Sophie

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Andrè mi ha preparato un bagno caldo, per lavarmi da questo liquido appiccicoso che mi è colato sulle gambe, che vergogna! Mi aiuta a spogliarmi e ad entrare nella mia vasca, mi sdraio al caldo e mi abbandono un poco all'acqua mentre accarezzo la mia pancia.Sento piano i muscoli rilassarsi, prima le spalle, il collo e poi piano tutti gli altri. Sento le mani di Andrè appoggiarsi sulle mie spalle, poi iniziano un massaggio rilassante.

"Sophie o François ..... tra poco ci conosceremo! Andrà tutto bene ...." massaggio piano la mia pancia, ha la pelle tutta tesa, sembra contratta.
"Oscar, credo che sia meglio che tu esca dalla vasca ..."
"Uhm .... ancora un attimino Andrè .... sto così bene qui!"
Mi avvicino e sussurro preoccupato: "Davvero stai bene? ... Voglio dire, non hai dolore?"
"Uhm .... non troppo. Solo prima, quando ho perso quel liquido ... una fitta terribile. Ma adesso non è nulla di chè, credimi. Però che vergogna Andrè .... per un attimo ho creduto di essermi fatta la pipì addosso ... ero tutta bagnata ... " dico imbarazzata, a bassa voce, con le guance calde.


Annuisco. Abbasso lo sguardo e mi siedo in un angolo della toilette.

Signore, Vi prego, proteggete la mia Oscar ... e anche Anna. Non possiamo contare nemmeno sull'aiuto del dottor Lasonne, ho tanta paura.

"Andrè ... cos'hai?" Domando mentre osservo preoccupata il mio Andrè. Si è accasciato a terra, con le gambe rannicchiate e la testa bassa, non l'ho mai visto così preoccupato. "Andrè ... rispondimi ..."
"...Nulla ... non ho nulla! ... Ma davvero stai bene?"
"Si ... certo. Però l'acqua inizia a raffreddarsi ... mi puoi aiutare ad uscire ed asciugarmi? Poi ... indosserò qualcosa di comodo ... magari la camicia da notte. Tu cosa dici?!"
Mi alzo da terra, afferro il telo da bagno, rispondo: "Certo! ... Aspetta, ti aiuto ad alzarti!"
"Grazie Andrè!" Rispondo sorridente. Poi sento le sue mani cingermi le spalle ed aiutarmi, piano esco dalla vasca e Andrè mi avvolge in un caldo telo, attento ad asciugarmi.

Dopo aver aiutato mia moglie ad asciugarsi, prendo la camicia da notte che è appoggiata sulla sedia e l'aiuto a infilarla.

"Ecco fatto! ... Aspetta che ti asciugo i capelli, sono un poco bagnati ..."

TOC TOC

Sento un bussare leggero alla porta della toilette, che Andrè ha tenuto chiusa per mantenere il caldo.

"Andrè .... non sarà mio padre spero!!"
"Non credo. Oscar, prima di aprire, devi indossare la vestaglia, fa freddo!"
"Si certo, aiutami!"

TOC TOCTOC

"CHI E'?"

"Sorellina non urlare così!! Potresti sentirti male .... e poi la voce ti servirà dopo, credimi!!!"

"Joséphine entra!"

Apro la porta ed entro nella toilette di Oscar. Osservo per bene mia sorella, è avvolta nella sua vestaglia ed è appena uscita dalla vasca, a terra ci sono tutti gli schizzi. Dietro di lei c'è Andrè, che la tienestretta in un leggero abbraccio.

"Uhm ... ma voi due cosa avete combinato? Nostro padre è venuto a chiamarmi ... ma vedo che siete occupati ... beh ... sappiate che non è il momento per certe attività!"

Vedo mia sorella sorridere allegra e vivace come solo lei può esserlo in un momento così ... imbarazzante.

"Possibile che tu debba scherzare anche in un momento simile?! Piuttosto dimmi come stanno lo zio e Anna?!"
"Uhm ... dello zio si sta occupando Lasonne, credo che abbia una brutta ferita, ma sono fiduciosa, è un uomo forte! In quanto ad Anna .... c'è nostra madre con lei. Io invece mi occuperò di te ... sei contenta Oscar?" sorrido mentre vedo un'espressione perplessa dipingersi sul viso di mia sorella.
"Tu cosa?! ... Ma ... ecco ..."
"Ecco un bel niente. Dimmi piuttosto, come stai? Dolori? Fitte? Perdite? Su avanti, non farti problemi e dimmi tutto!!"
"No, no ... sto bene ..."
"Uhm ... sarà bene andare di là, magari ti sdrai ed io do un'occhiata lì sotto ... sai ... per sapere se va tutto bene!"
"CHE?!! COSA?! ... Ma ..."
"Ma niente!!! Credi forse di poter fare tutto da sola? Su su ..... andiamo in camera, devi sdraiarti! Ah, Andrè, metti a scaldare dell'acqua, prepara dei teli e ... un bello stiletto!!!"
"Stiletto? Joséphine cosa vorresti fare con lo stiletto?"
"Tagliare il cordone ombelicale, mia cara! Ih ihih ..... hai forse paura? Su su ... andiamo, devo guardarti lì ... e non fare quella faccia!! Non ti mordo mica, io!!!"
"André, passami lo stiletto, la mia spada e la mia pistola."

Sento Osar decisa, mi sta impartendo un ordine, è sempre il mio adorabile comandante.

Spalanco gli occhi alle parole di mia moglie, ho paura che voglia cacciare Joséphine ... "Oscar ..... cosa vorresti fare?!"
"Voglio tenere le mie armi sul comodino a portata di mano."
"Ma ... perchè?" domando preoccupato.
"André, lo sai che sono previdente! Su, sbrigati, porta le mie armi!"
"E va bene .... ma tu sistemati nel letto e non trattare male tua sorella, per favore." Osservo Oscar, ha uno sguardo deciso ma anche un poco spaventato. La accompagno al letto e la aiuto a sistemarsi. Poi la guardo, mi allontano un poco, prendo le sue armi e le sistemo sul comodino.
"Così va bene amore?!"
"Perfetto! ... Andrè, non è mia intenzione fare del male a nessuno, tanto meno a mia sorella ma guai se non si farà come dico io! Capito?"
"Si si ... certo, sarà come tu vorrai ... Vuoi un altro cuscino? Sei comoda? Hai sete?!"
"Si, voglio un altro cuscino, grazie!"
"Bene ...provvedo subito!" prendo un cuscino di piume, bello morbido, e lo sistemo dietro alla schiena di Oscar. "Ecco fatto! .. I famosi dieci cuscini che ha comprato il generale servono ancora."


Osservo mia sorella e il mio fratello adottivo, sono così carini ....ma qui c'è tanto da fare!

"Bene sorellina, ora gentilmente .... fammi guardare .... lì!"
"Ma ... Non è il caso, io sto bene!"
"Certo che è il caso!! Così sapremo se sta per nascere .... su forza, muoviti, fammi guardare senza lamentarti!! Uff .... come sei difficile sorellina!!"
"Ma tu ... tu hai esperienza in questo genere di cose?" Domando titubante.

Ho l'impressione che mia sorella si stia divertendo alle mie spalle.

"Cara .... ho partorito ben sei volte ... certo che ho esperienza!! Allora ..... vuoi collaborare?!!"
"Veramente ... ma è proprio necessario?"
"Certo che lo è. Su dai, rilassati!" Dico mentre inizio a sollevare la camicia da notte di mia sorella, nel tentativo di scoprire un poco la parte da esaminare.
"Oscar .... per guardare lì dovresti collaborare ..."
"Uffa! ... André, voltati! Non voglio che mi guardi!"
"Come sarebbe, Oscar!! Ma ma ... io ..."

TOC TOCTOCTOC

Mi sollevo dal letto e dico: "Chi mai può essere? Chi osa disturbare?"

"Oscar!!! Andrè!!!! Posso entrare?!!! Sono preoccupato!!"

"COSA?!!! Ma ... un momento ..." Abbasso la camicia da notte, allungo una mano sul comodino e afferro la pistola, la punto in direzione della porta e rispondo: "PREGO! ENTRATE!"

BAU BAUBAUBAU

Entro e vengo assalito da questa piccola belva, mi afferra le calze di seta bianche ed inizia a tirare.

"Sta fermo! Dannato cane ... ma perché tutte a me!"

Grunnnn ....

"LASCIA IL MIO PANTALONE! E' UN ORDINE! ... Oscar, André fate qualcosa! ... Toglietemi dai piedi questo mostriciattolo!" Protesto mentre mi libero dalla morsa del cane.

AUUUU .... AUUUU .... BAUUU BAUUUU ....

Sento nuovamente afferrarmi la calza.Poi alzo lo sguardo e vedo una pistola puntata nella mia direzione.

"ARGH, Oscar ma cosa stai facendo?!!! Arg ... AAAAA!!! Accidenti a te, che cagnolino impossibile che sei!! Tanto piccolo ma hai dei denti aguzzi!!! E lasciami la calza!!"
GRUUUUUUU ..... GRUUUUUU

"Beau, LASCIALO!" Punto la pistola di fianco a mio padre e faccio partire un colpo.
BANG

Sento lo sparo ed una folata di aria sfiorarmi appena. Va bene che mia figlia ha una buona mira ..... che così è troppo!

"ARGH!!!" Ma sei impazzita Oscar? Avresti potuto uccidermi!!! Ma dico, io voglio vedere il mio nipotino!!!!"
"VOSTRO NIPOTE E' ANCORA NELLA MIA PANCIA! FUORI DI QUI!"
"Beh .... ma potrei restare qui ..... magari potresti avere bisogno di me ...argh .... bestiola cara vedi di lasciare in pace le mie calze!!!!" Abbasso lo sguardo e vedo questo pestifero cagnolino tirarmi per una calza nel tentativo di cacciarmi dalla stanza di mia figlia.

Mi alzo dal letto, afferro la mia spada, mi avvento su mio padre e puntola lama alla sua gola.

"Forse non mi sono spiegata?! USCITE IMMEDIATAMENTE DALLA MIA STANZA!"
"Calmati sorellina! Ricordardati che sei in procinto di partorire."
"Joséphine, sono stanca dell'invadenza del nosro augusto quanto impiccione di genitore. Questo è davvero troppo, nostro padre non resterà di certo qui ad assistere al mio parto!" Ribatto guardandolo negli occhi.
"Oscar!!! Ma ... come fai ad essere così agile?!! E poi fai attenzione!!! Il mio nipotino sta per nascere, non puoi correre così!!!"
"Vi meravigliate?"
"So ... sono stupito dalla tua gilità. Di certo la mia Marguerite non ha mai fatto una cosa del genere, anzi. Non mi ha mai permesso di assistere alla nascita delle mie figlie ma non mi ha mai trattato in questo modo, neppure minacciato! Ma da chi avrà mai avrà preso la mia ultimogenita?"
"Secondo Voi?"
" Da mia moglie di sicuro no, da me neppure ..... forse da mio nonno! ... Figliola comunque devi calmarti e metti giù la spada e poi non devi correre in quesl modo, potresti fare del male a mio nipote ..."

"Se corro in questo modo è perché lo posso fare!" Ribatto premendo con la punta della lama sul collo di mio padre. "Se ci tenete così tanto a conoscere Vostro nipote, uscite immediatamente dalla mia stanza! .... AHHHHHHHH" Urlo portandomi una mano al ventre.
"Oscar!!" Corro e sostengo mia figlia che, per mia fortuna, ha abbassato la spada. Poi vedo arrivare Andrè, si avvicina, la abbraccia e sussurra: "Oscar ... vieni, credo sia meglio se ti sdrai ... e se diamo ascolto a Joséphine"
" ... Aspetta André ... paff ... paff... dammi la tua pistola e carica la mia!"
"Oscar, adesso basta. Tu vieni qui e ti metti a letto, ti rilassi e pensi solo alla nostra creatura. A tutto il resto penserò io, anche a tuo padre." Sussurro piano le ultime parole, in modo che solo Oscar le possa sentire, mentre la tengo stretta nel mio abbraccio, appoggiata al mio torace, nel tentativo di alleviarle tutto questo dolore.
"André se non vuoi che ti infilzi, fa come ti ho detto! AHHHHHH..."
"Shhh .... vieni su, appoggiati a me. Joséphine .... è normale tutto ciò?!"Domando allarmato anche da queste reazioni eccessive di mia moglie.
"Normalissimo. Oscar ha le doglie e nel dolore si fa e si dice di tutto. Su sorellina, vieni qui!"
Mi divincolo dalla stretta di mio marito, alzo la spada e digrigno puntandola a mio marito: "Fa come ti ho detto, altrimenti non conoscerai tuo figlio!"
"S .... .si, subito Oscar. Però tu inizia a metterti a letto ..... " Dico un poco preoccupato.
"Oscar,figliola,ma perché tratti male tuo marito? Lui è un bravo ragazzo e poi ci serve ancora! ... Lo sai che abbiamo bisogno di lui per un'altra riproduzione Jarjayes!"
"AHHHHHHHHH"
"OSCAR!!"

Sono terrorizzato, mia moglie non ha mai urlato così, neppure nella peggiore delle situazioni, ferita o dolorante. Non ha mai gridato così.

"Generale!! Vi prego, chiamate Lasonne!!!"
"Sto bene André! Urlo per ciò che ha appena detto mio padre e perchè ... PERCHE' TU ANCORA NON TI SBRIGHI A PORTARMI LA TUA PISTOLA!"
"Si si ... subito Oscar ...." poi mi volto verso il generale ed aggiungo: "Vi prego Signore ... andate a chiamare il dottore ... io sono davvero preoccupato!"

BAU BAUBAU

Vedo il nostro cucciolo ringhiare contro il generale, gli afferra nuovamente una calza e cerca di allontanarlo dalla stanza.
"S .. si hai ragione figliolo! ... A ... Andrò da Lasonne!" dico liberandomi di Beau.

BAUUUUUU GRRRRRR BAU BAU BAAAAAAUUUUUUUUU

"Beau, dai vieni qui, il Generale sta uscendo!"

Osservo questo piccolo cagnolino difendere così strenuamente la sua padrona ... e le sue proprietà. Sono certo che diventerà un ottimo cane da guardia .... e ci difenderà dal generale.

"Bene sorellina, adesso vuoi gentilmente collaborare? Vorrei guardare lì, finalmente!!!"
"No. Se prima André non mi avrà passato le armi!"
"Oh santo cielo! Andrè per cortesia, asseconda mia sorella ... o finiremo con l'impazzire!"
"Si ... si ..." Dico prendendo la mia pistola dallo scrittoio.
"CARICA LA MIA PISTOLA!"
"Si certo, subito Oscar. Ma promettimi che non spari nè a me nè a tua sorella!"
"Non potrei mai uccidervi. Le armi mi servono per impedire a mio padre e a Lasonne di entrare nella mia stanza! ... Joséphine, tu mi aiuterai a partorire e in quanto a te André, dovrai supportare mia sorella!"
"Si certo, Oscar. Ma tu ora cerca di stare tranquilla ... ti prego. Vuoi una tisana? Una cioccolata? Tu dimmi di cosa hai bisogno ed io provvedo!!"
"Ho bisogno che tu vada a chiudere a chiave la serratura della porta!"
"A chiave? Ma ... e se avessimo bisogno di aiuto? Oscar ....."
"Non avrò bisogno di nessuno. Voi due sarete più che sufficienti!"

Osservo mia moglie, ha la fronte un poco corrucciata, credo che stia soffrendo ma non voglia farlo notare, i suoi occhi però sono decisi, sono certo che non arretrerà sulla sua decisione, toccherà a Joséphine aiutarla a partorire e a me non resta che starle accanto cercando di alleviare il suo dolore.




Mi precipito nella camera degli ospiti dove giace inerme mio fratello mentre Lasonne è intento ad operare sulla ferita.
Sono agitato, sudato e, in preda all'ansia, dico con tono concitato: "Edmond devi assolutamente fare in fretta, mio figlio sta per partorire e tu devi dare un'occhiata!"
"Augustin, mi serve ancora qualche minuto."Poi mi volto un attimo ed osservo il mio amico."Ma cosa è successo alla tua parrucca?"
"Alla mia parrucca?" Mi guardo allo specchioe rispondo "AhhhEdmond, Edmond! Sapessi amico mio! ... Sono stato attaccato da quel cagnaccio, mia figlia mi ha sparato ed infine minacciato con la lama alla gola. Dimmi tu, se non dovrei ritrovarmi la parrucca di traverso!" Esclamo mentre la sistemo davanti allo specchio. "Povero me ..... che aspetto scompigliato che ho!"
"Ma ... Oscar ti ha sparato?!!! Oh santo cielo!!! Non ti invidio affatto. Comunque, se tua figlia ha fatto tutto ciò .. significa che sta bene!!!"
"Bene?! Cosa vuoi che ne sappia?! Su, muoviti, devi visitarla!"
"Dopo Augustin.....ora stai tranquillo e lasciami finire di cucire tuo fratello!!!"
"Armand .... sempre lui! A proposito come sta l'ormai ex aspirante Papa?"
"Credo che se la caverà ... anche se ha perso molto sangue ...oh, ecco fatto. Ora non ci resta che attendere!!" dico soddisfatto.
"Povero fratello! ... Se solo avesse intrapreso la carriera militare, adesso non giacerebbe in questo letto! ... Comunque mi consola che ce la farà. A proposito, anche quegli idioti dei miei generi ne sono usciti vivi, però chi l'avrebbe mai detto! Ih ihih .... Almeno le mie lezioni sono servite a qualcosa! ... Ahhhh ora che ci penso ... Luisa e quell'imbecille di Maxim non sono a palazzo! ... Meno male, un guaio in meno!"
"Bene Augustin, ora andiamo da tua figlia."
"Si, si ... corriamo! Presto! ... Edmond, prendi la tua borsa!"
"Si, va bene. Ma tu vedi di calmarti!"
"Ma io sono calmo ... calmissimo! Edmond fa in modo che ne mia figlia e nemmeno mio nipote soffrano. Hai preso il laudano?"
"Il laudano? Ne vuoi un po'?" Domando mentre ricordo che ad ogni parto della moglie Augustin mi ha fatto impazzire.
"Io non ne ho bisogno. Te l'ho chiesto per mio figlio!"


AHHHHHHH .... AHHHHHH .....

"ODDIO EDMOND! E' OSCAR! STA MALE!"
"Ma no! E' Anna! Hai dimenticato che la camera di tuo fratello è a tre porte da qui? Invece quella di tua figlia si trova nel secondo corridoio!"
"Oh..muoviti e andiamo da mio figlio!!! O figlia!!! Insomma andiamo!!!"Prima di lasciare la stanza, guardo mio fratello e sussurro: "Armand, ricordati che sei uno Jarjayes, quindi devi svegliarti!"

AHHHHHHH

"Lasonne dopo dovrai soccorrere anche Anna! ... AVANTI MUOVITI! CI SONO BEN DUE DONNE CHE HANNO BISOGNO DI TE!"
"Povero me!!! Augustin, sei sicuro di non volere un poco di laudano?!!!"Domando con tono un poco ironico.

Temo che sarà una serata molto lunga .... E il mio amico mi farà diventare matto.

"Se ne senti il bisogno prendilo tu! CORRI!"

Usciamo dalla stanza e Augustin mi trascina davanti alla porta di Oscar.Mi afferra per un braccio, mi tira, mi strattone finchè non ci fermiamo davanti alla porta della stanza di sua figlia, di quella povera creatura con cui ha fatto un disastro come padre.

"Allora Augustin, vuoi bussare?!!!"
"MA PERCHE' ... NON PUOI FARLO TU?"
"Certo che no, io ho la borsa in mano!! Su forza, bussa!!!"
"Ma hai l'altra mano libera! Edomond, non ti capisco, hai forse paura di mia figlia?"
"Certo che ho paura di tua figlia!!! Se ha sparato a te ..... potrebbe farlo anche a me!! Quindi forza generale, vai avanti tu e proteggimi!!!"
Guardo dritto negli occhi il mio amico e ribatto: "Ricordati che sei un medico e un medico è come il sodato. Quindi scendi in campo e affronta il nemico!"

Vedo Augustin tutto fiero ed impettito, mentre mi indica la porta della stanza di sua figlia. Ma è forse impazzito, io non intendo di certo farmi uccidere! Madame Oscar è tanto buona e cara ..... ma da quando è in stato interessante è un pochino isterica ed impulsiva.

"Il nemico? Ma quale nemico!!! Vedi di bussare o io vado da tua cognata!!"
Lo afferro per la camicia e digrigno: "Tu non ti muovi di qui! Mia cognata è al secondo parto, con lei ci sono Marguerite e tua moglie, invece mia figlia sta urlando come una ossessa ed è alla su prima esperienza, quindi occupati di lei se vuoi davvero rivedere i tuoi figli!"
"E allora bussa!!! O hai forse paura che tua figlia aggiusti la mira e colpisca la tua parrucca?!!!"
"Io non ho paura di nessuno! AVANTI BUSSA!"
"Augustin, siamo fuori da questa porta già da qualche minuto e di tua figlia non ho udito nemmeno un mormorio, invece di tua cognata si."
"Vorresti dire che preferiresti andare da Anna per paura che mia figlia ti possa sparare dietro, infilzare con la spada oppure che ti aizzi contro quel mollusco di cane che si ritrova?!!"
"Augustin!! Sei davvero impossibile!! E va bene, busso io!!!!"

Faccio un bel respiro, allungo il braccio, faccio il pugno con la mano libera e busso. E che Nostro Signore mi assista!

TOC TOCTOC

Poi aspetto, riprendo a respirare e spero di non essere trafitto da un colpo di pistola, Madame Oscar è ormai imprevedibile!


Sono distesa sul mio letto, Joséphine ha appena finito di visitarmi, quando sento bussare.

"André, sono sicura che dietro la porta ci sia mio padre con Lassonne."

AUUUU AUUUU BAUUU BAUUU

"Vado a vedere!!! Se è Lasonne posso lasciarlo entrare?!!"
"Ma sei forse impazzito?!! Fermati là e non ti muovere! A loro ci penso io." dico con tono di sfida."AVANTI!"

Vedo mia moglie sorridere di un sorrido leggermente inquietante, sbieco, quasi maligno. Credo proprio che sia meglio non contraddirla o potrebbe qualche gesto eccessivo.

Poso la mano sulla maniglia e tento di aprire ma inutilmente.

"Edmond sei forse sordo? Mia figlia ti ha appena detto di entrare, cosa aspetti? Apri!"
"Aspetto che qualcuno giri la chiave, visto che è chiusa dall'interno!"
"COSA?! Ma no, cosa dici?"
"Dico che la porta è chiusa ..."
"Ma dico, sei per caso diventato matto? Se fosse davvero chiusa a chiave, mia figlia non avrebbe detto di entrare!"
"Augustin vuoi capire che tua figlia si sta burlando di noi?"
"COSA!"
"Appunto perché è chiusa dall'interno ci ha detto di entrare! ... Mi sembra strano!"
"Non è possibile, spostati!"
Mi faccio da parte e con un gesto della mano dico: "Prego, accomodati!"
"Via, via faccio da me."Abbasso la maniglia,spingo ma la porta non si apre, guardo Edmond e dico: "Hai ragione, la porta non si apre, evidentemente la maniglia si è bloccata."
"Ma quale bloccata?! Augustin, tua figlia mi vuole fuori, hai capito adesso?"
"Non è possibile! ... Mia figlia non può mettere al mondo il mio erede da sola."
"Mi hai detto che con lei ci sono Joséphine e André..."
"Si, ma ... Oscar ha bisogno di un medico!"
"A quanto pare, tua figlia non è della stessa idea!"
"ODDIO! E adesso cosa facciamo?!"
"Nulla. Se avranno bisogno di me, sanno dove cercarmi. Vado da Madame Anna, temo che il suo, sarà un parto difficile ..." Dico dando le spalle al mio amico.
Afferro per la giacca Edmond e digrigno: "Con Anna c'è tua moglie se ci saranno problemi saprà dove cercarti."
"Augustin ragiona! Tua figlia non vuole nessuno."
"Ma ..."
"Uff .... Possibile che tu non lo capisci? Tua figlia non ti vuole tra i piedi .... E non vuole neppure me! Certo che sei davvero cocciuto, amico. E tua figlia è uguale a te."
"Si, si ... lo so ... ma lasciami tentare un'ultima volta."
"Cosa intendi fare?"
"Cercherò di convincerla ad aprire." dico bussando energicamente.

TOC TOC ...

"OSCAR ... FIGLIOLA, TI PREGO APRIMI ... O MEGLIO, APRI A EDMOND ... DEVE VISITARTI ..."


"ANDATE VIA!" intimo a mio padre.


"Hai sentito Augustin, non vuole."
"Sccc sta zitto! .... OSCAR ... OSCAR ... E' PER IL TUO BENE E DEL MIO FRANCOIS, APRI CARA!" dico con l'orecchio teso alla porta.

AUUUU AUUUU

Joséphine dice allegra: "Hai sentito sorellina? Nostro padre è preoccupato. Su, permetti di fare entrare Lasonne!"
"Niente affatto. Eccetto tu e André, nessuno mi guarderà lì."Rispondo decisa.
"Oscar sei furiosa, calmati ..."
"Certo che sono furiosa! ... Furiosa con il mondo intero per avermi fatta nascere donna, per avere deciso che siano le donne a dover partorire dopo avere sopportato per ben nove mesi le limitazioni dovute ad una gravidanza."


"Allora Augustin, ti arrendi? A parte l'ululato del cane, io non sento nessuno!"
"Taci, codardo! E pensare che la tua dovrebbe essere una missione per salvare vite umate!"

AUUUU AUUUUU


"André, quei due stanno innervosendo il mio Beau ..."
"Oscar vuoi calmarti? Tra poco nascerà il bambino ... almeno è ciò che ha detto Joséphine..."
"Certo mio caro cognato! Ho visitato mia sorella e ormai il parto è imminente. Ih ih ... tua sorella presto ti darà un figlio! Ih ihih .... Ahhh e pensare che di George ci ho messo ben quattordici ore, tu invece, mia cara Oscar ormai manca poco e non hai dolori! Ahhh beata te!"


"OSCAR APRI! HAI BISOGNO DI EDMOND!"

"IO NON HO BISOGNO DI NESSUNO. ANDATEVENE!"


"Hai sentito? Niente da fare ..."
"Zitto! ... OSCAR ... E SE DOVESSE ACCADERTI QUALCOSA?!"

"NON MI ACCADRA' NULLA! ... CON ME C'E' MIA SORELLA ............. E ANDRE' ... VIA! ANDATE VIA!"

"OSCAR RAGIONA!" dico bussando ancora.

"Ora basta, mi sono davvero stufata!"Allungo la mano sul comodino e prendo la prima pistola che ho a portata di mano.
André sussurra timoroso: "Oscar cosa vuoi fare?"
"Spostati André! Non vorrei rendere orfano mio figlio ancor prima che nasca!"
"Ma Oscar ...."
Joséphine ribatte divertita: "Fratellino, meglio che ti sposti se non vuoi che ti sotterriamo così giovane! Ih ih ... Voglio proprio vedere cosa vuole combinare mia sorella!"
"Nulla ... voglio solo spaventarli!" Dico puntando la pistola in alto, lontano dalla porta.

BANG ....

Augustin ed io udiamo un colpo di pistola, e con voce tremante sussurro: "Amico mio, tua figlia ci ha chiaramente intimato di lasciarla in pace ..."
"No, non può essere!"
"E invece si. Io me ne vado!"
"Dove?"
"Come dove?! Ma da tua cognata e poi dimenchi che tuo fratello è in condizioni critiche, ha bisogno di essere monitorato."
Afferro per un braccio Edmond e trascinandolo dico: "Vieni! ... Andiamo!"
"Ma dove?" Rispondo mentre Augustin mi afferra per la manica della giacca e mi trascina via, verso il suo studio.
"Hai mai visto i sotterranei di palazzo Jarjayes?"
"No, mai!"
"Ecco ... adesso li vedrai!"
"Ma Augustin ..... non vorrai ..."
"E invece si .... Entreremo dalla porta secondaria."

Entriamo nello studio, mi avvicino alla parete in legno, faccio scattare il meccanismo di apertura della porta e voilà.

"Tu sei pazzo! Tua figlia ci ammazzerà."
"Non ti preoccupare, sarai il primo ad entrare!"
"Ma ... Augustin ..."
"Taci! Ricordati che la tua è una missione e TU sei in missione! ... Cosa credi ... che io non rischio la vita quando sono fuori con il mio esercito? Bene, questo è il tuo momento! ... Dimostra che sei un guerriero coraggioso!"
"Ma io sono soltanto un medico!" Rispondo ormai esasperato.
"Un medico con un compito ben preciso: aiutare a far nascere MIO nipote. Presto, muoviti!"
"Oh povero me! E pensare che ho anche accettato di seguirti nel Regno Sabaudo!"
Attraversiamo la porta in legno, una corrente d'raia fredda e umida ci investe assieme ad un odore di zolfo, continuo: "Ammettilo! Se hai deciso di seguirmi è perché ti fa comodo viaggiare con noi, vista la situazione pericolosa che si sta creando! E poi vuoi vivere tranquillo con i tuoi figli e nipoti."
"Si .. ma ... sempre se prima uscirò vivo da questa assurda situazione!" dico mentre ci aggiriamo negli stretti passaggi che conducono nei sotterranei. "BRRR ... che freddo!"
"Ma quale freddo e freddo! .. Dai muoviti!"




Sono nel salone con Gerard, osservo la servitù darsi un gran da fare. Ovunque ci sono mobili rovesciati, rotti e tappetti sporchi di sangue, sussurro al mio amico: "Ormai non si può stare più tranquilli! Se addirittura i parigini osano attaccare i palazzi nobiliari, significa che non mancherà molto che scoppierà la guerra ... proprio come è accaduto in America."
"Lo credo anche io. Sai Alain, spero che riusciremo a partire in fretta, voglio portare mia moglie al sicuro, lontano da tutto ciò!"
"Si, ma ... Gerard, quando partiremo, tua moglie sarà in stato avanzato di gravidanza. Lo sai a quanti problemi andremo incontro?"
"Si, lo so. Ma restare qui è sempre più pericoloso. Io sogno un paese migliore, certo. Ma non a questo prezzo. Per fortuna che sono arrivati alcuni soldati del reggimento del generale a controllare il palazzo .... chissà come starà il nostro Comandante?!"
"Se non la sentiamo gridare, significa che ci vorrà del tempo prima che nasca la creatura. Chissà a chi somiglierà?! All'intrepido diavolo biondo o a quel santo di André? Mah!"
"In tutta onestà .... spero al santo. Di comandante me ne basta una ... anzi considerato che il padre è uguale a lei ... ne abbiamo già due ... senza considerare la generalessa di casa, la nonna di Andrè! Oddio ..... e se la creatura dovesse assomigliare alla bisnonna?!!! Poveri noi!!"


Maxim ed io facciamo il nostro ingresso nel salone. Osservo, mi rendo conto che durante la nostra assenza è accaduto qualcosa di terribile, con passo deciso vado incontro ai due soldati e con tono concitato domando: "Cosa è successo? Cos'è questo disordine? ... E poi il sangue .... CHI E' MORTO? AVANTI PARLATE!" scuoto prima Alain poi Gerard. " AHHHHHH MIA FIGLIA! LA MIA PICCOLA MARIE ... DOV'E'? AVANTI PARLATE!"
"Madame state tranquilla, non è morto nessuno. Almeno spero. Vostro zio è stato ferito gravemente, mentre Vostra sorella e madame Anna stanno per partorire. Vostra figlia sta bene, è di sopra con mia moglie!"
"AHHHHHH MARIE ... MARIE ...." Urlo mentre salgo a quattro per volta le scale.
"Luisa calmati! I soldati dicono che sta bene!!!!" Rispondo inseguendo mia moglie.

Accidenti però, quando vuole è davvero rapida!

"AHHHH MIA FIGLIAAAA MIA FIGLIA! BOUUUUU ....."


Raggiungo mia moglie solo quando sta già entrando come una furia nella stanza di Sabrina, alla ricerca della nostra piccola Marie. Entro dietro e di lei e sorrido nel vedere con quanto amore Sabrina stia accudendo non solo suo figlio ma anche la nostra piccola.


Vedo spalancarsi la porta, il rumore è tale che sobbalzo, la piccola sta succhiando al mio petto, si spaventa e piange irrefrenabilmente.

UEEEEEE UAAAAAAAAAAA

"Madame Luisa siete Voi! ... Puff ... che spavento!"
"Sabrina!! Come sta la mia piccola? E tu? E .... il piccolo Augustin? State tutti bene?!"
"Si, Madame, stiamo bene! Per fortuna gli uomini ... beh anche le donne di casa sono riusciti a mettere in fuga i malviventi che hanno fatto irruzione. Non posso negare che ho avuto tanta paura, ma il peggio è ormai passato"
"Le donne? Intendi le mie sorelle e mia madre? Hanno fatto bene!! Noi siamo delle Jarjayes!! Non ci facciamo di certo mettere i piedi in testa!!!"
"Si, lo so ... so che siete persone coraggiose."

UEEEEE .... UEEEEEE ...

Stringo ancora al mio petto la piccola e sussurro: "Non piangere piccina, la tua mamma è qui, adesso penserà lei a te."
"Ehm .... ha già mangiato la piccola?"

UAAAAA UAAAAAAAAA ...

"Si ... anche se ... si è spaventata a causa del rumore della porta."

UAAAAAA

"Su, su ... calmati ... Ecco ... così ... continua a bere, da brava!" Poi guardo sua madre e dico sottovoce: "Si è calmata. Vedrete che tra poco si addormenterà. Povera piccola!"
"Si .... chissà che spavento! Ho visto la sala di sotto ...... Uhm ... hai notizie di mia sorella? Mi hanno detto che sta per partorire, ma la sua stanza è qui accanto e non si sente nulla ..... forse gli uomini si sono sbagliati!"
"No, non si sono sbagliati! Ad Oscar ... a Madame Oscar si sono rotte le acque, quindi ormai è questione di ore."
"Uhm ... ma non urla ... è mai possibile? Mia sorella è quella che deve sempre fare tutto a modo suo! Neppure un parto normale, lei!!! Uff ......"

Annuisco alle parole di Madame Luisa. Mentre allatto la piccola Marie guardo il mio Augustin che dorme beatamente nella sua culla.

"Posso restare qui con te finchè mia figlia non avrà finito di mangiare? Poi provvederò io a farla addormentare .... anzi ci penserà Maxime!!"
"Ma certo Madame, prego, accomodatevi!"





"Andrè .... ho bisogno di camminare! Aiutami!!!"
Mia sorella interviene: "Ma cosa dici?! Vuoi metterti in testa che stai per avere il bambino? Rimani a letto!"
"Ma Jo!! Io ho bisogno di muovermi!!! Magari così nascerà prima .... AHIIII!!!! Argh ... accidenti che male!!! Ma non c'è modo per velocizzare la faccenda?!"
"Certo! ... Devi metterti a letto e aspettare che madre natura faccia il resto! Su rimani giù e fammi vedere!"
"Ancora? Ma perchè vuoi ancora guardare lì!!! Argh ... Andrè, grattami un poco la schiena, per favore!"
"Si, certo Oscar ..." sussurro.

"Come sarebbe a dire sorellina?! Devo controllare che tutto proceda per il meglio. Su avanti ... apri!"
"Uffa .... ti stai divertendo, vero?!!"
"Io divertendo? Ma se tra due mesi toccherà a me e non ci sarà certo mio marito a sostenermi, visto che Lasonne in tal caso dovrebbe soccorrerlo! ... Su ... fa vedere!"
"E va bene, guarda!!! Ma questa è l'ultima volta che ti permetto di guardare lì!!! Sappilo ..... finchè la mia creatura non sarà uscita ... nessuno guarderà lì!! Ahi ... Andrè, fai piano, così mi graffi!!"
Permetto a mia sorella di sollevare un poco la camicia e osservare lì ..... uffa, la faccenda sta diventando irritante!
"Allora? Cosa vedi? Forza, muoviti!!!!!"
"Vedo che ormai è questione di poco. Però ... saranno stati gli allenamenti a cui ti ha sottoposto nostro padre ma sei davvero veloce a partorire! ... E per giunta le doglie quasi non ti scalfiscono."
"Uhm .... se avessi fatto anche tu la mia vita ... non scalfirebbero neppure te, credimi!! Uff ... " mi passo la mano sulla pancia ed aggiungo. "Non vedo davvero l'ora di conoscerti, piccola mia!!!"

Osservo Oscar, la vedo trattenersi, di sicuro sta soffrendo ma lei è un soldato, non cederà mai. La conosco bene. Poi sorride, mentre si passa una mano sul ventre. Appoggio una mano sulla sua, la stringo ed aggiungo: "Oscar, sei sicura di stare bene?"
Sento la fronte bagnata, il viso rosso e sussurro appena: "Sto ... bene ..."

Stringo la mano di mia moglie, sento che stringe forte anche lei, fino a sentire le sue unghie sulla mia pelle. Povera cara, come vorrei poter alleviarle questo compito!

Sono di fronte a mia sorella, scruto con attenzione e dico: "... Bene, bene ... vedo la testa del mio nipotino!" Tiro su la testa e sorridendo continuo: " A proposito, visto che sono qui a farla o farlo nascere, io sarò la sua madrina di battesimo, chiaro?!"
"Uhm ... tu Jo? Andrè ... non ne abbiamo mai parlato .... tu cosa ne pensi?!"
"Ecco ... per me va bene qualsiasi cosa ..."
"AHHHHHH che male! ... André, come vorrei che per qualche minuto ci fossi tu al mio posto!"
"Oscar ....... dimmi cosa posso fare per aiutarti!!! Qualsiasi cosa io la farò!!"

Bau bau bau

"Cosa vorresti fare? Non hai forse già fatto abbastanza?! STA ZITTO!"
"Ma ...... sisi .... va bene, Oscar" Poi osservo Beau, sta annusando tutta la stanza, come se fosse alla ricerca di qualcosa ... gira attorno alle pareti e si ferma davanti all'accesso al passaggio segreto.
Joséphine domanda: "Ma cosa fa quel cane? Perché si comporta in questo modo?"
Osservo Beau, poi guardo mio marito. "Andrè, controlla che il passaggio segreto sia ben chiuso, compreso lo spioncino. Magari mettici un comò davanti ..... AAAHHHHHHIIIIAAAAAAAAA ARGH!! Joséphine!!!! AAAAHHHHHHHHH"
"Sta calma! ... Ormai manca poco. E tu André, fa ciò che ti ha detto tua moglie, copri lo spioncino! .... Conoscendo mio padre sarebbe capacissimo di stare dietro quella parete e spiarci tutti. Peccato che almeno in questo momento non possa entrare in scena nonno Augustin."
"AHHHHHH ....."

Sono spaventato, anche se tenta di sopprimere il dolore, vedo Oscar soffrire.

"Su, coraggio cognato non fare quella faccia, ormai è questione di poco!"
"Si si .... certo. Però Jo .... vorrei poter essere utile per alleviare la sofferenza di mia moglie." Rispondo mentre sposto un comò davanti alla porta del passaggio segreto, poi prendo un telo da bagno e lo metto sulla parete, appeso ad un chiodino, proprio davanti allo spioncino.
"Ecco fatto Oscar, tuo padre da qui non entrerà. Ora blocco anche il passaggio della toilette!"
".... Puff .... Bene ....."

Vado nella Toilette, blocco la porta e torno da Oscar.

Mi siedo al suo fianco, la abbraccio con amore, la accarezzo, le sorrido. "Oscar, dimmi cosa posso fare ..... io .... non so cosa fare per aiutarti!"
"Nulla ... non puoi fare nulla!"
"Oscar ..... io non riesco a vederti soffrire così senza fare nulla" La stringo un poco a me, spero almeno che senta la mia vicinanza ed il mio amore infinito.




Sono nella stanza di Anna con Nanny e la moglie di Edmond. Anna è distesa sul letto, le doglie non accennano a diminuire, sussurro: "Credo che ci vorranno almeno altre due ore! ... Chissà come sta andando a mia figlia Oscar?!"
"Oh Madame, sono così preoccupata anche io, i miei bambini ..... ops, scusate, lo so che Oscar è Vostra figlia, ma li ho visti crescere ed ora .... sono preoccupata, non posso negarlo!"
"Anch'io lo sono e molto, Nanny!" Guardo la moglie del dottor Lasonne e dico: "Madame vorrei andare da mia figlia, Vi dispiace se mi assento un poco?"
"Andate pure, qui ci vorranno ancora diverse ore prima che la Marchesa partorisca. State un poco con Vostra figlia, sono certa che le farà bene!"
Nanny aggiunge: "Madame, abbiate cura della mia piccola! E se André dovesse sentirsi male per ciò che vede, mandatelo via! ... Non vorrei che doveste soccorrere anche lui, sarebbe il colmo! E poi, dove si è mai visto che un uomo debba assistere alla nascita di un bambino?!"
Madame Lasonne ribatte: "Beh mio marito non fa altro ed è un uomo."
"Si, ma mio nipote non è un medico."
"Ma è il padre di quella creatura! Sinceramente io lo trovo bellissimo che faccia una simile esperienza ... e poi ... che veda come si soffre a mettere al mondo i figli, così ci penserà bene prima di farne un altro!"
"Ahhh certo! Su questo Madame, Vi do perfettamente ragione!"
Marguerite sorride e dice: "Quei due ragazzi si amano troppo, non credo che si fermeranno al primo figlio! Adesso scusatemi, vado da mia figlia!"
"Prego Madame Marguerite! Ad Anna ci pensiamo noi!"


Esco dalla stanza di Anna e raggiungo quella di Oscar. Mi fermo un attimo, non si sente nulla, forse sta bene o forse è ancora presto. In ogni caso decido di bussare.
TOC TOCTOC
"Oscar, stanno bussando ..."
"Andrè, ti proibisco di fare entrare mio padre o il dottore. Vai a vedere ma non aprire!" Poi osservo Beau, non sta abbaiando .... forse davvero non sono loro.
"Vado a vedere ...." dico aprendo la porta. "Madame Marguerite siete Voi! ... Ma prego entrate!"
"Grazie Andrè ...ma la porta era chiusa a chiave?!" Domando mentre entro nella stanza.
"L'abbiamo chiusa perché Oscar non vuole che venga ad assisterla il dottor Lasonne."
"Ma .... fammi parlare con lei!" Avanzo nella stanza e raggiungo miafiglia, sdraiata nel letto con due cuscini a sorreggerle la schiena, Joséphine pronta con asciugamani ed un'aria divertita in volto, e il cucciolo sul letto di fianco a Oscar.
Joséphine mi dice: "Madre, non è un bel quadretto? Sul letto c'è un soldato che sta per mettere al mondo un bambino, al suo fianco c'è la sua guardia del corpo, cioè un cane e lì in piedi, al suo capezzale c'è il responsabile di tutta questa situazione! Ih ihih ... che buffo!"
"Joséphine, ma come fai a dire certe cose .... anche se in effetti ...... piuttosto dimmi, sei riuscita a guardare ... lì?!"

"Ehi, dico voi due, ci sono anche io qui!! AAHHHHRRGGGGG!! Uff .... paff ..... accidenti .....prima nasce e meglio è!"

"Oscar, figlia mia! ... Avanti Jo, dimmi, a che punto è il parto?" Domando con tono pratico, tranquillo.
"Ormai è imminente. Si vede già la testa .... Su Oscar, fai vedere anche a nostra madre! Lei è ancora più esperta di me ... oltre ad avere prodotto noi sei mi ha assistita in tutti i miei parti!" Dico sorridendo, con un poco di ironia, tanto mia sorella è di una pudicizia incredibile!
"Ehi ma ... AHHHHH .... Non sono mica uno spettacolo a cui assistere!"
Mi avvicino a mia figlia e dico: "Oscar, se si vede la testa allora devi spingere, ed io ti aiuterò! ... Forza Jo aiutami!"
"Arrivo Madre, gli asciugami e l'acqua sono già pronti ... ed anche lo stiletto!!!"




Nelle segrete

"Augustin, ho l'impressione di non raggiungere più la stanza di tua figlia! Ora mi rendo conto del labirinto che è il tuo palazzo! Brr ... che freddo! ETCIU..."
"Ehi Edmond sta attento! Quando starnutisci girati dall'altra parte! Rischi di spegnere le candele!" Rispondo girandomi di spalle con il candelabro in mano. "Brr .... purtroppo fa freddo qui dentro ... etcium ... ed è umido. Avremmo dovuto prendere le mantelle! ETCIUM!!! Ma tu vedi di non ammalarti, devi fare partorire mia figlia!"
"Ma sei sicuro che non ci siamo persi? Le candele illuminano appena, non vorrei che tu avessi perso la strada."
"Ma stai tranquillo!!! Conosco questo posto da quando ero solo un bambino!!!"
"Etciùùùù ... spero di arrivare presto!"
"Ma si, si. Però vedi di non ammalarti!! Edmond ..... tu mi servi in salute!!!"
"In tutta la mia carriera di medico, non mi è mai successo una cosa simile! ... Spero solo che a tua figlia vada tutto bene."
Mi fermo un attimo, mi volto, avvicino la candela al mio amico, lo guardo negli occhi e rispondo deciso: "Certo che andrà tutto bene, ma se non dovesse essere così sarà solo colpa tua, Edmond!!"
"MIA?!!! Ma se tua figlia si ostina a fare tutto da sola, che colpa ne ho?!"
"Sei tu il medico, mica io!!! Ed ora muoviamoci!!! Veloce!! E attento a non inciampare!"
"Ma qui si scivola! ... Ma in che razza di posto mi hai condotto! Casa mia non possiede questo dedalo sotterraneo. Qui tra scale ripide, rame, corridoi in pietra ..... c'è davvero da perdersi."
"Certo! Ti ho appena detto di fare attenzione!!!"
"Ma quanto manca?"
"Poco ... se ti muovi! Se invece continui a farmi perdere tempo ...... Arriveremo quando sarà già nato il mio nipotino!!"
"POVERO ME!!! ... Ma cosa mi tocca fare!"
"Bene, svoltiamo qui e siamo arrivati, ora apro .... uhm ... giro qui, tocco lì, sposto qua ..... uff, ma non si apre!! Edmond, aiutami a spingere, sarà rimasta incastrata!"
TOC TOCTOC TONF TOF TONF
"ANDRE'EEEEEEE, Apri immediatamente il passaggio!! Fa freddo!!!!!" Batto forte i pugni sulla porta che da nella stanza di Oscar.
"Lo vedi?! Hanno bloccato anche la porta del passaggio! Che serata pazzesca!"
"E' vero! Maledizione! Hanno bloccato il passaggio con qualcosa, anche lo spioncino. Accidenti a loro, fa pure freddo .... etcium!"

AUUUUU AUUUUU BAUUU BAUUUU

Marguerite sussurra: "Ma cosa ha Beau, perché ulula?"
"AHHHH ... Sono sicura che ... che ... mio padre è dietro a quella parete AHHHH"
"Ma ... non è possibile!"
"Invece è così Madre! AHHHH...."

AUUUUU AUUUUU

Mi avvicino a mia moglie, la osservo, si vede che sta soffrendo.
"Oscar, come avevi previsto c'è tuo padre nel passaggio!"
"Che ci rimanga! ... AHHHH ..."
"Su, avanti sorellina, un'altra spinta e ci siamo! ... Ormai è fuori ..."
"AARRGGGHHH!!! ANDREE', AIUTAMI!! AAAAHHHHHHH!!!"

UE UEEEE UEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

Vedo venire al mondo mio figlio ... guardo lì, è una femmina ed è tutta sporca di sangue.

"O ... Oscar ... è nata Sophie! ... Ed è bellissima!" Dico con voce tremante.
"Sophie!!! Voglio vederla, datemela!!!!!"
Marguerite sussurra emozionata: "Aspetta! ... Va reciso il cordone ombelicale! ... André ... a te l'onore figliolo!"
"Ecco io ... si ... si ..." Rispondo titubante, poi un poco tremante mi avvicino a Madame.
"Avanti cognato, coraggio! Non vorrai mica svenire? Sei un soldato. Dimostra che hai il sangue freddo! Ecco, tieni lo stiletto!"
"... Io ..."
"Su, fa presto! E non preoccuparti, lo stiletto è stato sterilizzato sul fuoco!"

Afferro timidamente lo stiletto, inizialmente mi sento intimorito ma poi con un colpo deciso lo taglio. Madame Marguerite sussurra: "Dalla a me! Devo medicarla!"


"Voglio vedere mia figlia!"
"Sta calma sorellina, tra poco conoscerai la tua bambina! ... Colei che non ti farà dormire chissà per quante notti, colei che ti impedirà di giacere con tuo marito per almeno quaranta giorni e chissà se vi farà combinare qualcosa in santa pace nei giorni avvenire! Ih ih ..."
Marguerite ribatte adirata: "Jo smettila! Possibile che sei capace di rovinare i momenti più belli della vita di una donna?"
"Ma ho detto la verità Madre! Forse avete dimenticato quando ho avuto il mio primo figlio? George non faceva che piangere di notte e di giorno! Nemmeno le balie riuscivano a tenerlo buono, ricordate?"
"Certo che lo ricordo. Mi mandasti a chiamare e mi sono trasferita al tuo palazzo per ben sei mesi."
"Ma lo sapete perché?"
"Perché George era capriccioso e tu avevi bisogno di riposo, solo io riuscivo a calmarlo."
"Esatto! Solo Voi. Ed è grazie a Voi che ho trascorso i primi quasi cinque mesi più belli con mio marito Ih ih ..."
"JO!"
"Cosa c'è? Forse Vi ho scandalizzata? ... Ahhhh ricordo che dopo sedici mesi è nato Antony ... ed è stato tutto merito Vostro!"

Mia sorella è davvero irritante, urlo: "ORA BASTA! VOGLIO CONOSCERE MIA FIGLIA!"
Mi avvicino a mia moglie, la bacio con delicatezza, l'accarezzo e sussurro: "Sta calma amore, adesso la vedrai. Tua madre ha appena medicato l'ombelico."

"Su, Madre, facciamo conoscere la piccola a mia sorella, altrimenti si mette nuovamente a urlare."
Marguerite porge la coperta e con la voce rotta dall'emozione dice: "Aspetta Joséphine, dobbiamo coprire la piccola!"
"Si, Madre ..." Avvolgo mia nipote e prima di porgerla a mia sorella dico: "Oscar, Sophie, non ti somiglia per niente, è tutta suo padre, è il ritratto del bellissimo moro! Ih ih .... Tieni sorellina e tanti auguri!"
Spalanco le braccia, accolgo questo piccolo fagottino, la stringo a me e sussurro felice: "Ma è bellissima! ... André, è vero ... ti somiglia! ... Guarda i suoi capelli, sono scuri come i tuoi! ... E le manine, le sue manine sono così piccole! ... André, l'abbiamo fatta noi!"
"Si, amore mio ... Sophie è il frutto del nostro amore." Sussurro con occhi scintillanti per la felicità mentre abbraccio mia moglie e mia figlia.

Mia figlia, che bel suono che ha. Sono così felice, così emozionato. Resto seduto sul letto tenendo strette a me le mie due donne, la mia famiglia.




TUMP TUMP TONC "ARGH!!! EDMOND, SENTI?!! E' NATO, E' NATOOOOO!!! IL MIO FRANÇOIS!!!"
"Sta calmo! Etciùùù ... La porta è chiusa, non ci fanno entrare! ... Augustin, torniamo indietro."
"Indietro? Si si .... è entrata mia moglie, la sento parlare. La porta sarà aperta ora!! Corriamo!!!!!" Allungo il passo veloce, quasi corro per cercare di raggiungere in poco tempo il mio nipotino. Poi metto un piede in fallo enel tentativo di non cadere mi aggrappo ad Edmond e lo trascino giù con me.
"AHHHH AUGUSTINNN CADOOO..."
"ANCH'IO ...AAAAHHHHRRRRGGHHHHH!!!" TONF.

In un attimo mi ritrovo a terra, con la parrucca che giace sulla fredda pietra del pavimento, la candela salvata dallo spegnimento per caso con la cera bollente che mi è caduta su una mano.
"DANNAZZIONE MI SONO SCOTTATO!"
"AUGUSTIN, VOGLIO USCIRE DI QUI!"
"ANCH'IO! MA PER FAVORE NON URLARE CHE MI AGITI!"
"Non dovevo seguirti!"
"Non potevi tirarti indietro!"
"Invece si. Tutto questo è assurdo!"
"Sta zitto e usciamo da qui! ... A proposito, non ho ricevuto ancora i tuoi auguri!"
"Te li farò non appena saremo usciti dall'inferno del tuo palazzo!"
"Inferno? Ma cosa dici!"
"ETCIU' ..."
"Salute Edmond! ... Ahhh François, non vedo di conoscerti! ... François, aspettami! Tuo nonno sta arrivando!Ohi ohiohi"
MI massaggio il mio didietro mentre cerco di guadagnare l'uscita dalle segrete il più in fretta possibile. Che male che mi fa!!!!



Molise, Pietroabbondante, teatro Tempio Sannita.

Avventura sulle Alpi - parte secondaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora