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I tre si ritrovarono al tavolo insieme, la donna si sedette vicino a Minho.
"Oddio non ci speravo più..." disse stringendolo a se.
Minho sembrava quasi un bambino e Jisung sorrise dolcemente nel vederlo così tenero.
"E lui chi è?"chiese gentilmente la donna indicando Jisung.
"Lui è il mio ragazzo" sorrise Minho fiero "mi ha aiutato tanto a trovarti, senza di lui mi sarei arreso da tempo" disse con un sorriso bellissimo.
Jisung abbassò la testa per salutare educatamente "salve"
"Non essere così formale ragazzo, mi fai sentire vecchia" sorrise "come ti chiami?"
"Jisung"
"Bhe Jisungie grazie per avermi aiutato a ricongiungermi con mio figlio" gli sorrise.
Minho si girò verso sua madre "io ti ho riconosciuta subito, ma tu come hai fatto? Sono passati molti anni" si chiese il castano.
La donna gli sorrise accarezzandogli i capelli "Jack mi mandava foto di te tutti i mesi prima di morire" disse un po' tristemente "quindi anche se sei cresciuto ancora da allora, non mi è stato difficile riconoscerti"
"Mamma perché non sei mai venuta almeno a trovarmi?" Chiese con sguardo triste.
"Quando scappai da tuo padre, non era il mio primo tentativo e quando se ne accorse, mi disse che se ti avessi portato con me ti avrebbe ucciso, quindi a malincuore, quando riprovai la fuga dovetti lasciarti lì per il tuo bene, sapevo che tuo padre non ti avrebbe mai potuto crescere e che avrebbe chiesto aiuto a Jack, che io avevo già contattato prima di scappare" fece una piccola pausa accarezzando il braccio del figlio "tuo padre mi stava addosso, mandò uomini a cercarmi ovunque con l'ordine preciso di uccidermi se mi avessero trovata, quindi fui costretta a scappare dalla Corea e andare in Europa.
Quando ho scoperto che tuo padre era morto volevo contattarti, ma dopo quello che era successo a Jack non sapevo come fare, non sapevo se fossi ancora vivo e non potevo lasciare i miei affari in Europa, una vecchia spia che mi aiutò a scappare da tuo padre mi aveva detto che avevi contribuito a fare arrestare quel mostro di Soohyun e allora ho scoperto che stavi bene ed eri vivo" sorrise al figlio "nonostante tuo padre sia morto però, non è ancora sicuro per me tornare a Seul. Sono comunque la moglie di un boss defunto" I due ragazzi annuirono capendo il senso di quelle parole "quindi non sapevo come contattarti e ho provato a lasciarti dei segnali e grazie al cielo li hai ricevuti" abbracciò di nuovo il figlio.
"Andiamo via da questo posto prima che ci caccino" borbottò imbarazzato Minho.
Jisung ridacchiò e corse dalla signora dietro la cucina per ringraziarla e salutarla, poi raggiunse nuovamente i due.

"Allora Jisung, parlami un po' di te" disse la donna quando entrarono nella stanza dei due dopo che Minho la informò un po' grossomodo su quello che si era persa.
"Non saprei..."
"Ah e chiamami Miyoun" gli sorrise.
"O-okay..."
"Mamma non metterlo in imbarazzo" rise Minho
"Ma voglio capire come vi siete conosciuti e poi come vi siete innamorati!!" Disse euforica la donna.
Minho abbassò lo sguardo e lei capì all'istante e gli sorrise "non perché tra tuo padre e me non ha funzionato non posso essere felice per mio figlio"
Minho le sorrise.
"Quindi Jisungie, sono tutta orecchie"
Jisung arrossì un po', ma sorrise "bhe io sono un poliziotto..."
"ODDIO UN AMORE IMPOSSIBILE!" Urlò la donna mettendosi le mani davanti alla bocca "Già mi piace"
Jisung e Minho iniziarono a ridere ed il primo si sciolse un po' raccontando alla donna alcuni particolari come quando erano stati rapiti insieme e Minho era stato incredibilmente premuroso con lui o di quando lo aveva salvato insieme a Felix rischiando la propria vita per lui e ancora di quando volle andare con lui ad un appuntamento come le coppie normali.
Jisung raccontò tutto con un sorriso sognate stampato sul viso, che fece intenerire sia la madre che il figlio davanti a lui.
"Sei molto tenero Jisungie, sono molto felice che Minnie abbia trovato una persona come te" disse la donna "sembrate molto carini insieme"
"Lo siamo" le assicurò Minho.

Il castano pensava che anche dopo aver trovato la donna, non si sarebbe fidato e che sarebbe stato riluttante, invece fu veramente l'opposto, lui sapeva che quella donna fosse sua madre e che stava dicendologli la verità.
"Bhe ero partita per trovare un figlio, ora ne ho due" strinse le mani ad entrambi.
"E Hyunjin come sta?" Chiese la donna.
-Da quanto si conoscono Min è Hyunjin?-
Si chiese il poliziotto mentalmente, se sua madre sapeva di lui dovevano essere piccoli quando si erano incontrati.
"Mamma non puoi capire, si è fidanzato!"
La donna sgranò gli occhi "no non è possibile, quel ragazzino..." poi guardò verso Jisung e cambiò argomento, capendo che non sapesse del passato del corvino.
Jisung si incuriosì, ma non chiese nulla, in fin dei conti non spettava a lui scoprirlo.
La donna iniziò a parlare della sua enorme villa in Europa e dei terreni che era riuscita a comprare con il corso degli anni, investendoli e riuscendo ad aprire delle sue attività, sentendosi finalmente realizzata dopo anni.
"Quando parti?" Chiese il castano un po' triste.
"Purtroppo il mio tempo è terminato, domani devo partire" disse lei un po' malinconica.
"Di già?" Minho sembrava un cucciolo.
"Dovresti venire con me Minho" disse la donna.
Jisung sgranò gli occhi.
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||Defenceless|| Minsung+Hyunlix Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora