85. l'ho creduto

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Jimin's pov
-facciamo tutti un brindisi al nostro Jimin, che nonostante non voglia ammetterlo oggi è il suo compleanno-urlò Tae, mettendomi poi un braccio intorno alle mie spalle ed alzando il suo calice per festeggiare ed iniziare il brindisi di cui parlava. Lo lasciai fare, bevendo il liquido, presente nel mio bicchiere, tutto insieme.

-auguri Chim!-replicò Jin, alzando il suo calice a sua volta per poi venire ad abbracciarmi. Ricambiai subito l'abbraccio sussurrandogli un "grazie Hyung".

-ehi ehi ehi....siete un po' troppo espansivi con il mio ragazzo-intervenne Jungkook, vedendo la scena dalla webcam del mio PC, ridendo subito dopo.

Jin non appena sentii le sue parole, si allontanò ridendo alzando le mani, cosa che fece ridere sia me che Jungkook.

-il grande capo ha parlato-disse, rivolgendosi a Jungkook ironico, ricevendo un'occhiata da lui del tipo "ti tengo d'occhio"

-sei il solito geloso Kokkie-gli dissi con un sorriso in viso, adorandolo quando faceva così.

Senza farsi sentire da nessuno, usando il labbiale, mi disse "ti amo amore mio, sei bellissimo". Io arrossì ricambiando con un "ti amo anche io", quando fui sicuro che nessuno mi stesse guardando.

Passarono le ore e tutto procedette bene, finché non arrivò il momento della torta, che venne portata in sala con tanto di candeline e canzoncina. Jin ne aveva preparata una con panna, crema e fragola, la mia preferita. Mi conosceva davvero bene devo dire. Venne poggiata sul tavolo da quest'ultimo e iniziò la canzoncina.

-tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri caro Jimin, tanti auguri a te-tutti in coro iniziarono a cantarmi gli auguri. Volevo sprofondare. Quello della canzoncina era il momento peggiore. Tu fermo come un palo, sotto i riflettori, mentre tutti cantano per te e ti fissano. Muori dall'imbarazzo e vorresti solo correre lontano, cambiare nome e non tornare più.

Una volta finito quel momento imbarazzate, tutti urlarono e fischiarono. Nonostante tutto era una bella serata. Avevano fatto bene i miei migliori amici ad insistere tanto. Mi stavo divertendo molto con tutti loro. Dovevo ammettere che mi piaceva la loro compagnia, soprattutto ora che Kokkie era lontano.

-chim-venni richiamato da te che si avvicinò a me con un sacchetto tra le mani. Sapevo perfettamente cosa fosse e volevo strozzarli uno ad uno. Avevo espressamente chiesto niente regali, ma ovviamente non avevano ascoltato. Non potevo ovviamente odiarli per questo, anzi avevo comunque apprezzato il loro gesto.

Finsi di essere sorpreso, attendendo che continuasse volendo avere la conferma dei miei pensieri.

-senti, sappiamo che non volevi regali ma noi abbiamo pensato di fartene uno piccolo piccolo tutti insieme. Così è come se non fosse niente-mi disse Tae, sorridendomi sperando in una mia reazione positiva porgendomi il sacchetto.

Dopo qualche attimo, mi aprii in un sorriso afferrando il pacchetto e portandomelo sulle gambe.

-grazie ragazzi-dissi felice. Anche se avevo detto di non volerne, sapere che lo avevano fatto lo stesso mi scaldava il cuore. Voleva dire che ci tenessero a me.

Iniziai a scartare il pacchetto, fino a trovarmi uno stupendo maglione rosso di lana.

-grazie è bellissimo. Davvero grazie a tutti-dissi, sorridendogli, provandolo subito.

-amore fammi vedere come ti sta, che non ti vedo bene-attirò la mia attenzione Jungkook, che mi chiese di spostarmi più indietro per vederlo meglio. Subito lo vidi ghignare e con un sorrisetto beffardo mi chiese di prenderlo con tutto il PC e di portarlo in camera dato che doveva dirmi una cosa.

Dal suo ghigno capii che non era niente di buono o meglio niente di lecito davanti a degli ospiti.

Lo afferrai ed andai in camera qualche minuto. Aprii la porta, rimanendo a bocca aperta non appena vidi come era conciata la stanza. Era immersa nel buio, illuminata in maniera soft da diverse candele, c'erano petali di rosa sparsi ovunque e foto di me e Jungkook attaccate in ogni dove.

Appena vidi tutto ciò quasi mi cadere il computer dalla gioia di quel gesto. Non riuscivo a crederci che avesse organizzato tutto ciò per me. Come aveva fatto?

-jungkook...io...-dissi ancora esterrefatto e sorpreso da quel gesto totalmente inaspettato. Ero convinto che non avrei ricevuto niente da parte sua, data la situazione ma invece era riuscito comunque a sorprendermi.

-buon compleanno amore mio-mi disse con un tono dolce e pacato. Sentivo le lacrime arrivare ai miei occhi, ma cercai di trattenerle.

-ti piace?-mi chiese sorridendo guardandomi, mentre io annuivo con le lacrime agli occhi per la gioia.

-ma come hai fatto? Cioè tu sei lì...qui..io...-cercai di dire quando la sua risata mi interruppe.

-vedi piccolo, un mango non rivela mai i suoi segreti. C'è un'altra cosa che ho preparato per te. Se ti avvicini al letto puoi vederla-mi disse ed io come ipnotizzato feci come richiesto avvicinandomi al letto.

Non appena fui li, vidi una piccola scatola sopra esso, con un bigliettino annesso. Lo presi e lo iniziai a leggere, dopo essermi seduto sul pavimento con il PC poggiato sul letto davanti a me.

"Amore mio, anche se siamo lontani non potevo non festeggiare il giorno migliore che ci sia. Senza questo giorno, tu non ci saresti e io probabilmente ora sarei perso. Nella scatola c'è qualcosa che per me è importante, in quanto per uno scherzo del destino o per il gioco di esso mi ha portato da te. Se quel giorno avessi saputo che sarebbe finita così, ti avrei girato e ti avrei baciato senza pensarci.

Tanti auguri piccolo mio.

Ti amo tanto. Il tuo kokkie."

Non appena finii di leggere mi resi conto di essere in lacrime. Alzai lo sguardo verso Jungkook, il quale aveva gli occhi fissi su di me, anche lui in lacrime.

-ti amo anche io-sussurrai, prima di afferrare la scatolina ed aprirla, davanti allo sguardo attendo di Jungkook.

Appena ne vidi il contenuto, sentii una fitta al cuore. Non poteva essere vero. Non poteva essere lui il ragazzo che mi aveva rubato gli orecchini, il giorno che ero stato assunto dalla sua famiglia.

Iniziai a piangere ancora di piu, non riuscendo a controllare più le mie emozioni. Sentivo il cuore come se stesse per esplodere da quel gesto apparentemente insignificante, ma carico di amore.

-jungkook...io...non posso crederci...tu sei...-iniziai a parlare trattenendo i singhiozzi.

-si piccolo, sono stato io quel giorno a comprare gli orecchini. Da quel giorno ho voluto credere che fossero stati loro a portarmi da te.-mi disse, sorridendomi

-ma perché nella scatola ce n'è solo uno?-chiesi confuso. In un primo momento non gli avevo dato peso, preso dalla felicità, ma ora mi chiedevo dove fosse l'altro.

-eccolo-mi rispose, voltandosi verso destra per mostrami l'orecchino al suo orecchio.

-voglio dividerlo con te. Così come il destino ci ha unito, io mi voglio unire a te con questi orecchini-continuò, invitandomi ad indossarlo, cosa che feci subito.

-ti amo-dissi subito dopo, portando una mano sul monitor. Volevo terribilmente abbracciarlo, baciarlo e stare stretto tra le sue braccia in quel momento. Dopo questo gesto, avevo avuto ulteriormente la conferma del suo amore nei miei confronti. Dopo tutto quel tempo che era passato, lui aveva tenuto gli orecchini come un oggetto prezioso, convinto che fosse stato il destino a farci incontrare quel giorno.

Lo vidi fare la stessa cosa,lasciandomi un bacio prima di dirmi che forse era il momento di tornare dagli altri, non prima però di aggiungere qualcos'altro.

-piccolo, sei così bello e sexy stasera che se fossi stato lì ti avrei sbattuto ovunque per casa fino a che non mi avresti implorato di fermarmi-mi disse con un ghigno sul viso che mi fece quasi tremare dall'imbarazzo.

-JUNGKOOK!!-urlai, portandomi le mani davanti al viso ed avvampando

-come se non ti piacesse quando ti prendo brutalmente-continuò scoppiando poi a ridere, facendomi diventare rosso fin sopra alle orecchie.

ANNEBBIATO DA TEDonde viven las historias. Descúbrelo ahora