Ventesimo

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"Hai intenzione di fare la prima mossa o cosa?"

"Taehyung!"

"Hey, non urlarmi addosso, sto solo cercando di stimolarti"

"Sei piuttosto pessimo nell'arte dell'incoraggiamento"

"Non lo sono"

"Lo sei!"

"Non lo sono!"

"Lo s-"

Jungkook si incamminó sino a raggiungere i rispettivi banchi dei due amici, imprimendo un sonoro schiaffo sulle sommità delle loro teste. "Ragazzi, datevi una calmata" disse, prendendo posto al di sopra del tavolo di Taehyung, come di consueto.
"Se vuoi ottenere le attenzioni di Yoongi devi essere disinvolto, non puoi fargli credere di star adottando un comportamento diverso dal solito, soprattutto se appare decisamente forzato. Altrimenti penserà tu sia parecchio strano-"

"-non stavo di certo esigendo alcuna sorta di consiglio d'amore," grugnì Jimin, innalzando le braccia in aria. "Sto solo cercando di fare in santa pace i compiti che ci sono stati assegnati!"

"Beh, a meno che fissare Yoongi non sia l'agognato compito di cui parli, posso confermare che tu non sia stato molto produttivo negli ultimi trenta minuti da quando ci troviamo qui."

"T-Taehyung!"

Jimin incrociò le braccia al petto con un cipiglio in volto, direzionato ai due ragazzi. "Vi ucciderò per davvero se gli arriverà all'orecchio una singola sillaba di ciò che state blaterando, lo sapete questo?"

Taehyung incurvò le labbra con dolcezza. "Non saresti mai in grado di sopprimere i migliorissimi migliori amici che potresti mai avere nell'intero pianeta Terra"

"Mettimi alla prova, Kim Taehyung" brontolò di rigetto, per poi rituffare la testa nei libri.

———

Sii disinvolto, disse tra sé e sé, dopo aver sistemato le sue cose all'interno della cartella, ed essersi avviato tra le fila di banchi.

Non farlo apparire forzato. Il ragazzo stava riepilogando nella sua mente ogni punto tratto dal discorso che Jungkook gli aveva rivolto poco prima- odiava ammetterlo ma stava rinnegando le sue stesse parole.

E qualsiasi cosa tu faccia, non mandarla a monte. Jimin si interruppe una volta raggiunta la postazione del corvino.

Yoongi era impegnato nell'infilare i libri negli scomparti dello zaino, quando vide Jimin in piedi accanto a lui, intento a giocherellare con le maniche della propria uniforme: le mani che si dileguavano al di sotto del tessuto per poi riaffiorare l'istante successivo.

"Jimin?" pronunciò il ragazzo con una leggera nota di sorpresa nella voce, notando come fosse stato il minore quella volta ad approcciarlo per primo. Solitamente se ne restava quieto al proprio banco, nell'attesa in cui Yoongi l'avrebbe affiancato per il pranzo. Ma quello era l'orario di fine lezioni, e Jimin da tempo si era cimentato nell'abilità del defilarsi assieme a Taehyung e Jungkook prima che Yoongi potesse anche soltanto accennare ad un saluto.

Ma era sempre felice di vedere il più piccolo.

Il ragazzo gli rivolse il migliore dei suoi sorrisi tratti dal repertorio, esibendo i denti candidi come se ciò gli avesse concesso un vantaggio.

"Hyung.." incominciò. "Mi stavo chiedendo se.." le parole gli morirono in gola quando la repentina sensazione di irrequietudine si fece più intensa di quanto già non lo fosse.

"Se..?" lo incoraggiò l'altro accentuando una risata.

"Se volessi bere qualcosa" si dondolò avanti e indietro sui propri talloni, gli occhi slittavano dalla figura di Yoongi al pavimento. "Con me" aggiunse infine, puntualizzando la cosa.

Cry Baby║y.min║ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora