ANNEBBIATO DA TE

37. ma ti è piaciuto?

Jk's pov
Dopo quello che era successo, avevo passato tutta la giornata in un bar o meglio nel bar in cui lavorava il mio migliore amico Namjoon. Ero andato lì sperando che mi aiutasse a capire il perché delle mie azioni. Avevo bisogno di parlare con qualcuno e di sfogarmi. Avevo bisogno di una spalla su cui piangere e qualcuno con cui parlare che sapevo non mi avrebbe giudicato.

-kokkie insomma non fare quella faccia. Hai baciato tuo marito e allora? È normale...-mi disse, poggiandosi al bancone davanti a me

-no non lo è quando il matrimonio in realtà non è veramente reale ma solo un contratto di affari-risposi, scolando il bicchiere che avevo fra le mani in un solo sorso

-magari il vostro matrimonio si sta evolvendo in un matrimonio d'amore...-continuò cercando di insinuare qualcosa

-ma non farmi ridere. Jimin non prova niente per me. Lo ho sempre trattato male, solo di recente stiamo andando abbastanza bene cercando di essere amici, ma...dopo quello che è successo..-dissi prendendo poi una pausa prima di parlare ancora ma Nam parlò al posto mio

-dopo quello che è successo niente kokkie...Jimin capirà se gli parli del perché lo hai fatto, vedrai-rispose Nam ma io sorrisi un po' sarcastico.

-perché lo ho fatto?...sai, non lo so nemmeno io...vedi lui era lì sembrava così piccolo, indifeso e tremendamente carino che non lo so, il mio cervello si è come spento e il corpo si è mosso da solo-risposi io, passandomi poi una mano tra i capelli

-kokkie...la vera domanda è...ti è piaciuto baciarlo?-mi chiese lui, facendomi portare lo sguardo su di lui che sorrise soddisfatto.

-mi è piaciuto?-chiesi ad alta voce a me stesso, inziando a guardare un punto cercando di ripensare alle emozioni del momento.

Se mi era piaciuto? Cazzo sì mi era piaciuto da morire. Quel contatto avuto con le sue labbra mi aveva trasmetto una sensazione piacevole alla bocca delle stomaco. Sentivo le farfalle svolazzare libere nel mio stomaco mentre le mie labbra si muovevano in sintonia con quelle di Jimin.

-scusa Hyung devo andare-dissi alzandomi e uscendo fuori da quel locale, dirigendomi verso l'unico posto dove avrei potuto trovarlo. A casa nostra.