28. ho bisogno di aiuto

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Jimin's pov
Passarono alcuni giorni ed io non riuscivo a smettere di pensare alle parole di quella dolce signora incontrata al supermercato.

Come poteva dire che io amassi Jungkook? Quasi non lo conoscevo. Non poteva essere vero.

Presi il cellulare ed iniziai a scorrere la bacheca di Instagram, cercando di svagare la mia mente.

Non volevo pensare ne alle parole di quella signora né tanto meno a Jungkook.

Nel frattempo la porta d'ingresso si aprí, rivelando poco dopo la figura di Jungkook fare la sua comparsa in casa.

*Parli del diavolo....*

-hey Minnie-disse avviandosi a me, ponendosi al mio fianco su una delle sedie in cucina

-hey kokkie-risposi io, voltandomi verso di lui. Mi congelai in attimo, ammaliato dalla sua bellezza.

*Cazzo*

Non mi resi conto di essermi fissato a guardarlo. Era talmente bello in quel momento che non potevo non guardarlo, con i capelli ormai lunghi che gli cadevano leggermente sul viso e le sue labbra color ciliegia,che stava usando per bere, più rosse secondo dopo secondo.

-ehi tutto bene?-mi chiese vedendomi imbambolato a fissarlo, passandomi una mano davanti al viso.

-ehm...si dicevi-disse, cercando di non dare troppo a vedere la mia situazione attuale

-ti ho chiesto se stai bene...mi sembri strano-mi disse, poggiando una mano sulla mia guancia dolcemente. A quel contatto, sentii una specie di morso allo stomaco ma piacevole, non sentivo dolore.

-ss..i...sto bene....sono solo un po' stanco-dissi mentendo cercando di accampare la prima scusa che mi balzò in mente

-non hai dormito bene stanotte?-chiese lui, più tranquillo che mai

-si, ma mi sono svegliato varie volte...non so perché-risposi mentendo ancora, sentendo di essere sempre più in imbarazzo.

-ah mi spiace. Perché non vai a stenderti un po', se vuoi posso farti una tisana per rilassarti ulterioriomente.-mi rispose lui, guardandomi negli occhi.

Annuii e mi diressi verso la nostra stanza. Sapere che si stesse preoccupando così per me, era davvero appagante.

Eravamo partiti col piede sbagliato, arrivando quasi ad odiarci. Ora invece eravamo così pacifici e gentili che quasi sentivo la felicità crescere in me.

D'improvviso fu travolto di nuovo dalle parole pronunciate dalla signora al supermercato.

*Lo vedo dal luccichio nei tuoi occhi. Lo ami molto eh?*

-cazzo, cazzo, cazzo....-dissi, arruffandomi poi i capelli e buttandomi a peso morto sul letto.

Perché non riuscivo a smettere di pensarci. Presi il cuscino e me lo misi sopra il viso cercando di eliminare ogni rumore intorno a me.

-che fai?-chiese Jungkook entrando in camera con la tazza in mano.

-niente, volevo solo rilassarmi-risposi, vedendolo ormai al mio fianco poggiando la tazza sul comodino

-e lo facevi con un cuscino in faccia?-chiese lui, alzando un sopracciglio

-certo, si sa no che se vuoi rilassarti non c'è niente di meglio di un cuscino un faccia-dissi per poi ridere anche se ero preda  dell'imbarazzo.

Sentii una sua mano posarsi sulla mia testa e scompigliargli i capelli.
-sei così buffo Minnie, mi fai morire dal ridere-mi disse, regalandomi un sorriso che mi fece perdere un battito per lo splendore.

-ora riposati e dormi un po', se hai bisogno di qualcosa io sarò di la-mi disse per poi sporgersi verso di me e lasciarmi un bacio sulla fronte.

Il mio battito cardiaco aumentò esponenzialmente ed il fiato si accorciò.

Vidi Jungkook uscire dalla stanza, diretto verso il salotto. Guardai la porta confuso ed amareggiato per la sua scomparsa dalla stanza, senza capirne il motivo.

Cominciavo a capire ogni cosa, cominciavo a capire il perché mi sentissi così in sua presenza ma avevo paura che fosse effettivamente in quel modo. Non poteva essere vero.

Mi sporsi verso il comodino, cercando il mio cellulare. Lo presi e cercai la chat con l'unica persona che poteva aiutarmi in quel momento. Taehyung.

Jimin
Ho bisogno di aiuto

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