55. può essere

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Jimin's pov
Mi svegliai presto. Non sapevo che ore fossero ma il sole, che entrava dalla finestra, era ancora flebile. Lo osservai per alcuni attimi, cercando di ritrovare un contatto con la realtà.

Sbattei le palpebre più volte, prima di aprire gli occhi definitivamente, tenuti socchiusi fino a quel momento. Ci misi qualche attimo a realizzare dove fossi. Ero nella nostra camera da letto con Jungkook accanto a me, ancora nel mondo dei sogni.

Non ricordavo molto della sera precendente, se non la cena, del bagno e della nostra fuga ,ma dopo quello niente. Mi chiedevo come fossi arrivato lì, anche se immaginavo come fosse andata.

Arrossii all'idea che Jungkook mi avesse preso in braccio e mi avesse trasportato fino al nostro letto. Solo l'idea mi faceva sorridere come un ebete, facendo apparire lui come una sorta di principe ai miei occhi che salva la principessa, cioè io, dal cattivo portandola nel loro castello per vivere felici e contenti.

Mi voltai verso Jungkook, notando quanto fosse tenero mentre dormiva. Sorrisi vedendolo cosi sereno, accoccolato al cuscino come un bimbo molto tenero. Senza pensarci troppo, portai delicatamente una mano ad accarezzare i suoi capelli dolcemente, mentre i miei occhi non abbandonavano il suo viso neanche un secondo. Osservavo ogni centimetro di quel viso, osservando ogni minimo dettaglio che non avevo notato fino a quel momento.

D'improvviso si mosse, portando un suo braccio a cingermi il corpo fino ad avvicinarmi a lui. Ormai ero così vicino da poter sentire il suo fiato caldo sul mio viso e la sua erezione mattutina, spingere verso la mia gamba. Avvampai un po' in imbarazzo, non sapendo come agire o comportarmi.

Si avvicinò a me, lasciandomi un dolce bacio sulle labbra, senza però aprire minimamente gli occhi, facendomi arrossire ancora di più.

-buongiorno piccolo-mi disse, accocolandosi nell'incavo del mio collo e stringendosi di più a me.

-buongiorno kokkie-risposi, iniziando ad accarezzargli i capelli dolcemente, coccolandolo. Sentivo il mio cuore battere come se non ci fosse un domani. Era così vicino a me che potevo sentire il suo dolce profumo inebriarmi le narici e la mente, facendomi cullare da esso.

Ci rilassammo entrambi cullati dal calore uno dell'altro, almeno finché il mio cellulare non decise di prendere a suonare disturbandoci. Sbuffai, non volendo interrompere quel momento perfetto che si era venuto a creare. Cercai di girarmi verso il mio comodino per afferrarlo, ma Jungkook cercava di impedirmelo stringendosi ancora di più a me e mugolando per non volersi staccare.

Lo abbracciai più forte che potevo, sperando che quel suono cessasse in fretta e che potessi tornare a fare ciò che stavamo facendo.

Smise e crebbi che fosse finita e che la pace fosse tornata, ma sfortunatamente non fu così. Iniziò poco dopo a suonare una secondo volta e stavolta, ormai stufo, decisi che dovevo rispondere o non avrebbe smesso.

-kokkie...fammi rispondere così poi torneremo ad abbracciarci- gli dissi dolcemente, accarrezzando i suoi capelli

-lo prometti?-mi rispose lui, chiedendolo ancora contro il mio collo, non volendo affatto staccarsi.

-si lo prometto-risposi io, sentendo la sua presa alleggerirsi così da potermi girare ed afferrare il cellulare che non smetteva di suonare neanche per un secondo.

Vidi chi fosse e non appena lessi il nome, sbuffai. Non era possibile che coglieva sempre il momento peggiore per chiamarmi.

-chi è?-mi chiese Jungkook, non muovendosi dalla sua posizione, ma avvicinandosi maggiormente, baciando il mio collo.

-mia madre-risposi io, quasi sul punto di tirare il telefono. Non odiavo mia madre, ma quando mi chiamava di mattina così presto non significava niente di buono.

-non rispondi?-mi chiese Jungkook, alzandosi per potermi guardare in viso, notando da subito la mia preoccupazione.

-non lo so, di solito quando mi chiama di mattina così presto non promette niente di buono-risposi io, guandandolo spaventato.

Sospirò, prima di portare il suo dito sullo schermo ed accettare la chiamata, mettendo poi il vivavoce.

Mamma Jimin
Buongiorno Tesoro, ti ho svegliato?

Jimin
No ero sveglio....dimmi mamma

Mamma Jimin
Volevo soltanto sapere come sta andando con Jungkook?

Roteai gli occhi al cielo già scocciato da quella chiamata, incontrando quelli di Jungkook, che ormai era sopra di me, che sorrise e mi sussurò "rimani calmo e finirà presto" per poi lasciarmi un bacio tenero sulla guancia.

Jimin
Tu mi hai chiamato solo per questo?

Mamma Jimin
Beh mi interessa sapere la vita di mio figlio

Jimin
Mamma sono le 7 del mattino cazzo

Mamma Jimin
Quindi?

Jimin
Mamma io sto per chiudere ti avverto

Mamma Jimin
Va bene, va bene....ah un'ultima cosa

Jimin
Cosa?

Mamma Jimin
Spero sia già in cantiere il mio nipotino

Jimin
Addio mamma

Dissi prima di chiudere la chiamata e sbuffare pesantemente. Mancava solo lei a rompere con questo bambino. Come dovevamo dirlo che non eravamo pronti? Posai il cellulare sul comodino, sbuffando nuovamente.

-non sei stato un po' troppo duro con lei?-mi chiese Jungkook ormai sveglio, fissandomi negli occhi.

-forse un po', ma perché adesso tutti cominciano con questa storia del bambino cazzo-risposi io alzandomi, spostando Jungkook da sopra di me e mettendomi seduto sul letto, con le mani sul viso pronto a piangere.

Jungkook si sedette dietro di me, aprendo le gambe, trascinandomi contro il suo petto ed abbracciandomi. Sapeva perfettamente come fare per tranquillizzarmi.

-piccolo te l'ho già detto. Noi andremo con i nostri tempi ok?! E se ai nostri genitori non sta bene sono affari loro. Sono le nostre vite, non le loro mhh?!-mi disse, mentre mi stringeva a se, accerrezzandomi dolcemente e baciandomi la spalle. Io annuii, guardandolo dolcemente.

-ok ora che sei più tranquillo, dammi un bacio che ho bisogno di energia per cominciare la giornata-mi disse ancora facendomi sorridere e sorridendomi a sua volta prima di baciarmi dolcemente.

-stasera hai impegni?-mi chiese ancora ed io scossi la testa in segno di negazione

-bene ora li hai con me, voglio uscire a cena con te-mi disse facendomi sorridere per l'imbarazzo e l'emozione.

-jeon Jungkook mi sta per caso chiedendo un appuntamento?-chiesi io con un sorriso divertito sul viso

-può essere-mi sussurrò prima di baciarmi nuovamente.

-ok piccolo, ora io devo andare in ospedale per il mio turno. A stasera- continuò baciandomi nuovamente prima di vestirsi velocemente e prendere la sua tracolla.

Mi sentivo dentro un sogno.

ANNEBBIATO DA TEWhere stories live. Discover now