Trentaquattresimo

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"Quindi di cosa vorresti parlarmi?"

I due erano in posizione stante nel corridoio che si affacciava all'esterno dell'aula, il minore non sembrava mostrare la solita espressione rilassata e ciò insidiò un accenno di irrequietudine in Jimin.

"Beh.." incominciò Jungkook. "Non è così importante, ma mi preme chiedertelo"

"Chiedermi cosa?"

"Avevi una cotta per me?"

A Jimin quasi si spezzò il fiato e per un istante il respiro gli si mozzò in gola poiché– come ne era a conoscenza? I vocaboli incespicavano, l'uno di seguito all'altro, alla disperata ricerca di una via d'uscita dalla cavità orale parzialmente dischiusa del ragazzo. Seppure non si trattasse più di una realtà attuale, gli arrecava imbarazzo proferirne parola.

"C-come?" Il biondo forzò una risata. "Perché dovresti credere– chi te lo ha detto?"

Inizialmente, Jimin l'aveva programmata come domanda retorica, non si aspettava alcuna risposta dal più piccolo; per lo meno, se l'avesse fatto avrebbe solamente presupposto la sua tanto attesa comprensione della faccenda. Sarebbe tardi ma fa niente.

Tuttavia, ogni proposito venne ridotto in cenere non appena Jungkook esordì con:

"Beh... a dire la verità"

—————❀

"Yoongi, dov'è il tuo adorabile fidanzato?" chiese Hoseok, scrutando l'intero perimetro della stanza. "Anche il tuo Taehyung"

"C-co–" a Taehyung non venne concessa una produttiva occasione per portare a termine la sentenza espressa, la quale venne prontamente interrotta da Yoongi.

"Non lo so" il maggiore gettò lo sguardo sull'anta della porta nella speranza che il ragazzo ne abbassasse la maniglia in quel preciso istante. "Erano con noi fino ad un momento fa"

"Dovremmo andare a controllare?" intervenne Taehyung, le guance tinte di un vermiglio appena in sboccio, a causa del precedente commento. 

"Ci raggiungeranno a momenti. Capisco che tu non riesca a sopportare l'idea di separartene per meno di un secondo ma cerca di rilassarti" Namjoon ridacchiò, indirizzando degli amichevoli colpetti sul dorso dell'altro.

Al limitare del minuto successivo, l'uscio venne aperto e i cinque volsero i capi in sua direzione, constatandone la presenza di Jungkook, il quale ne affiancava il telaio, gli occhi intrisi di colpevolezza.

Il sorriso di Yoongi scomparve nello stesso istante in cui fronteggiò la figura di Taehyung che, al medesimo modo comprese l'anomalia nel suo comportamento. 

"Tae.." pronunciò Jungkook flebilmente. "C'è un piccolo problema..."

"Cosa? Cosa c'è?" si precipitò a chiedere Taehyung, raggiungendo frettolosamente il ragazzo. Yoongi lo seguì all'istante.

"Dov'è Jimin?"

"È questo il problema"

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"Beh... a dire la verità.." iniziò Jungkook. "È stato Yoongi Hyung a farlo"

"Cosa?" espirò Jimin. "No. non l'ha fatto, perché avrebbe dovuto..?" D'improvviso il suo buon umore si dileguò, disperdendosi nella densità dell'aria da cui gli parve arduo poterne trarre l'ossigeno. Non sembrava affatto qualcosa che il corvino avesse potuto fare, ma Jungkook di sicuro non era un bugiardo.

"È la verità quindi?" insistette nuovamente il minore, ma il compagno ignorò il quesito postogli.

"Quando te l'ha detto?"

Cry Baby║y.min║ITAWhere stories live. Discover now