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"Vestiti carino, sono stanco di vederti in divisa" disse Minho al suo ragazzo mentre ai stava mettendo una camicia nera che gli stava divinamente.
"Lo sai che potremmo anche stare a casa e mangiare solo noi?" Chiese il più piccolo alzandosi dal letto a petto nudo cercando qualcosa nell'armadio.
"Voglia avere un appuntamento a trecentosessanta gradi, come le coppie normali"
"Lo so Min" sorrise Jisung "però non siamo una coppia normale"
"Per una sera voglio che lo siamo"
Jisung gli sorrise per poi sistemargli il colletto della camicia e dargli un bacio lento.
"Sei bellissimo Min" gli disse piano, poi si girò e prese una cravatta bordeaux per metterla al castano "metti questa" disse facendo il nodo.
Una volta finito di sistemargliela, arretrò un po' per guardarlo e sorrise pensando fosse splendido.
Minho si avvicinò a Jisung mettendogli una mano dietro la nuca e baciandolo con passione.
"Ora troviamo qualcosa per te..." disse con la fronte attaccata a quella del minore.
"Posso mettermi una camicia bordeaux e una cravatta nera, così siamo abitati" propose Jisung un po' imbarazzato.
Minho strinse le mani al volto del poliziotto e gli sorrise annuendo per piu dargli un piccolo bacio.
"Sarebbe perfetto Hannie"
Anche Jisung sorrise.

Mise la camicia e Minho lo aiutò a sistemare la cravatta.
Si guardarono allo specchio "siamo belli" sorrise Jisung.
"Avevi dubbi?" Chiese Minho stringendo il proprio ragazzo dalla vita.
"Andiamo o faremo tardi" gli prese la mano Jisung "ho prenotato tra mezz'ora"
Minho ridacchiò "fai tanto il contrario, ma hai prenotato tu"
"Si bhe, il ragazzo che era al telefono mi ha letteralmente preso per maniaco ossessivo quando gli ho detto di non voler stare in nessun tavolo che si vedesse dalle vetrate e dove fossimo in mezzo agli altri" alzò le spalle il poliziotto.
"Grazie perché lo stai facendo per me" disse Minho un po' in imbarazzo.
"Lo faccio perché ti amo, e perché so che vuoi avere un appuntamento normale, ma non mi dispiace l'idea" gli diede un bacio sulla guancia ed andò a mettersi le scarpe all'ingresso.

Arrivati al ristorante, Jisung riconobbe subito la voce che gli aveva risposato telefono.
"Ah si certo, mi ricordo della sua prenotazione" disse il ragazzo alzando le sopracciglia.
Li accompagnò fino ad un tavolo al centro del ristorante, lontano dalle finestre e in mezzo a tutti gli altri tavoli.
I due si sedettero e appena il cameriere se ne andò Jisung guardò Minho.
"Te l'ho detto, pensa che io sia svitato"
"Bhe non è del tutto sbagliato" scherzò il castano, beccandosi un calcio sotto il tavolo da parte del minore.
"Ahi" si lamentò portando una mano sotto il tavolo per massaggiarsi il punto dolorante.
"Così impari a dire cattiverie sul tuo amabile ragazzo" disse altezzoso Jisung
"Amabile un cazz..." fu interrotto da un altro calcio da parte del poliziotto.
"A si eh?" Minho lo guardò con aria di sfida e rispose dandogli calci a sua volta.
I due iniziarono a ridere sonoramente, attirando senza neanche accorgersene l'attenzione degli altri clienti.
Il cameriere tornò tossendo di proposito.
I due ragazzi si scusarono con la testa china imbarazzati.
Non appena il cameriere andò via, Minho diede un altro calcio a Jisung.
"Stronzo" borbottò il più piccolo.
"Hai cominciato tu e io dovevo finire" disse fiero.
"Orgoglio da malavitoso" borbottò Jisung.
Era bello come riuscissero a scherzare su quelle cose che in un certo senso li preoccupavano.
"Nha a quest'ora non saresti intero" ridacchiò Minho.

I due ordinano le stesse pietanze ed entrambi presero una birra da bere.
"Lo raggi l'alcol Hannie?"lo stuzzicò il castano.
"All'incirca" rispose borbottando.
Minho mise le mani sotto il mento osservando la figura del suo ragazzo davanti a se.
Una cameriera arrivò con gli ordini e i due cominciarono a mangiare mentre ridevano e parlavano un po' di tutto.
"Te lo giuro, mia madre mi legava alla sedia fino a quando non mangiavo i broccoli... avrei dovuto arrestarla per maltrattamenti" borbottò.
"Scommetto che avresti voluto mangiare solo dolci" rise Minho
"Ovviamente." Disse come se fosse la cosa più normale del mondo "sai quanti gusti dolci ci sono? Si potrebbe vivere tranquillamente"
"Mh si e a quarant'anni ti trovi senza denti e con sei patologie"
"Non capisci niente, e poi potrebbe curarmi Seung"
Minho alzò le mani "assaggia, dai per favore, se non ti piace lo mangio io per te" fece gli occhi dolci.
"E va bene" si arrese il più piccolo, portando le verdure al lato del piatto alla bocca, sgranò gli occhi "ma questi sono..."
"Peperoni, peperoni in agrodolce"
"Oddio sono fantastici Min!" Gli si illuminarono gli occhi e continuò a portarli con la bacchetta alla bocca.
Minho sorrise soddisfatto "tieni anche i miei" glieli mise nel piatto.
"Grazie" Jisung gli sorrise dolcemente "Min posso farti una domanda?" Chiese d'un tratto.
"Mh?" Alzò il sopracciglio mentre mangiava.
"Quando cercavo informazioni su di te... ho notato che di tua madre non si sa nulla" Jisung aveva paura di essere stato un po' troppo indiscreto, ma Minho non cambiò espressione.
"Ne so quanto te" portò le bacchette alla bocca "dopo che è scappata da mio padre, a quanto ne so non ha più fatto parte della malavita, e anche dopo la morte di mio padre, lei non ha cercato me e io non ho cercato lei" disse alzando le spalle.
"Non sei curioso neanche un po' di rivederla?" Chiese Jisung.
"Ho pochi ricordi di lei, sembrano quasi un sogno... come può mancarmi qualcuno che praticamente non ho mai conosciuto?" Prese il proprio bicchiere "quando mio padre mi ha lasciato da Jack, avevo paura e mi sentivo spaesato, per alcune settimane ho sperato che lei venisse a prendermi, ma non è stato così.
Jack è stato sia una madre che un padre per me"
"Avrei voluto conoscerlo" disse piano Jisung "lo avrei ringraziato per averti cresciuto così"
Minho fece un sorriso triste "probabilmente gli saresti piaciuto" disse dopo un po'.
Jisung allungò la mano sul tavolo poggiandola su quella di Minho, il quale la strinse.
"I tuoi genitori, oltre a legarti alle sedie per farti mangiare le verdure come sono?" Chiese il castano.
"Dei genitori normali... non troppo presenti, ma non assenti. Non ci sentiamo molto spesso ognuno ha la propria vita e ci mandiamo qualche cartolina quando andiamo da qualche parte..." Jisung sospirò "ero molto più legato a mia nonna"
Minho annuì avendolo capito ormai.
"Poi ho conosciuto Lix e la squadra e sono diventati come una famiglia, Felix lo considero proprio un fratello che c'è sempre quando ne ho bisogno"
"Ora hai anche me" disse piano Minho.
Jisung gli sorrise dolcemente. Lo sapeva
Riusciva a sentire come il sentimento tra loro fosse vero, non poteva dubitarne.
"Grazie Min"
Minho fece un piccolo sorriso "lo vuoi il dolce Hannie?" Chiese
"Me lo chiedi anche?" Rispose ironico
"Era una forma si cortesia la mia, già sapevo di doverlo ordinare"

Mentre Minho ordinava il suo dolce preferito, Jisung lo guardava sorridendo, qualche mese prima non avrebbe mai pensato di trovarsi in quella situazione con Minho, eppure non voleva essere da nessuna altra parte e con nessun altro.

Quando tornarono a casa di Minho, Jisung era leggermente brillo e non smetteva più di ridere da solo da quando erano in macchina.
"Ma cosa diamine ridi da mezz'ora?" Borbottò Minho.
Jisung continuò a ridere. "Min sai che sei sexy sta sera? Ce lo sei sempre, ma..." gli allargò la cravatta sbottonandogli i primi bottoni della camicia.
"Hannie che fai?" Chiese sorpreso il castano.
"Niente" continuò a ridere passando le dita sulla pelle scoperta dove aveva slacciato i bottoni.
"Sei ubriaco... con due birre... Dio santo ma quanti anni hai?" Provò ad allontanarlo Minho.
Jisung continuò a ridere come se nulla fosse.
"Sono un po' ubriaco si... ma anche se non lo fossi ti vorrei comunque..." poggiò le labbra sul pomo d'Adamo del più grande che deglutì istintivamente.
Minho era indeciso sul da farsi, ma in fin dei conti stavano insieme no? Quindi perché avrebbe dovuto contenersi?
"Se ridi mentre lo facciamo ti ammazzo" disse guardandolo negli occhi, provocando un'altra risata da parte del poliziotto, poi si morse le labbra e Minho gli accarezzò i fianchi facendolo ansimare.

Minho lo face scendere sul divano mettendosi tra le sue gambe accarezzando ogni parte del più piccolo ancora completamente coperto dai vestiti.
Le mani del castano si mossero delicatamente suo bottoni dell'altro, sbottonandolo piano e passando le labbra in ogni nuovo punto che scopriva, fino ad arrivare al basso ventre mentre sfilava delicatamente le maniche per lasciare Jisung a petto nudo. Portando le mani con delicatezza su tutta la superficie, facendo tremare il ragazzo sotto di se per l'eccitazione.
Il poliziotto guardò la camicia di Minho.
"Mi sta stancando..." disse iniziando a sbottonarla velocemente per poi lanciarla da qualche parte sul pavimento, lasciando a Jisung la visuale paradisiaca dei pettorali di Minho che come sempre lo fecero impazzire. Portò una mano sul suo petto scolpito e perfetto, mentre il castano unì le proprie labbra alle sue in un bacio passionale ed incredibilmente dolce, in cui le loro lingue si accarezzavano dolcemente, consapevoli di appartenersi l'un l'altra.
Minho fece scivolare le dita fino al cavallo dei pantaloni del più piccolo facendolo gemere e stringersi di più verso di lui.
Continuando a baciarlo iniziò a togliergli i pantaloni, mentre Jisung faceva lo stesso con i suoi.

Una volta tonti tutti gli indumenti, Minho baciò ogni lembo di pelle di Jisung che si ritrovo a fremere sotto il castano.
"Sei bellissimo Hannie..." sussurrò prima di poggiare le labbra sulle sue.
"Ti amo Min" rispose l'altro.
Minho sorrise posizionandosi meglio tra le gambe del più piccolo sollevandole leggermente per avere un accesso più facilitato ed entrò dentro Jisung baciandolo nel frattempo.

Iniziò a muoversi con calma, ma decisamente. Non voleva affrettare le cose, voleva godersi ogni istante di quel momento. E anche Jisung percepì questo desiderio, mise le mani dietro la schiena di Minho accompagnando i suoi movimenti fino a quando non trovarono un ritmo perfetto per loro.
"Aaaah gemette il più piccolo quando Minho sfiorò il suo punto più sensibile.
Il castano fece un sorrisino e continuò a spingere in quella direzione fino a quando i gemiti di Jisung diventarono sempre più forti e non inarcò la schiena in balia del piacere che provava.
Dopo qualche altra spinta vennero contemporaneamente e Minho si lasciò andare sul corpo del più piccolo che lo accolse accarezzandolo e dandogli un bacio sulla testa.
Il castano poggiò il mento sul petto per guardarlo.
Entrambi ansimavano e avevano ancora le gote arrossate.
"Ti faccio male?" Chiese essendo ancora su di lui.
Il poliziotto scosse la testa piano "mi piace sentirti vicino a me" strinse le braccia intorno al collo di Jisung.
Minho incrociò le loro gambe ed iniziò a fare cerchi sul petto del più piccolo con le dita.
"Sei così sensibile..." disse notando che la pelle del ragazzo più piccolo diventava d'oca sotto il suo tocco.
Minho si alzò leggermente per prendere un coperta, poi con un movimento rapido scambiò le posizioni facendo ritrovare Jisung sopra di lui appoggiato al suo petto.
Il minore ci si accoccolò stanco e Minho li coprì con la coperta fino al volto di Jisung continuando a massaggiarlo fino a quando non chiude gli occhi addormentandosi.
Minho lo osservò per qualche altro istante prima di crollare a sua volta tra le braccia di Morfeo.

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I Minsung sono sempre più cute.
Per sapere come stanno gli Hyunlix dovremmo aspettare il prossimo capitolo
Comuuuunque spero stiate bene, ieri volevo aggiornare ma mi sono dimenticata sorry sono pessima.

Spero stiate bene e fatemi sapere se vi sta piacendo la storia fino ad oraaa
Bye
🌸🌸🌸🌸🌸🌸🌸🌸

||Defenceless|| Minsung+Hyunlix Where stories live. Discover now