14. è lui

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Tae's pov
Erano ormai le 16 meno 10 quando uscii da casa con direzione la casa di Jimin.

Era più di una settimana che non lo vedevo e francamente mi era mancato molto.

Era sempre stato il mio migliore amico, come un fratello e sapere che ora qualcosa non andava mi faceva pensare che avesse bisogno di me come non mai.

Durante il tragitto, decisi di fermarmi un momento in un supermarket per prendere qualche di dolce per la chiacchierata che io e Jimin avremmo avuto. Sapevo che queste cose avrebbero aiutato in caso di pianti.

Non sapevo cosa mi aspettasse con precisione, ma sapevo che non sarebbe stato niente di buono.

Entrai nel piccolo negozietto, gestito da un signore che conoscevo da anni. Era un signore sulle settantina, sempre gentile e cordiale con me. Mi trattava come un figlio o meglio come un nipote, anche se quasi non mi conosceva dato che oltre a due chiacchiere lì non avevamo parlato molto nei dettagli.

-hey Taehyung quanto tempo-mi disse, venendomi poi ad abbracciare calorosamente
-signor Min è bello rivederla-risposi io nell'abbraccio
-ancora mi dai del lei dopo tutti questi anni?...andiamo figliolo ormai sei come un nipote per me-mi disse abbracciandomi nuovamente
-va bene, non ti darò più del lei-risposi io sorridendo

-allora come te la passi?-mi chiese lui tornando dietro il bancone, continuando però a parlare con me.
-ma tutto sommato bene, anche se sto cercando un lavoro e anche un fidanzato perché no-risposi io scoppiando a ridere per la mia ultima affermazione.

-beh sai, per il primo non posso aiutarti al momento ma per il secondo....-disse riservandomi un sorrisetto che di buone intenzioni ne aveva poche
-cosa?-chiesi io comunque curioso. Sapevo avesse in mente qualcosa o meglio qualcuno da presentarmi. Ormai lo conoscevo da anni.

-vedi mio nipote... è un bel ragazzo ed è single...magari...-disse lui, lasciandomi intendere il volevo di farmelo conoscere
-beh....-dissi io, un po' in imbarazzo, sentendo poi la campanella dell'ingresso suonare.

Mi voltai, incontrando lo sguardo di un ragazzo bellissimo. Capelli neri, poco più basso di me, fisico pazzesco e un sorriso......

Un sorriso da sogno.

-ecco nonno ti ho portato quello che mi hai chiesto-disse porgendo una bustina a suo nonno
-grazie figliolo...Hey Tae è lui il mio adorato nipotino-mi disse il signor Min, cercando di risvegliarmi dai miei pensieri, ma ero troppo imbambolato a guardarlo per accorgermene.

Lo guardai alcuni momenti. I suoi gesti erano unici ai miei occhi. Non potevo fare a meno di guardarli.

-hey ti senti bene?-mi chiese il ragazzo, sventolandomi una mano davanti al viso.

Mi rivegliai dai miei pensieri e sbattei gli occhi alcuni istanti per rendermi conto cosa stesse succedendo.

Lo vidi sorridere, dinnanzi alle mie reazioni e cercai di calmarmi anche se il mio cuore non me lo permetteva.

-ciao io sono Yoongi-mi disse porgendomi la mano, sorridendomi calorosamente.

*Oddio la sua mano. È bellissima. Guarda che dita lunghe e le vene....aiuto sto per morire, chiamate un'ambulanza per me. Qualcuno mi salvi da tutta questa bellezza*

-CCC...ia..ooo...conoscerti Taehyung sono-mormorai a caso preso dall'imbarazzo. Mi diedi dell'idiota mentalmente per quello che avevo appena detto.

-cosa?-mi chiese lui confuso e divertito. Io arrossii sentendomi terribile in imbarazzo e stupido.

-scusami, devo andare-dissi uscendo da lì più veloce della luce, cercando di riprendere fiato e respirare.

Sentivo il cuore pompare come non mai, le mani sudate e tremare ed il fiato corto.

Che cazzo stava succedendo? Perché quel ragazzo mi aveva fatto quell'effetto?

ANNEBBIATO DA TEOnde histórias criam vida. Descubra agora