||Defenceless|| Minsung+Hyunlix

25

Felix si guardava allo specchio accarezzandosi i segni violacei che stavano iniziando a sparire dal suo corpo.
Si rendeva conto fosse una cosa stupida, eppure era l'unica cosa che gli era rimasta di Hyunjin e guardarli, toccarli gli faceva credere fosse un po' più vicino a lui e gli facevano ricordare la sensazione delle sue grandi mani su di se.
Sospirò pensando a come avrebbe fatto quando sarebbero completamente guariti.

Erano passati ormai tre giorni e di Hyunjin nessuna traccia, neanche un segno di vita. Il biondo gli scriveva spesso, ma senza ricevere mai una risposta.
Si sentiva un po' stupido in effetti, forse gli davano fastidio tutti quei messaggi da parte sua, ma non sapeva che altro fare.
Aveva pensato di andare a casa sua, ma si vergognava ed in più Hyunjin probabilmente non avrebbe voluto vederlo.
Prese il telefono un mano per l'ennesima volta, non trovando nessuna notifica da parte di Hyunjin.

Felix
Spero tu stia bene oggi

Felix
Scusa se ti sto assillando, ma la verità è che mi manchi .

Sospirò sapendo già che non avrebbe avuto una risposta.
Posò il telefono in tasca dopo averlo spento per non cedere alla sensazione di scrivergli di nuovo.
Si mise la camicia bianca ed i pantaloni blu scuro della divisa, era raro vederlo in divisa in realtà, di solito andava in giro in borghese, ma negli ultimi giorni si sentiva più a suo agio ricordandosi di essere qualcuno anche da solo e guardandosi vestito da poliziotto lo aiutava in questo intento.
Si schiaffeggiò il viso forzandosi di sorridere e prese la valigetta sul davanzale vicino a lui ed uscì di casa.

Una volta fuori camminò con passo spedito verso la stazione dei pullman.
"Binnie" disse un po' sorpreso vedendolo.
"Ei Lix" lo raggiunse il fotografo.
"Che fai qui?" Chiese il biondo iniziando nuovamente a camminare.
"Ho un debole per il bar qui dietro l'angolo e stamattina ci ho fatto colazione, quindi ho pensato che avremmo potuto andare a lavoro insieme" gli sorrise.
Felix annuì forzando un sorriso.

Durante il viaggio in pullman Felix non fece altro che guardare fuori dal finestrino, mentre Changbin non distoglieva gli occhi da lui.
Una volta davanti alla stazione di polizia, il telefono di Changbin suonò.
"Pronto?" Rispose "ah.... no si è con me... veniamo subito"
"Qualcosa non va?" Chiese il biondo
"Hanno trovato un cadavere e sono già tutti sul posto"
Felix si morse il labbro, era stanco di tutti quei cadaveri squartati.

Presero nuovamente il pullman per raggiungere il luogo in questione.
Era un quartiere periferico, ma comunque abbastanza vicino al centro. Quindi ancora una volta Felix pensò fosse strano che nessuno si fosse accorto di nulla.
Oltrepassarono il nastro della polizia.
"Porca puttana Felix il telefono per cosa ce l'hai?" Lo rimproverò il suo capo.
"Scusa è che..." alzò lo sguardo sentendosi mancare il fiato.
Vicino a Minho c'era il ragazzo che non lasciava in pace i suoi pensieri da giorni, con lo sguardo puntato su di lui.
Entrambi si scrutavano attentamente, cercando di capire cone stesse l'altro, senza potersi parlare, a causa di un muro invisibile piazzato tra di loro, che solo loro potevano percepire.

I due non volevano finirla di guardarsi incantati e anche gli altri se ne accorsero, fu Changbin a riportare il biondo alla realtà mettendogli una mano sulla spalla, facendolo sussultare.
Felix guardò di nuovo Jisung continuando la frase che aveva iniziato qualche minuto prima.
"Avevo spento il telefono perché..." guardò verso Hyunjin che aveva ancora lo sguardo su di lui "avevo spento il telefono" ripetè più fermo.
"Se non ci fosse stato Changbin con te come avrei fatto a contattarti?" Poi guardò il moro vicino a se e disse di proposito "come mai eravate insieme?"
Felix alzò le spalle avvicinandosi al sacco di plastica che conteneva il corpo ai loro piedi "Binnie ha un debole per il bar... quello dei muffin enormi hai presente?"
"Sisi proprio per quello ha un debole" disse sarcastico Minho ricevendo una gomitata sul viso dal proprio ragazzo e un occhiata fulminea da Hyunjin.
"Tieni" disse Changbin porgendo a Felix i guanti in lattice, il biondo alzò leggermente il lato della bocca a mo di ringraziamento. Guardò il moro per l'ultima volta e poi iniziò ad aprire la cerniera del sacco dal basso.