Quarantuno

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Quella giornata prometteva bene.

Jimin era in piedi davanti ai distributori automatici, in attesa che le bevande selezionate scivolassero nella scatola di erogazione. Le osservò cadere dai contenitori una per una, finché la quantità non crebbe sino a sette. Si sforzò di afferrarle tutte ma mentre faticava nel tentativo realizzò che forse quella non era l'idea migliore.

Riuscendo a distribuirli anche negli avambracci, si incamminò con i sette frullati, arrestando i passi quando, alternandosi, finivano a terra. E allora li riprendeva e li infilava nuovamente tra le braccia.

Si maledì di essere tanto goffo.

Dopo averne raccolto soltanto la metà, sentì un rumore di passi che si avvicinavano. Non ci prestò attenzione, fin quando non notò che lo sconosciuto aveva raccolto uno dei frullati ancora a terra. Jimin alzò la testa con uno scatto, pronto a fermare il ladro a gran voce, tuttavia arrestò le sue parole quando realizzò che questo gli stava venendo incontro.

Il suo viso non gli era noto; non lo riconobbe in quanto amico, ma non era nemmeno un compagno di classe. 

Si sbrigò a chiudere la bocca non appena si rese conto che era aperta.

Lo studente si fermò a un passo da lui e si inginocchiò; protese il braccio e sul suo volto si formò un sorriso perfettamente dritto. 

Gli occhi di Jimin si incollarono sulla sua mano, per poi tornare al viso, dopo essersi riappropriato del frullato. Sollevò gli angoli delle labbra e pronunciò un cortese "grazie".

"Nessun problema" rispose il ragazzo, alzandosi nuovamente in piedi per raccogliere gli altri frullati. Jimin si sollevò da terra e restò a contemplare la scena, ispezionando la divisa del giovane alla ricerca del suo cartellino: Ha Sung Woon

Perché questo ragazzo mi sta aiutando?

E quando si prese del tempo per guardarlo meglio, pensò che fosse anche molto bello.

"A-ah grazie, puoi lasciare che faccia io ora, davvero"

Sungwoon lo interruppe ridacchiando, terminò di recuperare l'ultimo oggetto da terra e poi lo mostrò al suo proprietario, affiancandolo. "Ho fatto, ecco qui. Ora dove si va?"

"Huh?" 

"Dove devi andare? Ti vengo dietro con queste, non puoi portarle tutte da solo" 

Jimin percepì uno strano calore sulle guance. Volse subito lo sguardo a terra.

Questo non è mai successo prima d'ora

Il goffo proprietario dei frullati si decise ad annuire ed indicò al gentile sconosciuto la classe in cui era diretto. I due si incamminarono fianco a fianco, nel silenzio, finché il bel ragazzo non si decise a parlare.

"Dunque... che ci fai con sette frullati?" 

"Oh, sono per i miei amici" Jimin sorrise

"E' un numero di amici considerevole"

"Non credo sia così grande"

"Più grande del mio. Mi basta una mano per contare fino a tre"

Jimin lo guardò finalmente negli occhi, a sopracciglia sollevate

"Alcune persone non ne hanno neanche di amici, dovresti esserne grato"

Sungwoon alzò le mani in sua difesa, ridendo, i frullati ancora saldi nella presa. "Lo so, lo so, era solo per dire"

"In che classe sei?" domandò Jimin, sperando di non essersi sbagliato nell'aver creduto che non facesse decisamente parte della sua. 

"Classe 5" rispose prontamente lui. "quella di fianco alla tua"

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⏰ Last updated: Oct 05, 2023 ⏰

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Cry Baby║y.min║ITAWhere stories live. Discover now