Nonni e bisnonni

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Nonni e bisnonni


Sento bussare alla mia porta mentre sono seduta con un libro in mano, la culla di Sophie alla mia destra, con la mia piccola che dorme serena, e Beau disteso ai miei piedi.

Vedo Beau aprire pigramente gli occhi ed osservarmi, in attesa di un mio gesto, per scattare contro il disturbatore.

"Avanti" Rispondo decisa.
Entra una cameriera, fa un piccolo inchino ed inizia a parlare: "Madame, la contessa di Costigliole, Madame Giovanna Battista, richiede la Vostra presenza e quella del Vostro cagnolino per assistere al parto delle sue .... spose, come padre e nonna dei nascituri. Così ha detto Madame Giovanna Battista."
Chiudo il libro con forza, lo poggio sul tavolo e sussurro: "Cosa? Ma stai scherzando?!"
"No Madame le Comte. Riporto le esatte parole di Madame Giovanna Battista ..... che vorrebbe anche la presenza del nonno e .... dei bisnonni"
"E' evidente che la tua padrona è impazzita!"
"Madame .... Vi prego ....."

Vedo la cameriera imbarazzata ed un poco terrorizzata, evidentemente sa che sono una persona poco tollerante alle follie della sua padrona.

"Ma cosa pregate?! Le due cagnette stanno per mettere al mondo dei cuccioli e allora?"
"Ecco....la mia Signore gradirebbe la presenza dei .... parenti, come d'uso nei parti nobiliari" Rispondo un poco intimidita dallo sguardo del Conte, o della Contessa.

Accidenti che pasticcio. E poi questa donna mette una gran paura!

"Io davvero non riesco a crederci! Comunque ho visto venire al mondo gatti e cavalli, potrei vedere anche la progenie del mio Beau ..." sorrido sarcastica. "Ormai siamo sull'orlo della follia, pura follia!"
"Vi ringrazio Madame. Le partoriti si trovano nel salotto verde, accudite dalla mia padrona.....e dal dottor Lasonne. Se permettete vaso a chiamare il resto dei ....parenti "
Spalanco gli occhi e sussurro: "Madame Battista è matta come un cavallo!"
"Con permesso" Faccio un piccolo inchino e mi allontano sotto lo sguardo di Madame le Comte.
"Ora che ci penso .... beh ... i cavalli non sono matti ma la gente si. Andiamo Beau! Spero che i tuoi figli ti somiglino!"
Mi alzo dalla mia poltroncina, sorrido mentre osservo Beau e poso una carezza alla mia piccola.
"Baauuuuu aaaauuuuuuu"

Vedo il mio cucciolo scodinzolare felice e seguirmi senza indugio, mentre prendo Sophie in braccio, non posso certo lasciarla qui da sola, la mia piccola ha solo 5 mesi. La sistemo per bene appoggiata al mio corpo, mi rendo conto che con le sue manine afferra i miei capelli e li porta vicino al suo nasino. Forse le piace il mio profumo? Non vedo l'ora che cresca, così da riuscire a capirla meglio!
Mi avvio per i corridoi, entro nello studio decisa a chiamare André.

"Oscar....è successo forse qualcosa?"

Domando spaventato dall'irruenza di mia moglie. La osservo, entra come un tornado, o come un temporale estivo, stringendo la nostra piccola che emette dei piccoli gorgoglii, dei versetti, mentre tira i capelli di sua madre, che sorride indulgente. Beau segue le mie donne da vicino, come a volere proteggere.

"Succede che stiamo per diventare nonni."
"Nonni? Ma ...... cosa dici? Sophie ..... ha solo cinque mesi! Non può....insomma....." Balbetto confuso dalle parole di mia moglie. "Nonni ..... ma insomma .... Sono appena diventato padre ....."
"Invece è così! Si, tu André Grandièr mio marito forse in questo momento sei diventato nonno e ... io nonna."
"Ma Oscar ... non è possibile! Ti rendi conto di quello che dici?"
"Cosa dico io?! Cosa dice Madame Battista!" rispondo fiera e decisa.
"Madame Battista? E cosa c'entra lei adesso? Io davvero non ti capisco"
"Hai forse dimenticato che il nostro Beau ha ... messo ... si, insomma diventerà padre addirittura da due cagnette!?"
"Beau!" Scoppio a ridere felice. "Oscar.....non ci avrei mai pensato! Quindi .... Beau avrà una discendenza! Uhm ...... se saranno maschi ... prevedo guai per me!" Aggiungo sorridendo felice.
"Oh André pensa che Madame Battista pretende che noi assistiamo alla nascita, assurdo!"
"Ih ih .... sarà il mio destino essere l'unico uomo che assiste alla nascita della propria progenie. Non trovi che sia curioso?"
"Non saprei ma ti avviso, sarai presente anche alla nascita del nostro secondogenito!"
"Certo! Non rinuncerei mai per nulla al mondo a restare con te!"
"Bene. E adesso andiamo! ... A proposito, secondo te quanti ne nasceranno?"
Mi alzo dalla poltrona, mi avvicino a mia moglie, la osservo, forte e fiera, con il completo azzurro indosso, Sophie stretta al petto ed un'aria combattiva e sorridente. "Non sono pratico di cani ma .... credo almeno tre o quattro da ogni partoriente!"
"Beh ... potremmo mettere su un canile! Ah ah ah ..."
"Esagerata ..... davvero io spero che siano solo femmine! Ho davvero paura di tuo padre .....che poi è anche il mio ......"
"Non capisco, ma perché?"
"Beh .... tuo padre vuole un erede ..... e se non è ancora arrivato è solo colpa mia ..."
"Femmina o maschio, sapessi quanto mi importa!"
"Importa a me ... credimi! Ma ora andiamo ....... e speriamo che sia una cosa veloce ..." Poi mi rivolgo a Beau ed aggiungo: "Vedrai ... diventare padre è magnifico!"
"Auuuuuuuu"
Sento il nostro cagnolino ululare, come se avesse capito quale magia sta per accadere.


Raggiungiamo a passo veloce il salotto verde, in cui si sta svolgendo il lieto evento. Come entriamo percepisco un odore forte, proveniente dalle due partorienti. Lasonne è stato obbligato a seguire questa nascita, assurdo.
Vedo Beau raggiungere le due cagnoline ed annusarle per bene.

Vedo Madame Battista asciugarsi le lacrime con un fazzoletto ormai sgualcito da chissà quante lacrime, lo morde infine urla: "AHHHHH LE MIE BAMBINEEEEE AHHHHH DOTTORE, LE VEDO SOFFRIREEEE AHHHHHH FATE QUALCOSA, AIUTATELEEEEEE AHHHHH ."
"Madame .... ma cosa volete che faccia? Io sono pratico di esseri umani, non certo di animali! Chiamate un veterinario!"
"Ma dove lo trovooo ahhhhhh AIUTATELEEEEE AHHHHH ... E tu brutto cagnaccio va via! Non basta ciò che hai combinato?! Adesso le annusi."

Vedo Madame dare un piccolo calcio con la sua scarpina di seta verde, in tono con il salottino, al mio caro cucciolo che d'istinti ringhia contro la vegliarda, la vecchia pazza, tutta agghindate come se dovesse andare ad un ballo in maschera, con la sua assurda parrucca incipriata, le piume in cima, un trucco a dir poco eccessivo.

"Madame! Lasciate in pace il mio cane! Siete stata Voi a chiamarci qui! Se Vi infastidiamo ...... andremo via!"
"BOUUUUU AHHHHHH AIUTATELEEEEE ..... BOUUUUUU ...."
"Madame!! Aiutate le mie creature!! AAAHHHH Stanno soffrendo!!! Buuuuuooooaaaa!"
"Io dovrei aiutarle? Ma siete impazzita! Ci manca solo che un generale si occupi del parto delle Vostre ..... bestiacce!"
"Ohhhh Vi ricordo le mie bestiacce, grazie alla Vostra bestiaccia lussuriosa, Vi renderanno NONNA!"
"Nonna un accidente! Chiaro?" rispondo decisa ed un poco scocciata. "Nonna di un cane ..... cose mai viste!"
"Coff coff .... brava figliola, così si fa!"

Sento la voce di mio padre giungere alle mie spalle, non capisco cosa ci faccia qui anche lui. Dovrebbe starsene a letto, al caldo, a curarsi!

Rispondo sarcastica: "Padre state per diventare nuovamente bisnonno!" Improvvisamente sento la voce animata di George.

"Dottore presto venite con me!"
"E adesso cosa succede?"
"Succede che mia moglie ha le doglie. Presto, venite con me!"
"Subito, monsieur George!" Rispondo mentre mi avvio. Osservo il mio amico Augustin, sorrido, "Come hai visto, amico mio, diventerai ancora bisnonno! Ah ah ah ah!"
"NOOOOO MI OPPONGO! DOTTORE DOVETE OCCUPARVI DELLE MIE BAMBINE, CI SONO PRIMA LOROOOO ...."
"Spero stiate scherzando, Madame! Mia nipote necessita di aiuto. Forza Edmond, vai da lei ... e porta con te anche Joséphine e Marguerite."

Ci manca solo che il mio amico Edmond venga distratto da questa vecchia pazza.

Spalanco le braccia sbarrando loro la strada, e ribatto: "Niente affatto! IO Vi ho chiamato per prima!"
"Toglietevi subito di mezzo, mia nipote sta partorendo! O giuro che coff ....coff ..... Vi sposterò .... anzi no .... Vi sposterà lui!" Aggiungo indicando con il dito André.

Non voglio di certo toccare questa pazza, non vorrei che si mettesse strane idee in testa.

"NOOOO Se qualcuno dovrà spostarmi, dovrete essere Voi Signor Generale Jarjayes! Eccomi, sono qui, prendetemi in braccio!"
"Non ci penso neppure! André, occupati di Madame! Veloce!" Rispondo deciso sollecitando mio genero affinché provveda a ciò che io non posso fare.
"Oh beh ..... non mi dispiacerebbe se mi toccasse Vostro genero anche se preferirei che foste Voi!"
"Oscar .... posso?" Domando un poco timoroso.

Ormai ho compreso che durante la gravidanza mia moglie è un poco suscettibile.

"NO! Che ci pensi mio padre. E' un suo problema!" Rispondo secca.

Ci manca solo che quella sfacciata metta i suoi occhi su mio marito! Mi basta già la sua dannatissima cameriera!

"Oscar .... io quella donna non la tocco ....." Rispondo rivolto a mia figlia. " E poi accidenti Marguerite non me lo perdonerebbe mai!"

Sentiamo un guaito e poi vediamo spuntare i primi cuccioli dalle due bestie.

"E allora che la sposti George!"
"Ecco mi sembra una buona soluzione ...." mi avvicino alle bestiacce, osservo i nuovi nati e mi rendo conto che sono dei maschi. "ANDRÉ! MASCHI! SONO DEI MASCHI! PRENDI ESEMPIO! Accidenti, pure quel cane, Beau, è riuscito a procreare dei maschi, mentre mio genero, a cui ho affidato il proseguo della specie, l'onore del casato ...... nulla!! Pure un cane è più bravo di te!"
"Ma generale certe cose non possono essere programmate."
"Ma lui .... lui ha prodotto un maschio! E tu no! Prendi esempio figliolo! Prendi esempio"
"Generale ..."
"PADRE SMETTETELA IMMEDIATAMENTE!"

George solleva Madame Battista e dice: "Madame siete pesante, dovreste mangiare meno."
"Siete uno svergognato! Maleducato! Aaahhhhh .... le mie piccole!"

Osservo la scena ed aggiungo: "Prego Lasonne .... ora puoi passare!"
"AHHHH DOTTORE SALVATE LE MIE BIMBEEEE ..."
"Le Vostre bimbe, come le chiamate Voi, sanno cosa fare! Andiamo Lasonne!" Afferro il braccio del mio amico e lo trascino con me, verso le stanze di mio nipote.
"AHHHH BAMBINE MIEEEEEE ..." Mi avvicino a loro, le accarezzo, sussurro: "Piccine della mamma avete sofferto molto? Mi dispiace, è tutta colpa del cagnaccio della Generalessa."
"Non Vi permetto di chiamarmi così! Generale .... io sono un generale! Non dimenticatelo!" Rispondo fiera e scocciata.
Mi avvicino a mia figlia e dico: "Calmati, pensa al mio François! E tu André porta via tua moglie!"
"PADRE! NON IMMISCHIATEVI!" Sbotto scocciata.
"Ehhh ma quanto sei nervosa! E calmati!"
"No che non mi calmo! Vieni André! Andiamo via, noi .... quattro! Beau! Anche tu, muoviti!" Ordino imperiosa, poi afferro la mano di mio marito e lo trascino via con me.
"Aaaauuuuuu!"

Sento la voce stridula di Madame Battista giungermi alle spalle.

"Generalessaaaaaa portate via la metà della prole delle mie piccole. Le mie creature non possono occuparsi di tutti questi piccoli."
Mi volto, osservo Madame ed aggiungo: "E come dovremmo sfamarle? Beau non può certo allattare!"
Sbotto furiosa: "ATTACCATELI ALLE VOSTRE CAPRE! LE MIE BAMBINEEEEE NON POSSONO FARCELA."
"Latte di capra per dei cani? Non credo che sia adatto!"
"SOPRAVVIVERANNO!"
"Se lo dite Voi ....." Rispondo sibillina mentre mi allontano affianco al mio Andrè e seguita dal nostro Beau.
Vedo i cuccioli assalire il petto delle mie bambine, piango e tra i singhiozzi sussurro: "Fate pianoooo ahhhh le mie bambine bouuuu ..."
"Vieni .... nonno André! Andiamo ad aspettare Alain e gli altri ... ah ah ah Nonno Andrè, e pensare che sei padre da pochi mesi!"
"Nonna Oscar come ti senti nel tuo nuovo ruolo? Ah ah ah ..." rispondo ridendo allegro mentre osservo un sorriso allegro sul volto della mia Oscar.
"Ah .... poveri noi. Ma quella pazza .... e la sua cameriera, quando torneranno a casa loro? Uff ..... sono davvero stufa!" Sbuffo appena mentre vedo Andrè sorridermi.
All'improvviso udiamo un urlo.

"AHHHHHHHH ..... AHHHHHHHH ...."

"E adesso? Che sia nostra nipote? Però ..... sarà una nascita in anticipo ..... forse a causa del viaggio? André, andiamo a chiedere come sta, forza!"
"Si ..... va bene."

Ci avviamo verso la stanza dei miei nipoti, seguiti da Beau.

Siamo dietro la porta, non c'è nessuno, neppure mio nipote George. "André, sembra tutto tranquillo ..."

"Che strano ...... Lasonne è salito .. .proviamo a bussare?"

TOC TOC

"AHHHHHH ...."

Sento bussare, mi precipito alla porta mentre mi asciugo le mani. Apro. "Sei tu Oscar cosa c'è?"
"Nanny .... cosa sta succedendo?" Domando preoccupata mentre Sophie si dimena spaventata dalle urla. "Non vorrei che qualcosa non andasse come dovrebbe ...... in fondo si tratta di una nascita in anticipo."
"Madeleine sta per dare alla luce il suo bambino, ormai manca poco."
"Ma ...... è in anticipo ...... Nanny ..... andrà tutto bene? Cosa dice Lasonne?" domando sinceramente preoccupata per Madeleine.
"E in anticipo di cinque settimane. Riguardo al dottore beh ... lui non dice nulla."
"Mia madre e mia sorella sono qui?"
"Si, sono con Madame Madelaine."
"Nanny....vuoi che faccia chiamare anche quel .... Pautasso? Potrebbe calmare quella vecchia pazza di Madame Giovanna Battista!"
"Oh bambina, in questo momento poco mi importa di Madame Battista, se vuole il dottor Pautasso per le sue bestiole che lo faccia! Adesso scusami, torno dentro."
"Si ..... e .... tienimi informata" Rispondo preoccupata dalle urla che sento provenire dell'interno della stanza.
"Si, certo!" Rispondo chiudendo la porta.
"André, qui siamo inutili .... .meglio cercare George e vedere come sta."
"Si certo Oscar ..... e soprattutto tenerlo lontano da tuo padre ... non vorrei che lo facesse ubriacare! Come ha fatto con Charles e Louis!"
"Andiamo a cercarlo!"



Siamo nel salone, riempio l'ennesimo bicchiere a mio nipote e dico: "Forza! Forza bevi! Almeno non ti vedo piangere femminuccia!"
"Nonno .... ma io non reggo molto l'alcool. E poi .... non sono una femminuccia, sono solo preoccupato per mia moglie!"
Colpisco la spalla con una pacca e continuo: "Su su, tua moglie è assistita dal miglior medico di Francia! E poi tua moglie è la prima di una lunga serie di partorienti in questa famiglia! Oddio qui non si dormirà più! ... Udiremo pianti in ogni angolo del palazzo." Vedo arrivare Giovanna, tutta trafelata, con il suo chignon, il suo passo piccolo e deciso, le mani a tenere le gonne appena sollevate, con la camicia accollata.

"Oh Signur! Non soltanto i pianti dei piccoli ma anche gli escrementi canini! Padrun, io non ce la faccio più! Non faccio che raccogliere piscio ovunque ma dico, questa non è vita. Fate qualcosa altrimenti io impazzisco!"
Vedo venire incontro mio fratello Michele con uno straccio in mano e dice: "Madamina, dove metto questo panno? Ti avverto che è pieno di piscio canino."
"Ahhhhh Padrunnnn, non ne posso più!"
"Oh .... smettetela Giovanna! Se mia figlia vuole che il cane stia in casa, resterà in casa!! E vedrete che tra poco smetterà di fare i suoi bisogni in giro!!" ordino deciso, i desideri del mio erede sono anche i miei.
"Ma non si tratta solo del cagnaccio di madame le Conte ma anche delle due bestiacce di Madame Battista che poi ... hanno proliferato e Dio sa quanti ne saranno! Oh no, no, NO! Basta!"
"Oh .... ma tra pochi giorni quella ..... pazza, tornerà a casa sua!! Su su .... portate pazienza! Coff coff ..... povero me ..... Eeetchuuum!!"
Vedo arrivare di corsa una cameriera e con tono di disgusto dice: "Madame Giovanna, nella camera di Madame Battista c'è sangue ovunque e ... e ... tanti liquidi! Io non ci riesco, mi dispiace ma ..." mi porto la mano allo stomaco. "Non riesco a pure, mi viene il volta stomaco."
"Oh Santo Cielo!! Fai pulire da una delle cameriere di Madame!! Che si arrangino!!!" Sbotto scocciata, quando è troppo ... è troppo!
"Impossibile! Anche Armandina si è sentita male, infatti ha dato di stomaco nella stanza della sua padrona."
"E che si arrangino! Io sono stufa!! Ed ora abbiamo una partoriente da accudire!! MICHELE!!! Vai a chiamare il dottor Pautasso!!! Subito!"
"Ma ..... Madamina c'è già un medico! Forse ci sono complicazioni?"
Vedo sbiancare in viso mio nipote e dice: "Complicazioni?! No, no, povera la mia sposa!" poi butto giù un altro sorso, deciso, non appena mio nonno mi riempie il bicchiere.
"Nipote George, quasi non ti riconosco più, dove è finito il tuo atteggiamento baldanzoso?" vedo arrivare mia figlia. "Joséphine, vieni qui!" ordino con tono baldanzoso.
"Padre, perdonatemi ma voglio solo rassicurare mio figlio: sua moglie sta benissimo ..... solo ci vorrà ancora un poco!!" Poi mi avvicino, osservo George, mezzo ubriaco, seduto scomposto sul divanetto del salotto.
"GEORGE!!! Io non ti ho allevato così! Muoviti!!!"
"Madre ....." sussulto all'ordine della mia cara genitrice.
"Infatti, figlia mia, hai allevato tuo figlio a prendere con leggerezza la vita e quando si trova ad affrontare le difficoltà diventa come suo padre! Eppure ha già generato! Bah .... ma che razza di nipote, eppure per metà nelle tue vene scorre sangue Jarjayes!"
"Per un quarto Padre .... non dimenticate che mia madre è una De Laborde! In ogni caso avete ragione. GEORGE!!! Vedi di darti un contegno! Su, vieni con me, a te ci penso io!!"


Osservo mio figlio, seduto scomposto sul divanetto, la camicia slacciata, i capelli lasciati sciolti, spettinati, mezzo ubriaco, e questo è di sicuro opera di mio padre.

Tra i fumi dell'alcol farfuglio: "No ... no ... non ce la faccio ad alzarmi dal divano .... lasciatemi qui hic ... hic ...."
Osservo mio nipote e ribatto: "Tzè ... smidollato padre, smidollato figlio!"
"Per una volta Padre, concordo con Voi! Ed ora scusatemi, torno da mia nuora!"
"Eppure io sono sopravvissuto a ben sei figlie femmine senza ubriacarmi!"
"Hic hic ... ih ih ih .... avete detto bene, io almeno ho generato un maschio hic ... ih ... ih .... Voi solo femmine!"
"Ma come ti permetti, smidollato!! Charles, è tutta colpa tua!! Ma me la pagherai!! Coff coff ....."
"I ... io, Signore? Ma se George è ubriaco perché Voi l'avete fatto bere! E poi povero figlio non è in sè." mi avvicino, tento di sollevarlo. "Vieni figliolo, ti porto nella mia stanza, hai bisogno di riposare." Provo ancora a sollevarlo ma inutilmente.
"Vi prego ... hic ... lasciatemi stare hic hic ..."

Osservo mio genero e mio nipote, infastidito ma anche divertito, dico: "Che bella coppia di padre e figlio! ... Forza George, alzati e cammina!"
Sento all'improvviso dei passi, è Armand. Lo guardo basito, indossa una camicia lunga e stringe il crocefisso tra le mani. "Armand ma sei impazzito?! Cosa ci fai vestito in quel modo?"
"Prego, mi pare ovvio!" Rispondo con tono tranquillo.

Mio fratello deve essere impazzito, con la sua lunga tonaca, il crocefisso in mano, il rosario al collo ed un'aria così clericale, che non vedevo da parecchio tempo.

"Ovvio che? Mi fai impressione, ho la sensazione di avere al cospetto un ... sacerdote!" poi sento piagnucolare mio nipote.
"Madelaine ... oh mia Madeleine! E' qui anche lo zio Armand per impartirti l'estrema unzione bouuuu ...."
"Macchè estrema unzione!! George!!! Ma sei forse impazzito? Ed anche tu, Armand!! Togliti quella tonaca, accidenti!!" sbotto davvero scocciato.
Guardo nel vuoto e sussurro: "Ho peccato .... devo espiare le mie colpe ..."
"COSA? Dico, ma sei impazzito?!!"
"Pather Noster ... "
Sento correre, è Carlo, in lacrime mi abbraccia e dice: "Zio ..... bouuuuu io non ho un padre ma un prete! Ahhhhh bouuuuu aiutatemi a ritrovare mio padre bouuuuu ...."
"Ma certo figliolo, ci penso io a mio fratello! A costo di usare le maniere forti!"
Vedo mia cognata Anna avvicinarsi a mio fratello, l'abbraccia teneramente, sussurra: "Su Armand, vieni con me!"
"Anna ti prego, lasciami espiare le mie colpe!"
Joséphine ribatte: "Zio Armand ma lo sai che potresti perdere tua moglie?! La donna ha bisogno dell'uomo, non del sacerdote!"
"BASTA! NON NE POSSO PIÙ!! COFF COFF ..... ARMAND, TU VIENI CON ME! ANNA...Voi occupatevi di mio nipote e tu Joséphine, vai da tua nuora! Subito!" Sbotto furioso, che famiglia che ho!
"Bouuuuu Ed io zio, cosa faccio? Ahhhhh Bouuuu voglio mio padre, quello di un tempo! Ahhhhh Bouuu ..."
"E lo riavrai ....nel frattempo...uhm.....vai da Oscar e André e dì loro che ti mando io .... ti andrebbe qualche lezione di equitazione? O di spada?"

Ecco, così lo distraggo, questo bimbetto. Certo che piagnucola un po' troppo per i miei gusti, se fosse mio figlio lo avrei già sistemato io come si deve! Uno Jarjayes non piange in questo modo!

"Sniff ... sniff ... e va bene zio, vado dai cuginoni! Sniff ..."
"Bravo! Sono certo che ti divertirai parecchio!"
"Si ... si ..." Rispondo mesto mentre mi allontano.
"E sorridi! Vedrai che andrà tutto bene!"
"Rivoglio mio padre ... sniff ..."
"E lo riavrai ..... ti fidi di me?"
"Si ..." tiro su col naso mentre rallento il passo.

Stiamo cercando mio padre quando vedo arrivare il piccolo Carlo.
"Carlo, cos'è questa faccia?" domando mentre osservo due lacrimoni scendere sulle guance di Carlo.
"Sniff ... sniff ... cuginona Oscar, cercavo te ... sniff ..."
"Dimmi Carlo, perché piangi?" Poi poso una carezza sulla sua zazzera bionda mentre mi inginocchio per essere alla sua altezza.
"Cugina .... sniff ... mio padre è impazzito, ha abbandonato me, mia madre e il mio fratellino ed è diventato nuovamente Cardinale .... BOUUUUU ..." Piango mentre l'abbraccio.

Sento Carlo gettarsi addosso a me, non un braccio tengo Sophie e con l'altro lo stringo a me, restando in equilibrio, piegata sulle gambe.

"Cardinale? Ma .... è assurdo. Comunque dimmi, perché mi cercavi?"
"Lo zio Augustin mi ha detto di venire da te, così potrà convincere mio padre ad essere nuovamente mio padreeee bouuuuuu .... rivoglio mio padreeee bouuuuu ..."


"Ave Maria gratia plena...."

Ma lo sentite? Sta pregando!! Mio padre pregaaaa ahhhh bouuuu ....."
"Dai Carlo, vieni con noi. Ti piacerebbe .... uhm .... salire su un pony?" Rispondo sorridendo mentre Andrè si avvicina di un passo e mi sfiora una mano.
"No. Io rivoglio il mio vecchio padre sniff ..."
"Ma nel frattempo .... potresti distrarti un po', non trovi?!"
"Sniff ... sniff .... e va bene! ... Ma Voi zio, fate ritrovare il senno a mio padre. Andiamo cuginona ..."
"Andiamo ...." prendo la manina di Carlo mentre con l'altro braccio tengo stretta Sophie, Andrè mi sorride e sussurra piano: "Sarai una madre adorabile, Oscar"
"Suvvia Andre, io ho avuto a che vedere con i soldati non i bambini!"
"Ma vedo che te la cavi bene anche con i bambini!"
Vedo Andrè sorridermi, di quel suo sorriso sincero, quello che mi fa commuovere, quello che amo.


Vedo mia figlia allontanarsi, guardo dritto negli occhi mio fratello e dico: "Armand, voglio sapere cosa ti sta succedendo!"
"A me? Ma nulla fratello .... nulla. Ora se vuoi scusarmi, vado nella cappella"
"A fare cosa?"
"Ma secondo te cosa si fa nella cappella?"
"Appunto! Che ci vai a fare visto che hai pregato abbastanza!"
"A meditare, vado a meditare .... va bene?!" domando sarcastico.
"Meditare?! Forse non sei soddisfatto della tua vita? Non sei felice di essere padre di due figli MASCHI?! Previlegio che è toccato a te e non a me? Avanti parla!" inizio a spazientirmi davanti a mio fratello, stolto che è!
"Augustin, vieni con me, così pregheremo insieme per il tuo erede!" rispondo con tono tranquillo.
Afferro con forza il rosario che stringe tra le mani, e con un gesto deciso lo prendo per un braccio e lo costringo a guardarmi. "Armand, ti farò una domanda, sii sincero e soprattutto guardami negli occhi!"
"Dimmi fratello, dimmi ..... se vuoi confessarti .... io sono qui, potresti trovare sollievo per la tua anima tormentata"
"Armand forse non ti piace più tua moglie?"
"Cosa dici fratello?!"
"Ti ho chiesto se ti sei stancato di tua moglie!?"
"Ma ... che domande fai?"
"Te lo chiedo perché so perfettamente che in gioventù hai saltato di letto in letto."
"Pater Nostre qui es in caelis ..."
"ARMAND SMETTILA! Ti ho fatto una domanda!" mio fratello annuisce continuo: "Armand forse ... forse ..."

"Fiat volontas Tua sicut in caelo, et in terra ....."

"Armand mi fai paura! Fratello confessa .... non ti piacciono più le donne?!"

"Panem nostrum cotidianum da nobis hodie....."

"Allora?! Sei come Jean e ti vergogni?! Ed è per questo che ti nascondi dietro la veste?"

"Et dimitte nobis...."

Lo afferro con forza per le braccia fino a fargli male e digrigno: "RISPONDIMI!" faccio un respiro profondo. "Lo sai che con me puoi parlare! ... Dimmi la verità, non sei più te stesso?"
"Sicut et nos dimíttimus debitóribus nostris" continuo nella mia preghiera senza farmi distrarre da mio fratello, tenendo il mio crocefisso ben stretto in mano.
"Armand, Armand!!!! Io non so più cosa fare?! Armand, temo che tu sia sul precipizio della tua vita! ... Temo che tu stia impazzendo oppure ... no, mi rifiuto di pensare che tu sia come Jean, hai avuto ben due figli e per giunta maschi e poi la tua carriera di donnaiolo."
"Ave, Maria, grátia plena, Dóminus tecum." Continuo la mia litania, ignorando le parole di mio fratello.


Non è possibile! Armand è impazzito! .... Devo trovare un modo per scuoterlo ma cosa mi invento?! ... Forse ho trovato!

"Armand fratello devi reagire altrimenti ti porteranno via tua moglie, è questo che vuoi? Rispondimi!"
Sussulto alle parole di Augustin: "Anna? Forse è tornato quello squilibrato del fratello? Dammi subito la tua spada!!!"

Osservo Armand, ha spalancato gli occhi, ha lo sguardo di un pazzo, infuocato dalla follia.

"Eh no, Armand! Magari fosse tuo cognato, mi riferisco a un corteggiatore."
"Un .... corteggiatore? E .... chi sarebbe?!"
Sorrido sarcastico e rispondo: "Ahhhh dunque ti importa ancora di tua moglie!?"
"MA CERTO!!! Ma che cosa ti sei messo in testa Augustin? Tu .... tu hai un problema .... anzi no, tu hai tanti problemi! Vieni con me!!" Afferro mio fratello e lo trascino con me verso la cappella.
"Dove mi porti?"
"Alla cappella!! Lo vuoi capire? Lì potremo risolvere i tuoi problemi!!"
"I miei cosa?! Armand ma hai sentito? A causa della tua indifferenza, tua moglie ha un corteggiatore. Vuoi che te la portino via?" ripeto al limite della tolleranza.

Mio fratello è impazzito, non ho dubbi. E come sempre tocca a me riportarlo sulla giusta via.

"Vieni con me!!" Rispondo con tono autoritario trascinando mio fratello nella cappella. Predo la chiave, apro la porta ed entriamo.
"Certo che sei proprio testardo. Bene, segnati davanti a loro!!" Aggiungo indicando il Santissimo e la sua Immacolata Madre.
"Non stai bene. Forse il viaggio troppo lungo ti ha fatto male ... si, non può essere altrimenti."
"Mai stato meglio!! Ed ora accomodiamoci qui, forza!" Indico una bella panca e mi accomodo.
"Dunque Augustin, dimmi, cosa affligge così la tua anima?! Forse .... forse Marguerite non adempie ai suoi doveri? O forse Oscar non ti rende orgoglioso di lei? Su su ...... parla, dimmi tutto!"
"Adesso sarò io a farti una domanda: da quanto tempo non adempi ai tuoi doveri coniugali?"
"Io? Ma che domande fai? E poi ..... qui stiamo parlando di te, non di me! Allora ..... qual è il tuo problema?"
"Allora?! Da quanto tempo è che non giaci con tua moglie? Forse non ti vuole più?"
"Anna? Dico, ma sei impazzito? Tu piuttosto ..... "
"Io niente! Ti ripeto la domanda ...." lo guardo negli occhi e domando severo: "Forse sei diventato impotente?"
"IO? Tu semmai!! Ed ora ...... preghiamo, forza. Vedrai che l'Altissimo ci aiuterà!!"
"Aiutarti in cosa?"
"Ad aiutare te, ovviamente. E tutti .... tutti gli altri. Oh Augustin Augustin .... tu ..... tu non capisci!!! Non puoi capire ..... non puoi!"

Mio fratello mi sembra sempre più matto, tutto infervorato, gesticola come stesse officiando la Santa Messa.

"Capire cosa? ... Forse desideri un altro figlio e non arriva?"
"Io desidero la pace, lo capisci? Pace, serenità, tranquillità!!"
"La pace?! Ma quale pace?! Vivi a palazzo con l'intera famiglia e non potrà mai esserci pace! E adesso smettila e troviamo una soluzione al tuo problema! ... Dimmi cos'hai! ... Armand devi prenderti cura dei tuoi figli, non puoi farli soffrire in questo modo! Hai visto il povero Carlo? E' disperato."
"Carlo è solo un bambino ..... capirà .... capirà, vedrai! Ma ora veniamo a noi .... anzi a te. Cosa ti affligge Augustin?!"
"Capire cosa? Cosa dovrebbe capire tuo figlio?"
"Che lo amo .... ovviamente!!!"
"Basta, basta, BASTA!!! Armand riprenditi!" afferro mio fratello e lo scuoto, senza però ottenere nulla da lui.
"Io sto benissimo, Augustin. Sei tu quello ammalato ..... dimmi, hai ancora la febbre? E la tosse? Forse ..... forse vuoi uno sciroppino fatto dai monaci?!"
"Sig ... Armand cos'hai? Lo sai che con me puoi parlare!"
"Ma lo vuoi capire che non ho nulla da dirti? NULLA!!! Tu piuttosto ..... confessati, su. Cosa ti angustia? Raccontami tutti i tuoi peccati!"
Mi inalbero e rispondo a tono: "Io sono un sant'uomo, non ho nulla da confessare! Tu piuttosto parla! Cosa ti prende?"
"Tu .... un sant'uomo? Tu ..... Augustin ..... tu non sei santo .... proprio no!!"
"E invece si!"
"Ah ... e sentiamo ..... da cosa sarebbe determinata questa tua ..... presunta ..... santità?!" Domando con tono sarcastico.
Lancio uno sguardo di sfida e concludo: "Come vuoi! Se hai deciso di perdere tua moglie, sappi che non ti aiuterò. Ora me ne vado, ho altre faccende di cui occuparmi!"
"Come credi Augustin, come credi ....." rispondo pacato.
"E va bene ma poi non lamentarti se vedrai Anna con i corteggiatori!"
"Pensa a Marguerite ......"
Avanzo e con atteggiamento minaccioso ribatto: "Ma allora non hai capito?" punto il dito contro il petto di mio fratello. "Tua moglie è giovane, bella, piacente, desiderabile. Ti ho detto che c'è un tale che la corteggia. Possibile che non ti importa?"
"C'è un tale che corteggia anche tua figlia, e pure tua moglie!! Ma tu resti qui a brontolare con me!"
"Mia moglie?! E chi osa corteggiare Marguerite? Avanti, parla!"
"Ah .... ma allora ti interessa!! Il RE!! Non te ne sei forse accorto? Quel donnaiolo impenitente ....."
"Il Re?! Ah ah ah ... Ma lui non ha alcuna speranza con nessuna donna di questo palazzo, a parte qualche squilibrata. Il re corre dietro a tutto ciò che cammina, anzi respira, e le donne delle nostra famiglia nemmeno lo considerano invece a tua moglie ...."
"A mia moglie?!"
"E certo! Si, tua moglie!" lo fisso negli occhi e continuo: "Se tu pensi solo a pregare, lei potrebbe cedere alle lusinghe del mondo! Vuoi forse lasciare tua moglie a un altro?"
"Niente affatto! Anna è mia e nessuno deve toccarla!"
"E allora spiegami perché tu la ignori?"
"Ma io ... io non la ignoro è solo che?"
"Che?"
"Vedi Augustin, io mi sento in colpa verso Nostro Signore."
"In che senso?"
"Ero votato a Lui invece ..."
"Invece ti sei votato alle donne sin da subito."
"Infatti! Anche se io non avevo scelto per me!"
"Ascoltami Armand! Le stupide regole che vengono imposte dal nostro ceto sociale, è una questione di comodo e tu lo sai. Fratello non devi crearti sensi di colpa, Nostro Signore sapeva sin da subito che tu non avevi alcuna vocazione verso la chiesa e soprattutto verso la castità. In fondo sei uno Jarjayes. Guarda per esempio tua nipote Joséphine, secondo te sarebbe stata una buona suora?"
"Certo che no! Avrebbe fatto cadere in tentazione anche i prelati più virtuosi!" Rispondo tutto d'un fiato, deciso. "Joséphine suora ..... sarebbe stata una disgrazia senza fine!"
"Appunto! Ciò dimostra che tutto ciò è contro natura e che l'uomo e la donna sono fatti per il matrimonio e generare, non per chiudersi in un convento. Infatti IO non ho rinchiuso nessuna figlia in monastero beh ... anche se Luisa sarebbe stata perfetta per indossare una tonaca, lei si, se fosse nata maschio sarebbe stata un buon Papa! ... Anche se il maschio mi sarebbe servito per la mia discendenza. Uhm ... meglio che sia nata femmina, con un erede come lei il nostro casato si sarebbe estinto!"
"Ah ah ah ah .... Augustin! Ah ah ah ..." scoppio a ridere mentre mi immagino le due sorelle, due opposti.
"Beh cos'hai da ridere?"
"Rido perché ... Ah ah ah ...."
"Sccc ... siamo in una cappella!"
"Si, scusami!" guardo il crocefisso, faccio il segno della croce. "Scusatemi Signore! .... Augustin, riconosco che sei un uomo molto franco e soprattutto moderno anche se qualche volta sei decisamente folle! Ih ih ih
"Beh in molti dicono che sono folle ma io mi ritengo pratico e logico!", poso la mano sulla spalla di mio fratello, tiro su gli occhi e dico: "Signore, perdonate la mia franchezza ma Voi sapete bene che un uomo sposato non può tirarsi indietro dai propri doveri coniugali, e Armand è da tempo un uomo sposato e padre di ben due figli. Chiedo per lui l'assoluzione dei suoi peccati e beneditelo con altra prole, Amen!"
"Augustin!" richiamo mio fratello, un dissacrante, ecco cos'è!
"Forza Armand, ho chiesto io a Nostro Signore di perdonarti, Lui è misericordioso e l'ha già fatto da tempo. Adesso torna in camera tua ma prima togliti questa roba che indossi e riabbraccia tua moglie e soprattutto Carlo che sta soffrendo a causa sua!"
"Carlo ....... ed il piccolo Augustin! Spero che ti assomigli ......"
"Beh ha il mio nome quindi prevedo che mi somiglierà! Uhm ... Ora che ci penso .... se il nome aiuta ad essere ciò che siamo, dirò ad André di dare al MIO erede il nome di Augustin François! Ih ih ih ..... Che idea! Talis nonno, talis nipote! Ih ih .... Sono un genio!"

Osservo mio fratello sorridere entusiasta della sua ultima trovata, in certi momenti mi fa davvero paura.

"Povera Oscar ..... e povero André! Lo sai che sei un uomo impossibile? In certi momenti ..... sei proprio impossibile!"
"Impossibile, folle, bizzarro! Chiamatemi come volete ma l'importante è che io abbia l'erede di casa Jarjayes!"
"Argh ...... basta, io vado! Ciao Augustin!"
"Ciao! Ah e fatti onore con tua moglie! Ah ah ah ...." gli occhi cadono sul crocefisso, mi faccio il segno della croce, sussurro: "Chiedo umilmente perdono."
"Amen....." Rispondo lasciando la cappella di famiglia.
"Così sia, Armand! Va e moltiplicati! Magari una bella femmina! Ih ih ..."






Dietro la porta del convento
"Maestà, qui non voglio aprire!"
"Cumpà, questi delinquenti hanno capito che siamo qui per arrestarli e nun ce vogliono aprì! Ehhhh ma non hanno fatto ancora i conti con lu Re delle due Sicilie!"
"L'unica soluzione è sfondare il portone!"
Maribeau ribatte: "Ma non possiamo mica buttarlo giù a spallate, servirebbe un bel tronco d'albero ...."


"Ehi Alino hai sentito a quei tre? Vogliono buttare giù il portone!"
"Gerard, innanzitutto non prendermi in giro e poi io mi rifiuto di abbattere il portone di un convento."
"Uhm ... la vedo dura, i frati ci hanno visti dall'alto e non aprono. Vedrai che lu Re ci farà abbattere il portone!"
All'improvviso sento il Re chiamarmi: "ALINO VIENI QUI!"
"Ecco....i guai iniziano adesso ..... augurami buona fortuna, Gerard" Rispondo mentre mi dirigo da Sua Maestà.


Raggiungo il Re, ritto sul suo cavallo, impettito. Sorrido mentre mi rendo conto che il quadrupede ha alzato la coda e sta espletando i suoi bisogni.

"Alino, dobbiamo trovare un tronco robusto per abbattere il portone!"
"No, no, aspettate Maestà, cerchiamo di farci aprire con le buone."
"Con le buone?! Ma cosa dici? Questi non aprono nemmeno a suon di cannonate!"
"Dite? Perché al Castello abbiamo dei cannoni ......."
"Ma no, ma no! Il mio è un modo di dire! Possibile ca si a cussj fesso?"
"Eh no, tonto proprio no! Comunque Maestà dite ..... Come volete procedere?"
"Dobbiamo sfundà lu purtono!" (dobbiamo sfondare il portone)
"Ehm ... permettete che ci provi con le buone? Sapete, temo che porti male ..." aggiungo un poco preoccupato. "Io ho grande rispetto per i monaci, i frati, i parroci e tutto il resto!"
"Uè Alino nu credevo ca fossi nu jettatore!" tiro fuori il cornetto rosso, faccio le corna e continuo: "Tiè tiè ... sciò sciò! Ma guarda a chisto?! (questo) Ed io ca pensavo che solo io credessi alla jettatura!"

Osservo Sua Maestà mentre si esibisce in tutti i gesti di scongiuro noti e, almeno per me, ignoti. Corna, cornetti, gesti, saltelli e non so neppure io cos'altro, accidenti. E come se non bastasse a me viene da ridere, ma questo re ha fama di tagliare gli attributi a chi ride di lui ... meglio cercare di restare serio ..... e integro.

"Maestà .... allora?"
"Uè allora che? Jamme bell guagliò! Va va! Hai detto ca ti fai aprire con le buone?! E vaaaa!"
"Bene ... allora vado!!" faccio il saluto militare e mi avvio, speranzoso nel buon esito della mia piccola missione. Sento lo sguardo del Re addosso, mi scruta, mi sorveglia.
Vi avvicino all'immenso portone in legno, finemente intagliato, formato da un numero immenso di formelle, tutto lucido, incastonato nello spettacolare portale di ingresso sulla cui sommità si trovano sue angeli, uno con una croce ma l'altro .... con una spada in mano!
Mi avvicino e busso deciso: "Aprite! Sono solo un povero diavolo bisognoso di aiuto!"


Ascolto Alino, sorrido, dò una bella gomitata a lu Cumpare e dico: "E bravo a lu giuvinotto! Ih ih ... ed io che credeva ca era nu povero fesso!"
"Voi dite Maestà?! Vedremo ..."



"Vi prego ..... aprite! Siate caritatevoli!" supplico con il tono più disperato che io riesca a produrre, una sorta di lamentela.


Corro lungo il sentiero del giardino alla ricerca del Padre Superiore, lo cerco con lo sguardo, eccolo là, sta attingendo l'acqua dal pozzo. "Padre Romano!!" corro verso di lui. "Padre Romano ... c'è un povero bisognoso che chiede la carità, possiamo aprire?"
Tiro su il secchio colmo asciugandomi con il braccio la fronte impregnata di sudore rispondo: "Padre Agostino ma tu sei proprio un broccolone! Quel bisognoso, come lo chiami tu, indossa una divisa ed è la stessa di quel ladro di Jarjayes, sono qui per impedirci di attingere la nostra acqua!"
"Ma ...... ma no Padre! E' solo una povera anima che bussa al nostro portone, sotto lo sguardo della Fede e della Carità."
"Certo che se tu fossi il Padre superiore di questo convento saremmo già tutti morti assetati e di fame! Padre Agostino, ho sbirciato dalla torre campanaria, quelli so tutti soldati e quella povera anima, come tu la chiami, è un impostore. Io non apro nessuno!"
"Padre .... noi siamo dei poveri monaci, dediti alla preghiera, non abbiamo il diritto di non dare asilo ad una povera anima!" Rispondo tranquillo, il nuovo padre superiore non mi convince affatto!
"Oh ma sei di coccio! Hai capito che quelli là fuori sono soldati?! E adesso sparisci prima che ti prendo a calci!"
"Ma Padre!! Noi aborriamo la violenza!! Voi non potete comportarvi così!" Rispondo mentre mi allontano dal chiostro maggiore per raggiungere l'ingresso del monastero.
"Padre agostino, se apri il portone giuro su ... sul demonio che ti stacco il collo!"

Le parole del mio superiore mi terrorizzano, ma io non intendo di certo cedere, la collera Divina è senza dubbio ben peggiore! E poi questo padre superiore è davvero strano, poco incline alla preghiera e tanto ad alzare le mani ...... non mi piace affatto.

Vedo il mio sottoposto avvicinarsi al portone a grandi falcate, ha tutta l'intenzione di disobbedirmi. Poso il secchio sul bordo del pozzo e gli corro dietro, urlo: "AGOSTINO FERMATI!" inciampo nell'orlo della tonaca ma riacquisto l'equilibrio. "Pure la tonaca ci si mette! AGOSTINOOOO NOOOO NON FARLO!"
Raggiungo il portone in legno, giro il chiavistello, sposto i fermi ed apro la porta.



Vedo il portone spalancarsi, mi faccio il segno della croce, sussurro: "Dio perdonatemi, non è colpa mia per ciò che sta per accadere."
Osservo con attenzione l'uomo che ho davanti, alto, possente e soprattutto con una divisa indosso. Forse, il padre Priore aveva ragione a non voler aprire. Inizio a tremare, sussurro appena: "S..Signore ..... ditemi ....."
"Ecco io ... non c'entro nulla ma ..." guardo alle mie spalle, vedo il re seguito dal Conte Claude e Maribeau avvicinarsi. Il re mi sorpassa.

"Alino e livete da miezz! (togliti di mezzo)" guardo il frate e con tono rabbioso domando: "Prevete addo sta lu Romano?" (prete dove sta)
"Il Padre priore .... Ma ...io ..... cosa .... Cosa desiderate, Signori?!" Domando terrorizzato mentre vedo questi soldati, in sella ai loro destrieri, estrarre le spade dal loro fodero.
"Arrestarvi! Forza uomini! Prendete questo ladro ... e chiunque sia suo complice!! Lo aspettano le segrete del castello!! Oltre alla mia inquisizione"
"Oh oh OHHHH MA NDO STAI?"
"IO SONO IL RE!! ARRESTATELI TUTTI!! MUOVITI ALINO!!"
"OHHH ABBADA' VOI! MA CHE STE A SCHERZA'? QUI SIETE IN UN CONVENTO E VOI NU POTETE ENTRA'!"
"Alino ... muoviti!!" aggiungo mentre avanzo in sella la mio stallone nero da guerra.

Devo ammettere che il nostro ospite possiede degli animali magnifici! Questo cavallo è un vero portento ... e poi l'ho visto in azione con una giumenta .... che dotazione!!!

Rispondo timoroso: "Ma ... Maestà io ... e va bene come volete ma io non mi assumo nessuna responsabilità!"
"Vorresti forse disobbedire al tuo Re? MUOVITI!!"
"No, certo che no! ... SOLDATI, ARRESTATE TUTTI MONACI!" ordino mentre vedo Padre Romano tirare fuori il crocifisso.
"Oh oh se nu vuoi che ti accoppo non ci provare!"

Ammetto che le parole del monaco mi incutono timore ma i soldati fanno irruzione nel convento mentre il Re entra soddisfatto e dice: "E levate da miezz! (togliti di mezzo) Vuje Padre Romano sarete il primo ad essere arrestato!"
"Aò ma se po sapè cosa abbiamo fatto?"
"Certo!! Site dei mariuoli! Dei ladri!!!"
"NOI?! E che avremmo rubato, sentiamo!"
"L'acqua della bealera del conte!! FORZA!!! Arrestateli tutti!!!"
"Eddallè! Ancora con questa storia!? Ma dico ma qua siete tutti matti!"
"Alino!! Portalo via!! Veloce!!"

Osservo Alain avanzare in tutta la sua statura, sovrasta di una spanna il monaco, lo afferra e se lo carica in spalla.

"Oh ohhhhh anvedi! Non è possibile che un padre superiore venga caricato come un somaro! Mettimi giù a burino!"
"Non ci penso proprio ..... anzi, ora Vi porto al castello, nelle prigioni, come ordinato da Re!!" Rispondo tutto fiero mentre questo uomo si dibatte sulla mia spalla, battendo i pugni sulla mia schiena.
"Maledetti Jarjayes, stavamo così bene senza di loro! METTIMI GIU' BRUTTO BURINO, SE NON VUOI CHE LA MALEDIZIONE SCENDA SULLA TUA FAMIGLIA!"
"Tiè!! Dannato Monaco!! E taci!! Che se succede qualcosa a mia moglie ..... o a mio figlio .... povero te!!!!" Rispondo feroce mentre mi avvio a piedi verso il Castello.
"Venduto! Tu sei un venduto! IO SONO INNOCENTE!"
Il Re ribatte: "Se vuje site innocente io so nu santo! ... AVANTI, SOLDATI, ARRESTATELI TUTTI!"

Avventura sulle Alpi - parte secondaWhere stories live. Discover now