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"Stai riposando a dovere Lix?... no non paragonarmi a tua madre che mi mette ansia come paragone... si noi stiamo bene... Hyunjin?... mi fa piacere... okay ci sentiamo presto Lix. Ciao e non sforzarti"
Jisung riagganciò il telefono.
"Il biondino sta bene?" Chiese mentre guidava seguendo le istruzioni del navigatore.
"Si sta bene, lui e Hyunjin a quanto pare stanno insieme ora" gli sorrise Jisung.
"Porca puttana... non avrei mai pensato di sentire questa frase. Hyunjin sta insieme a Felix wow"
"È così strano che stia con Felix?" Si accigliò il poliziotto.
"Bhe non per Felix, anzi sono felice che lo abbia smosso un po', ma Hyunjin è... particolare, non ha mai tenuto a nessuno in tutta la sua vita, ha avuto un'infanzia  molto travagliata e non avrei mai pensato di vederlo con qualcuno, ne tantomeno di vederlo felice come è con il biondino"
"Ha avuto una vita così difficile?" Chiese Jisung
"Siamo quasi arrivati, parcheggiamo in zona in modo che il navigatore ci dia un'ampia visuale della zona intorno al negozio" disse il castano sviando il discorso.
Jisung annuì concordando e lasciando perdere la domanda di prima, sapeva che non avrebbe avuto una risposta.
Si guardò intorno, il quartiere culturale era incredibile colorato, tutte le case avevano colori accesi e dei murales con delle mattonelle altrettanto colorate ricoprivano i muri della cittadella.
"È bellissimo qui..." disse a bocca aperta il poliziotto.
"Non è per niente male" concordò Minho, anche lui rapito dai colori e l'armonia del posto.
"E pensare che è in mezzo alle montagne..." commentò Jisung.
I due seguirono le indicazioni del navigatore e Jisung prese la mappa cartacea cercando il punto in cui erano e segnandolo con un pennarello colorato mettendoci sopra un piccolo post-it con su scritto 'primo avvistamento', poi cerchiò esattamente il punto in cui si trovava il negozio.

Dopo qualche minuto si trovarono di lato ad un negozio, colorato di lilla con un'insegna fatta con piccole mattonelle tutte colorate con su scritto 'Levanter'
"Eccolo" disse il castano parcheggiando in modo fosse abbastanza visibile l'entrata.

"Min il tuo piano consiste di stare qui ad aspettare chissà quale segno divino?" Chiese Jisung dopo qualche minuto che i due stavano lì ad osservare il tratto di strada e lo schermo del apparecchio elettronico.
"Hai qualche idea migliore?"
Jisung sospirò come per dire 'certo che si'
Prese il suo distintivo "avere un ragazzo poliziotto può essere utile" si vantò da solo.
"Sei un genio" gli sorrise il castano.
"Solo reggimi il gioco e non dire perché siamo qui" si raccomandò Jisung.
Il castano annuì e i due uscirono dalla macchina dirigendosi all'entrata del negozio.
Non appena la porta si aprì una campanella attaccata alla porta suonò ed il signore anziano dietro il bancone il guardò da sopra gli occhiali.
Era un negozio di antiquariato, con molti oggetti antichi e vecchi.
Le pareti, lilla come quelle all'estero, erano ricoperte di orologi a cucù e quadri per lo più impressionisti, sempre sui toni del viola/lilla.
Jisung pensò subito che fosse un posto molto bello e rilassante.

"Salve" salutò Jisung con un sorriso raggiante "io sono l'agente di polizia Han Jisung e questo è il mio collema Miyoung Leyo" disse mostrandogli il distintivo. Minho dovette contenere una risata per il nome che gli era appena stato attribuito.
"Salve agenti" disse l'uomo alzandosi dalla sedia su cui era seduto "posso esservi d'aiuto in qualche modo?" Chiese normalmente.
"Innanzitutto mi congratulo per il negozio, è veramente bello" sorrise Jisung guardandosi intorno.
"Grazie mille, appartiene alla mia famiglia da generazioni"
"Si vede che è molto curato" poi si girò nuovamente verso l'uomo anziano "avremmo bisogno di sapere se ha un registro delle persone che hanno acquistato qui"
"Come mai?" Chiese aggrottando le sopracciglia.
"Stiamo indagando su un caso in cui le carte di credito di alcuni  clienti vengono intercettate da alcuni hacker professionisti ed è capitato anche ad una donna che qualche tempo fa ha acquistato qualcosa in questo negozio"
"Oibho... io non capisco molto di questa roba..." disse accarezzandosi la nuca e portando lo sguardo in basso "Io scrivo tutto a mano, sono uno all'antica... ho il registro qui" disse grattandosi il mento e prendendo un libro enorme sotto il bancone.
Jisung e Minho si avvicinarono e l'uomo aprì il libro.
Il poliziotto prese un foglietto dalla tasca dove aveva appuntato dei dati dai documenti che aveva trovato Hyunjin.
"Qui in alto trovate le date, a sinistra l'orario, al centro in nome del titolare della carta e a destra l'oggetto acquistato con il prezzo"
Spiegò l'uomo indicandogli la griglia che aveva creato per sintetizzare il tutto.
Jisung gli sorrise ringraziandolo.
Controllò la data dal foglio che aveva in mano e iniziò a cercare la data corrispondente.
"Wow sono felice che la gente ami ancora queste cose" disse mentre leggeva gli acquisti.
L'uomo ridacchiò "bhe anche io"
Jisung arrivò alla giusta data, cercando l'orario che aveva trovato Hyunjin, trovandolo esattamente riportato.
"Eccola" disse.
"Oh lei me la ricordo" disse l'uomo togliendosi gli occhiali "era una donna molto bella ed educata, mi dispiace sia stata truffata"
"Era sola?" Chiese Il poliziotto.
"Si, non c'era neanche nessun altro cliente oltre a lei in quel momento"
I due ragazzi annuirono e guardarono l'oggetto da lei acquistato.
"Un'edizione risalente al primo anno d'uscita del libro di Dumbo" disse Jisung.
Minho sgranò gli occhi e strinse i pugni, gesto che non passò inosservato al suo ragazzo.
"Grazie signore per esserci stato d'aiuto, poi si girò prendendo un orologio da taschino tra gli oggetti esposti "vorrei acquistare questo, anche per averla disturbata"
"Quel orologio è molto bello, ha occhio agente" disse l'uomo prendendolo.

||Defenceless|| Minsung+Hyunlix Where stories live. Discover now