73. avrei dovuto farlo?

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Jimin's pov
Eravamo seduti nel nostro salotto già da un po'. Jungkook aveva spiegato nei minimi dettagli tutto quello che era successo da prima che ci sposassimo fino a quel momento, di come i nostri genitori ci avessero costretto a farlo per loro interessi, per come ci avevano chiesto un nipote e per come insistevano ogni giorno chiamandoci ripetutamente quasi minacciandoci. Io ero rimasto lì seduto in silenzio, cercando di realizzare la situazione. Non potevo credere che Hoseok fosse davvero lì, che fosse un avvocato e per giunta il nostro. Non credevo che lo avrei mai rivisto in tutta la mia vita, anche perché dopo la rottura con Tae aveva lasciato il paese trasferendosi in America.

Il mio pensiero era fisso su Tae. Se solo avesse saputo che Hoseok era il nostro avvocato, non credo l'avrebbe presa tanto bene. Probabilmente avrebbe dato di matto e mi avrebbe dato del falso amico per averlo assunto a sua insaputa. Sfortunatamente però non era colpa mia se ora lui si trovava nel mio salotto a parlare del nostro problema con il mio ragazzo. Era stato lui a contattarlo. Chissà se Tae avrebbe capito la situazione? Chissà se mi avrebbe odiato?

-allora Chim confermi?-mi chiese d'improvviso Hoseok, facendomi tornare alla realtà. Sbattei un paio di volte le palpebre, prima di prendere parola.

-ehm...scusami mi sono perso il discorso-risposi, stringendo la tazza tra le mani ed abbassando lo sguardo. Non avevo seguito minimamente quel discorso, troppo preso dai miei pensieri e le mie preoccupazioni.

-minnie che succede? Ti vedo pensieroso-mi chiese Jungkook, avvicinandosi a me mettendo una mano sulla mia coscia per attirare la mia attenzione.

Alzai lo sguardo incontrando il suo, iniziando a fissarlo e cercando di fargli capire come mi sentissi senza parlare. Evidentemente riuscì ad afferrare, dato che con una scusa mi trascinò in camera per parlare.

-allora che succede?-mi chiese appena chiuse la porta alle sue spalle, avvicinandosi poi a me, già seduto sul nostro letto.

-ecco...vedi....mi fa strano avere Hoseok come avvocato, pensando alla sua storia con Tae e la loro rottura e tutto il resto-dissi un po' titubante, giocherellando con le mani

-amore, lo so che per te è strano rivederlo visto i vostri trascorsi, ma lui ci serve. È molto bravo nel suo lavoro lo so per certo e lo sai anche tu, dopo tutto lo conosci meglio di me-mi rispose Jungkook, prendendomi le mani e cercando di farmi sorridere.

-lo so, kokkie è che....non so come potrebbe prenderla Tae se lo sapesse-dissi, esternando tutte le mie preoccupazione. Avevo paura, paura che lui non capisse. Non avrei sopportato di perdere Tae, eravamo migliori amici da sempre ed era una parte fondamentale della mia vita.

-Tae capirà, ne sono sicuro. Ci parlerò io, stai tranquillo-mi disse per poi abbracciarmi, accarezzandomi la schiena.

-promesso?-chiesi io, con un tono un po' bambinesco

-si amore, promesso-mi rispose lui, accarezzandomi i capelli.

Dopo questa breve parentesi, tornammo in salotto riprendendo il discorso con Hoseok. Questa volta ero più concentrato e più attento alla discussione. Non volevo distrarmi ancora una volta e fare la figura dello stupido di nuovo.

-ok, allora la prima udienza sarà venerdì prossimo alle 16 al tribunale di Seoul. Non preoccupatevi troppo, viste le cose di cui siamo a conoscenza non credo avranno speranze di vincere-ci spiegò Hoseok, cercando di rasserenarci. Effettivamente questa storia era surreale. Come avevano potuto pensare di farci causa solo per avere un nipote. Soprattutto era legale farlo? Non si rendevano conto di quanto fossero ridicoli?

-bene, Hoseok spero tu abbia ragione. I nostri genitori sono un p....-iniziò  Jungkook a parlare, quando il suo cellulare iniziò a squillare allarmandolo. Lo prese e guardò chi lo stesse chiamando, prima di allontanarsi per rispondere.

ANNEBBIATO DA TEWo Geschichten leben. Entdecke jetzt