53. comando io

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Jimin's pov
-si sto bene tranquillo, cinque minuti ed arrivo-rispose forzando un po' un sorriso che a lui non passò inosservato.

-minnie....-mi rispose avvicinandosi a me e poggiando le mani sulle mie guance

-non mentirmi, dimmi che ti succede-continuò, facendomi arrendere al suo volere.

-mi sento....sotto pressione...vorrei dei figli..ma..ma...non...ora...capisci?-dissi cercando di essere più chiaro possibile anche se ero di nuovo in panico

-minnie lo so, tranquillo e per è lo stesso. È troppo presto per avere dei figli. Noi ci stiamo ancora conoscendo e non voglio affrettare le cose solo perché i miei genitori vogliono un nipote. Dovranno aspettare e se non vogliono che si fottano- mi disse provocando il mio sorriso, subito ricambiato dal suo.

Lo osservai per qualche attimo, non riuscendo a distogliere lo sguardo. Iniziai a mordermi il labbro inferiore, mentre la mia attenzione era tutta per lui.

-minnie che c'è? Perché mi guardi così?-mi chiese dolcemente, spostando una ciocca dei miei capelli dietro al mio orecchio.

Mi avvicinai a lui poggiando le mani sul suo petto per poi fissarlo dritto negli occhi. Mi alzai sulle punte e feci scontrare delicatamente le nostre bocche prima di guardarlo ancora, recependo il messaggio.

Non perse tempo. Mi mise una mano dietro la schiena per avermi più vicino prima di baciarmi con foga. Mi fece sedere sul lavandino, ponendosi poi tra le mie gambe. Iniziò a baciarmi ovunque dalle labbra, alla mandibola, al collo ed alle clavicole facendomi ansiamare e desiderare ogni centimetro del suo corpo. Le sue mani scorrevano libere sul mio corpo, esplorando ogni centimetro di esso.

-non capisco...come...puoi farmi...questo effetto-mi sussurò, riappropriandosi poi delle mie labbra ed assaporandole ferocemente ancora.

Portai le mani ai suoi capelli, facendole scorrere al loro interno, mentre mi lasciavo andare al piacere che Jungkook si stava adoperando a procurarmi. Mi stavo lasciando andare nuovamente e la cosa mi piaceva. Cazzo se mi piaceva quella situazione. Noi due chiusi in bagno mentre la situazione si stava scaldando con i suoi genitori al piano inferiore che avrebbero potuto sentire qualsiasi cosa. Mi eccitava soltanto l'idea.

Mi resi conto del fatto che i pantaloni divennero improvvisamente stretti e scomodi, mentre Jungkook continuava a strusciarsi su di me, facendo scontrare le nostre erezione una contro l'altra.

Eravamo un fiume di ansimi, finché non decisi di provare a fare con lui ciò che lui aveva fatto con me qualche giorno prima. Lo fermai, spingendolo indietro e scendendo dal lavandino.

Lui era visibilmente confuso e perplesso dinnanzi a ciò che stavo facendo.

-minnie...io..-cercò di dire ma lo zittii mettendogli un mio dito davanti alle sue labbra per impedirgli di continuare

-shhh...stasera comando io-dissi facendolo poggiare al lavandino e portando le mie mani alla sua cintura

ANNEBBIATO DA TEDonde viven las historias. Descúbrelo ahora