Secondo

282 12 4
                                    

"Jimin!"

Il suddetto ragazzo si voltò, mentre saliva le gradinate della scuola, per vedere il suo migliore amico correre in quella direzione.

"Jimin, aspetta!" Taehyung lo chiamò nuovamente ma in cambio l'altro gli rivolse un sorriso sprezzante prima di voltarsi e continuare a camminare.

"Ci vediamo domani"

"No, aspetta ti prego, solo un attimo!"

Raggiunse Jimin e gli afferrò il braccio, impedendogli di muoversi.

"Non è colpa mia" disse il ragazzo, il respiro affannato. "Non gli ho chiesto io di piacergli!"

Jimin sospirò, provando un senso di debolezza dopo aver sentito quelle parole. Era consapevole che non fosse sua la colpa, ma non poté fare a meno di nutrire sentimenti di rabbia ed una forte gelosia nei suoi confronti. "Lo so... Scusa voglio soltanto tornare a casa"

"Possiamo almeno fare la strada di casa assieme?" Taehyung sorrise speranzoso

"Sii grato al fatto che tu abbia un così bel faccino" Jimin roteò gli occhi per poi ricambiare il sorriso. Si avvicinò al ragazzo per dargli un pizzico leggero sotto al mento; gesto che fece ridere entrambi con sincera genuinità.

"Lo sono" disse l'altro, intrecciando il proprio braccio a quello dell'amico.

"Tae!"

I due si voltarono e videro una figura incamminarsi in loro direzione. Jungkook

"Oh dio" farfugliò Jimin sottovoce

"Hey" rispose Taehyung, visibilmente imbarazzato, sapendo che l'amico non avrebbe voluto avere Jungkook tra i piedi al momento.

"Andiamo insieme, d'accordo?"
Jungkook sorrise. "Oh, ciao Jimin" dedicò un breve saluto al ragazzo ma questo in risposta gli rivolse un misero cenno del capo.

"Uhm.. magari un'altra volta Kookie, oggi torno a casa con lui"

"Kookie?" Jimin squadrò Taehyung con perplessità; improvvisamente una spiacevole sensazione di gelosia incominciò ad ardere nel suo stomaco; quel calore familiare si risvegliò, divampando sulle carni già precedentemente consumate del ragazzo.

Taehyung si voltò verso di lui, per potergli dare una spiegazione, il panico gli offuscava gli occhi.
"No- aspetta"

"Non importa, accompagnalo pure. Io sarei comunque dovuto passare al supermercato per comprare qualcosa da mangiare, non avresti sicuramente preferito fare tanta strada per seguirmi"
con ciò Jimin rimosse il braccio dalla stretta di Taehyung e si incamminó, da solo.
Sentì l'amico gridare più volte il suo nome, ma perseguì nell'ignorarlo ogni volta.
Naturalmente aveva mentito; non aveva bisogno di comprare assolutamente nulla. I suoi genitori non erano nemmeno a casa, e la dispensa da quel che ne aveva memoria era più che capiente.

Sfilò le cuffiette fuori dalla tasca dei pantaloni, infilandosele nelle orecchie. La prima canzone che propose la sua playlist fu una cover terribilmente lenta e insopportabilmente deprimente suonata al pianoforte, che provocò un gemito di disperazione in Jimin, ma che nonostante ciò, decise di non passare alla successiva. Dopotutto questa era una sua abitudine: ascoltare canzoni tristi quando lui di per sé, lo era già.
Si mise a calciare le pietre lungo il sentiero ghiaioso che circondava il perimetro della sua scuola, mentre si allontanava, fino a che non si lasciò l'edificio completamente alle spalle.

Kookie; ripetè quel nomignolo nella sua mente con un sorriso di scherno. Sembra quasi che... Taehyung mi abbia tradito.

---

Cry Baby║y.min║ITAWhere stories live. Discover now