57. sei geloso?

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Jimin's pov
Ero ormai quasi pronto per la serata che aveva organizzato Jungkook. Non sapevo sinceramente cosa aspettarmi nel modo più assoluto, ma una cosa la sapevo. Ero in ansia. Un'ansia terribile con l'aggiunta di una curiosità tale che mi stava divorando l'anima.

Non facevo che sorridere allo specchio mentre finito di sistemarmi i capelli, immaginando la bellissima serata che aveva organizzato.

Immaginavo una cena in un bel ristorante, noi due da soli, mano nella mano, occhi negli occhi mentre ci godevamo quello che piano piano si stava trasformando in amore. Sulle mie labbra spuntò un sorriso ancora più grande del precendente, immaginando la serata che si prospettava nella mia mente.

Sapevo che Jungkook sarebbe stato qui a momenti e che saremo subito andati via. Dovevo essere pronto in tempo, dovevo essere bello in tempo. Bello per lui. Volevo stupirlo e farlo contento. Volevo che solo vedendomi rimanesse a bocca aperta e che fosse fiero di farsi vedere con me.

Venni risvegliato dai miei pensieri dal suono della serratura della porta d'ingresso che si apriva. Jungkook era arrivato finalmente ed io non riuscivo a smettere di sorridere come un ebete. Avevo una voglia pazza di vederlo, di abbracciarlo e di baciarlo. Rimasi ad ascoltare le sue mosse in casa sentendo i suoi passi farsi sempre più vicini alla nostra stanza, finché non vidi la porta aprirsi trovandomelo subito davanti. Alzai lo sguardo e sorrisi nel vederlo sulla porta che mi sorrideva a sua volta. Era ancora più bello di quando era uscito quella mattina. Come era possibile che dopo un turno in ospedale fosse ancora più bello di appena sveglio? Come era possibile?

I nostri sguardi si intrecciarono all'istante, finché non lo vidi squadrarmi dalla testa ai piedi prima di vedere comparire un ghigno sul suo volto, che mi fece arrossire.

-perché mi guardi così?-chiesi accaldato dal suo sguardo su di me che sembrava volesse mangiarmi da un momento all'altro. Speravo che fosse perché gli piacesse il mio outfit e non per altre cose come "non possiamo più uscire" o cose simili.

-sei da mozzare il fiato-pronunciò tutto di un fiato avvicinandosi a me e poggiando le sue mani sui miei fianchi. Il mio cuore a quelle parole perse un battito, per poi iniziare a battere come se volesse uscirmi dal petto.

-forse anche troppo-mi sussurrò all'orecchio, prima di lasciarci un bacio che mi provocò non so quanti brividi lungo la schiena.

Si scostò un po' da me, così da potermi guardare in faccia e mi lasciò un tenero bacio sulle labbra. Chiusi gli occhi per godermi meglio quel leggero ma dolce contatto che stavo ricevendo.

-stasera probabilmente dovrò picchiare qualcuno- continuò, ricevendo un'occhiata confusa da me, mentre le sua mani si muovevano indisturbate sui miei fianchi.

-beh vestito così sicuramente gli occhi saranno tutti su di te e la cosa mi fa impazzire-continuò lui, mettendo una mano sotto la mia maglia, accarezzandomi la schiena, portando il mio corpo sempre più vicino al suo.

-sei geloso?-chiesi io con un ghigno sul viso soddisfatto di quello che ero riuscito a concludere, portando le mie mani sulle sue spalle accarezzandole dolcemente. Ero riuscito nel mio scopo. Volevo farlo impazzire e ci stavo riuscendo.

-da morire-mi rispose, baciandomi nuovamente ma stavolta approfondendo il bacio anche se non troppo o non saremmo più usciti.

-meglio che ora mi cambi o faremo tardi. Dammi 5 minuti ed andiamo piccolo mhh?!-mi disse ancora prima di lasciarmi un dolce bacio sulle labbra e dirigersi verso l'armadio per prendere dei vestiti.

Sentivo il mio cuore a mille e milioni di brividi su tutto il corpo, non riuscivo a smettere di sorridere mentre lo guardavo dirigersi verso il bagno.

ANNEBBIATO DA TEМесто, где живут истории. Откройте их для себя