Quarto

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"Tae?" Jungkook andò a sedersi accanto al ragazzo nel loro tavolo da pranzo. Poggiò sulla superficie liscia il proprio vassoio, sul quale era riuscito a ritagliare dello spazio in più per del cibo extra. "Cosa è successo?" il portavivande di Jimin era ancora adagiato sul pavimento, la cameriera della mensa chinata a pulire.

Taehyung sedeva dinoccolato, un'espressione amareggiata in volto.
Al minore non piaceva affatto vederlo in quello stato, ma non aveva idea di cosa stesse accadendo tra i due, e di conseguenza non poteva farci niente "Mi odia kookie" disse con rammarico.

"E' il tuo migliore amico, non potrebbe mai odiarti" Jungkook avrebbe voluto domandare nuovamente quale fosse il problema, ma ogni volta che tentava di farlo l'altro lo liquidava con un 'niente di che', o 'non devi preoccuparti'.

Idiota, ovvio che è qualcosa per cui debba preoccuparmi.

"Dico sul serio kookie... potrebbe aver smesso di considerarmi il suo migliore amico" Taehyung sollevò lo sguardo verso il suo interlocutore con le lacrime agli occhi. Il minore a quella vista giuró di provare una fitta la petto, la sensazione che il suo cuore fosse appena andato in frantumi. Non poteva dire di conoscere il ragazzo da tempo immemore, ma abbastanza da essersene potuto innamorare profondamente.

Taehyung attirò l'attenzione del più piccolo quando non erano ancora semplici conoscenti. Ricordò il giorno in cui lo vide assieme a Jimin all'interno della classe: quasi non riuscì a credere ai propri occhi. Jungkook si era trasferito nell'istituto all'inizio del secondo anno, e nonostante non conoscesse ancora nessuno, non era mai stato più entusiasta di aver cambiato scuola. Naturalmente non mancò l'afflizione per la sua spiacevole perdita, e per i vecchi ricordi; ma non appena ci mise piede, ebbe modo di rifarsi gli occhi quando un ragazzo di una perfezione ineguagliabile, tanto da sembrare una proiezione irreale del proprio subconscio, gli soggiogò la vista e i sensi. Da quel momento in avanti, ebbe occhi solo che per lui, tentando in continuazione di rendere innegabile alla vista dell'altro che ne fosse attratto.

Ciò nonostante, faceva male il fatto che la sua cotta non venisse in alcun modo degnata di uno sguardo, nonostante i numerosi segnali. Pensava spesso che fosse il ragazzo più spudoratamente ovvio che si fosse mai visto, ma a quanto pare per Taehyung tutto ciò non era chiaramente abbastanza. Una volta, per il suo compleanno, Jungkook gli inviò un messaggio nel momento esatto in cui scoccò la mezzanotte, con un 'Tanti auguri coglione! Ti amo! JK ' e anche quella volta, il ragazzo non se ne curò minimamente come se fosse cosa del tutto normale. Jungkook sapeva che i due ormai avevano intensificato il loro rapporto fino a quel livello di confidenza tale, ma come poteva qualcuno essere tanto ottuso da non rendersene conto?

"Cambierà idea, ne sono certo" il minore si riscosse da quei pensieri concentrandosi sull'amico per essergli di conforto. "Ma per adesso mangiamo, d'accordo?"

Taehyung annuì debolmente. Jungkook afferrò le bacchette e dopo aver preso un pezzo di pollo lo sollevò all'altezza della bocca dell'altro. Poté giurare di aver visto le guance del maggiore imporporarsi lievemente, ma forse era semplicemente la temperatura della mensa a fargli quell'effetto. Ad ogni modo Taehyung schiuse le labbra, permettendo a Jungkook di portare la sua azione a compimento. In seguito gli sorrise, provocando la reazione divertita del più piccolo.

"Sei così carino" disse, prendendo qualcos'altro dal vassoio per poterlo imboccare nuovamente. Taehyung ridacchiò imbarazzato e aprì la bocca una seconda volta, aspettando di ricevere le prelibatezze che aveva sul piatto il ragazzo.

Perché non si rende conto del motivo per il quale io mi stia comportando in modo simile?

"Felice adesso che sei sazio?" rise Jungkook

Taehyung annuì energicamente con il capo, masticando con avidità.

"Ti piace il barbecue?"

"Sì, lo adoro!" Il maggiore gli rivolse un ampio sorriso mentre aveva ancora la bocca rimpinzata di pollo. "Perché?"

Jungkook giocherellò con le bacchette che teneva tra le mani, prima di rivolgere l'attenzione alla domanda del ragazzo. "Ti piacerebbe uscire per un barbecue ogni tanto?" chiese allora, sbattendo le ciglia con un pizzico di nervosismo, sperando che l'altro accettasse la sua proposta.

Taehyung, che doveva ancora deglutire, sembrò in difficoltà a mandare giù il boccone piuttosto abbondante che aveva in bocca, e Jungkook accorgendosene, quasi se la fece sotto nel tentativo di trattenere una fragorosa risata. "Certo, mi farebbe davvero piacere" Le guance del maggiore si tinsero di un rosso tenue, e ciò portò il più piccolo a chiedersi di conseguenza se il suo piano avesse finalmente iniziato a funzionare; non sapendo naturalmente se quel rossore fosse dovuto a lui. Jungkook accennò un breve sorrisetto, per poi deliziarsi le papille gustative con le pietanze che gli avanzavano sul vassoio; ignaro del fatto che Taehyung lo stesse fissando, o meglio avesse lo sguardo incollato sul legno umido delle bacchette mentre sfioravano le sue labbra per poi entrarci a contatto, quando le medesime poco prima avevano fatto la stessa cosa con quelle del maggiore.






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capitolo Taekook di passaggio--- e perché no

Cry Baby║y.min║ITAWhere stories live. Discover now