25. perché ti agiti tanto?

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Jimin's pov
Avevo deciso di voler trovare un altro lavoro. Dato che il mio lavoro da babysitter non aveva funzionato, volevo rimettermi in carreggiata e trovarne un altro. Ero stufo di passare le mie giornate a casa a non fare niente se non prepare pasti o pulire.

Decisi così di mettere dei volantini per delle ripetizioni di varie materie, cercando poi anche altro da fare.

-sei sicuro di voler dare ripetizioni?-mi chiese Jungkook mentre stava preparando il caffè
-si perché no, infondo posso aiutare qualcuno in difficoltà-risposi io, mordendo il mio cornetto
-e che fai se trovi qualcuno mal intenzionato?-mi chiese ancora, facendomi scoppiare a ridere

-mal intenzionato? Farò le ripetizioni ai ragazzini delle superiori, chi vuoi che ci provi con me? Sono più grande di loro di diversi anni-risposi io, con fare divertito

-si lo so, ma tutto può succede. Non ti credere che siano innocui solo perché fanno le superiori, anzi forse sono anche peggio. Hanno gli ormoni a palla e sempre voglia.-rispose lui avvicinandosi a me, sedendosi di fianco a me

-lo sai per esperienza personale?-chiesi con un sorriso sotto i baffi
-beh diciamo che alle superiori mi sono divertito parecchio-rispose lui con un ghigno sul volto.

-quindi mi stai dicendo che tu eri il classico ragazzaccio che si scopa chiunque?!-chiesi ancora, sempre più divertito e leggermente imbarazzato

-beh non chiunque, ma molti-rispose lui sorseggiando ancora il caffè
-molti? Aiuto, quanta gente ti sei portato a letto?....no aspetta non voglio saperlo-disse ormai rosso, imbarazzato da morire.

Lui alla mia reazione scoppiò a ridere, contagiando anche me
-Minnie, Minnie sei così carino quando ti imbarazzi-mi disse, scompigliandomi i capelli.

-non sono imbarazzato-dissi con un leggero broncio.

In un secondo lo vidi avvicinarsi a me, forse un po troppo finché non fu a pochi centimetri dal mio volto. Sentivo il suo fiato caldo sbattere contro il mio viso. Un calore impossessarsi di me e le guance arrossarsi. Il suo sguardo era così intenso e profondo da farmi tremare le gambe e battere il cuore.

D'improvviso però si mise a ridere e si allontanò, permettendomi di tornare a respirare.

-sei così carino, adesso con quelle guanciotte rosse-mi disse prendendomi un po' in giro, beccandosi uno schiaffo sul braccio da me che lo colpivo con un piccolo broncio sulle labbra.

-ehi ehi, fermo furia scherzavo. Comunque perché ti agiti tanto?-mi chiese ancora, bevendo e guardandomi.

ANNEBBIATO DA TEWhere stories live. Discover now