre era paonazzo in viso.

Iniziarono a camminare lungo il fiume, con il vento che gli accarezzava i capelli, i due si guardavano di sottecchi, come per vedere delle sfaccettature dell'altro che non avevano mai visto.
Le settimane passavano e nonostante non stessero andando molto avanti nelle indagini, non c'erano più state vittime e i due stavano iniziando ad andare sempre più d'accordo.
Minho riusciva a far dubitare a Jisung su cosa fossero il bene e il male. Lo guardava negli occhi e non riusciva a credere che avesse ucciso e torturato così tante persone, una persona con degli occhi così non poteva essere cattiva. Di questo Jisung era sempre più convinto.

"Perché mi guardi Hannie?" Chiese sorridendo Minho.
I due si fermarono smettendo di camminare, si trovavano davanti ad una delle entrate del bosco che era periferico alla città.
"Volevo guardarti" ammise Jisung facendo sussultare il castano.
Il più piccolo si avvicinò a lui tremendamente insicuro sul da farsi, Minho sorrise portandogli una mano intorno alla vita per poi mordersi il labbro e i suoi occhi ricaddero sulle labbra socchiuse di Jisung.
Fu quando Minho si avvicinò ancora di più che il rumore di uno sparo lì fece sobbalzare e allontanare l'uno dall'altro.
Neanche il tempo di realizzare cosa stesse succedendo che un uomo incappucciato colpì Jisung con una mazza da baseball, facendolo cadere per terra e coprendogli il viso.
"Hannie!" Urlò Minho precipitandosi su quell'uomo tirando fuori la pistola, ma era così distratto dal salvare Jisung che non si rese conto che dietro di lui c'era un altro uomo che gli colpì forte la nuca con il manico di un fucile facendogli perdere l'equilibrio prima che coprissero anche il sul volto.
Aveva appena infranto una delle regole più importanti del suo lavoro, mai lasciare le proprie spalle inosservate per più di quindici secondi, eppure se ci fosse stata anche solo una possibilità di salvare Jisung, ne avrebbe infrante altre mille di regole.

||Defenceless|| Minsung+Hyunlix Where stories live. Discover now