52. perché tutta questa insistenza?

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Jimin's pov
La cena iniziò pochi minuti dopo. Ci dirigemmo verso la sala da pranzo, dove ci attendeva un enorme tavolo pieno di cibo di ogni genere. Sembrava di cenare  in un palazzo reale.

Mi sedetti affianco a Jungkook. Ero ancora molto in ansia e spaventato, ma stare di fianco a lui mi aiutava un po'.

Iniziammo a mangiare ed a parlare, finché la signora Jeon non si rivolse a me direttamente, volendo farmi entrare nella conversazione.

-allora Jimin hai trovato un nuovo lavoro?-chiese colpendomi nel vivo. Era qualcosa di cui non volevo parlare e soprattutto lì in quel momento con loro.

-no ancora no, sto cercando-dissi, con il viso basso continuando a mangiare. Non mi aspettavo che mi chiedesse proprio questo come prima cosa, ma cercai di non pensarci troppo.

Le ore passarono e la cena andò avanti senza ulteriori intoppi o almeno così credevo.

-quindi il lavoro va bene Jungkook?!-disse il signor Jeon al figlio, dopo un lungo interrogatorio su di esso pretendendo che gli raccontasse di alcuni casi che lui trovava particolari.

Non so perché il suo comportamento nei confronti di Jungkook mi irritava. In un certo senso sentivo come se volesse sentirsi migliore di lui.

-ma ora parliamo di cose serie ragazzi-continuò il signor Jeon, rivolgendosi a noi direttamente.

-quando farete un bel bambino?- appena sentii quella domanda, quasi mi strozzai con il pezzo di carne che avevo appena messo in bocca, tanto che Jungkook cominciò a colpirmi leggermente sulla schiena ed a porgermi dell'acqua per aiutarmi a non morire soffocato.

Dopo alcuni attimi, per fortuna passò e mi rimisi composto al tavolo anche se con ancora quella domanda per la testa.

Ok. Un giorno avrei voluto dei figli, si ma non mi sentivo ancora pronto per questo. In fondo io e Jungkook ci stavamo iniziando a conoscere proprio ora e le cose stavano andando bene ogni giorno tra noi, ma da questo a fare un figlio ,troppa acqua avrebbe dovuto passare sotto i ponti.

-quindi? Ci avete già pensato?-rincarò la dose suo padre, prendendo un sorso del suo vino.

Spostai la mano in cerca di quella di Jungkook, trovandola poco dopo. La strinsi subito cercando sia conforto che rassicurazione in lui.

-vedi papà, una cosa alla volta. Noi crediamo sia ancora presto per questo. Non temere vi daremo dei nipoti prima o poi-rispose Jungkook cercando di essere più calmo e diplomatico possibile.

-ma perché non adesso scusa? Siete spostati, siete entrai adulti e maggiorenni, quindi perché non mettere in cantiere un bel nipote. Sai io e tua madre non saremo qui per sempre, non vuoi che vediamo i vostri figli?!-continuò l'uomo cercando di far leva sui sentimenti del figlio. Jungkook rimase impassibile dinnanzi a ciò se non fosse per qualche sbuffo, sicuramente annoiato da quell'insistenza.

Mi sentivo sotto pressione e tremendamente turbato. Volevano un nipote, il messaggio era chiarissimo, ma perché forzarci così tanto?!

Sentivo la testa iniziare a farmi male e la nausea risalire lungo la bocca dello stomaco.

-scusate vado un attimo in bagno, con permesso-dissi alzandomi ed andando verso il bagno che sapevo bene dove si trovasse grazie al mio lavoro da babysitter.

Entrai e mi chiusi la porta alle spalle. Mi appoggiai al lavandino, rilasciando un profondo sospiro. Chiusi gli occhi iniziando a cercare di rilassarmi, volevo in tutti i modi cercare di essere tranquillo anche se i signori Jeon stavano facendo di tutto per impedirlo.

D'improvviso vidi la porta aprirsi e Jungkook fare la sua comparsa.

-scusami se entro così ma stai bene?-mi chiese avvicinandosi a me

ANNEBBIATO DA TEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora